L’ampia variabilità sedimentologica e stratigrafica dei depositi costieri riflette differenti processi e regimi deposizionali, strettamente connessi con le variazioni del livello marino. La morfologia delle piattaforme continentali - spesso il risultato della combinazione tra l’effetto dell’attività tettonica e dell’eustatismo - gioca un ruolo importante nel controllo dell’evoluzione e della preservazione degli ambienti costieri, caratterizzati da peculiari forme deposizionali. I dati sismo-acustici ad alta risoluzione sono il principale mezzo per la ricostruzione di tala morfologia e, più in particolare, dell’assetto stratigrafico dei depositi connessi alla variazione del livello marino. Tale approccio è stato adottato in questo studio, al fine di investigare una porzione offshore della Sicilia sudorientale e le connessioni evolutive con la vicina linea di costa e le aree adiacenti emerse (Marzamemi, SR). L’interpretazione di profili ad alta risoluzione ha permesso di ricostruire l’evoluzione tardo Quaternaria di quest’area caratterizzata da peculiari ambienti alluvionali e lagunari, il cui sviluppo è strettamente connesso con le variazioni eustatiche nell’ultimo periodo glaciale ed interglaciale. I profili sismici mostrano un substrato acustico caratterizzato da riflettori ondulati a media-bassa ampiezza interpretati come appartenenti alle successioni marnose plioceniche e/o alle successioni più antiche affioranti nel settore meridionale dell’area di studio. Verso l’alto riflettori lateralmente più discontinui e a più elevata ampiezza sono interpretati come corrispondente alla formazione tirreniana calcarenitica, affiorante nella vicina area onshore. Il suo limite superiore è un’evidente discordanza dall’andamento marcatamente irregolare, interpretata come una superficie erosiva sviluppatasi durante l’ultimo basso stazionamento del livello marino. Tale limite è caratterizzato da ampie incisioni corrispondenti probabilmente a paleo-valli fluviali. Al loro interno, la variabilità della risposta acustica delle unità sedimentarie rivela le intrinseche variazioni sedimentologiche dei depositi alluvionali/lagunari, determinate dall’ultima glaciazione (Würm, 110-11.7 Ka). Questi ultimi sono evidenziati da una sequenza di riflettori moderatamente continui a media-alta ampiezza, corrispondenti a bay head deltas e/o ad ambienti di laguna, e rappresentano il risultato di una sedimentazione in regime a bassa energia durante la fase trasgressiva olocenica. Verso l’alto, una marcata e lateralmente continua riflessione è interpretata come Maximum Flooding Surface olocenica, che delimita alla base i depositi di stazionamento alto del livello marino caratterizzati da una stratificazione subparallela ed associati agli attuali depositi costieri. Infine, un’altra unità caratterizzata da una facies caotica e affiorante sugli alti morfologici del substrato calcarenitico è interpretata come corrispondente a depositi di scogliera della fase olocenica di highstand.
Evoluzione quaternaria di un’area costiera in risposta alle variazioni del livello marino: un esempio dalla Sicilia sudorientale (Marzamemi, SR).
Distefano Salvatore
;Di Stefano Agata;
2021-01-01
Abstract
L’ampia variabilità sedimentologica e stratigrafica dei depositi costieri riflette differenti processi e regimi deposizionali, strettamente connessi con le variazioni del livello marino. La morfologia delle piattaforme continentali - spesso il risultato della combinazione tra l’effetto dell’attività tettonica e dell’eustatismo - gioca un ruolo importante nel controllo dell’evoluzione e della preservazione degli ambienti costieri, caratterizzati da peculiari forme deposizionali. I dati sismo-acustici ad alta risoluzione sono il principale mezzo per la ricostruzione di tala morfologia e, più in particolare, dell’assetto stratigrafico dei depositi connessi alla variazione del livello marino. Tale approccio è stato adottato in questo studio, al fine di investigare una porzione offshore della Sicilia sudorientale e le connessioni evolutive con la vicina linea di costa e le aree adiacenti emerse (Marzamemi, SR). L’interpretazione di profili ad alta risoluzione ha permesso di ricostruire l’evoluzione tardo Quaternaria di quest’area caratterizzata da peculiari ambienti alluvionali e lagunari, il cui sviluppo è strettamente connesso con le variazioni eustatiche nell’ultimo periodo glaciale ed interglaciale. I profili sismici mostrano un substrato acustico caratterizzato da riflettori ondulati a media-bassa ampiezza interpretati come appartenenti alle successioni marnose plioceniche e/o alle successioni più antiche affioranti nel settore meridionale dell’area di studio. Verso l’alto riflettori lateralmente più discontinui e a più elevata ampiezza sono interpretati come corrispondente alla formazione tirreniana calcarenitica, affiorante nella vicina area onshore. Il suo limite superiore è un’evidente discordanza dall’andamento marcatamente irregolare, interpretata come una superficie erosiva sviluppatasi durante l’ultimo basso stazionamento del livello marino. Tale limite è caratterizzato da ampie incisioni corrispondenti probabilmente a paleo-valli fluviali. Al loro interno, la variabilità della risposta acustica delle unità sedimentarie rivela le intrinseche variazioni sedimentologiche dei depositi alluvionali/lagunari, determinate dall’ultima glaciazione (Würm, 110-11.7 Ka). Questi ultimi sono evidenziati da una sequenza di riflettori moderatamente continui a media-alta ampiezza, corrispondenti a bay head deltas e/o ad ambienti di laguna, e rappresentano il risultato di una sedimentazione in regime a bassa energia durante la fase trasgressiva olocenica. Verso l’alto, una marcata e lateralmente continua riflessione è interpretata come Maximum Flooding Surface olocenica, che delimita alla base i depositi di stazionamento alto del livello marino caratterizzati da una stratificazione subparallela ed associati agli attuali depositi costieri. Infine, un’altra unità caratterizzata da una facies caotica e affiorante sugli alti morfologici del substrato calcarenitico è interpretata come corrispondente a depositi di scogliera della fase olocenica di highstand.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.