Gli scritti di viaggio di Comisso hanno spesso un taglio socio-antropologico. Comisso scrive prima di tutto dell’uomo: il suo scopo è cogliere «originali spunti di paesaggio e di vita umana». Per raccontare le esperienze di viaggio ricorre a generi diversi: nel Minotauro si serve della trasfigurazione mitologica per parlare di Zagabria e dell’omo- sessualità; per descrivere l’Italia del dopoguerra e le trasformazioni vissute dalla sua società ricorre invece alla satira. La scrittura comissiana si caratterizza per il continuo riciclo di esperienze e di opere. Spesso i suoi scritti di viaggio nascono come reportage e vengono poi rielaborati e ripubblicati nella forma del romanzo o dell’autobiografia. L’o- biettivo del contributo è mostrare come, nel passaggio da un genere letterario all’altro, il racconto di viaggio si configuri per Comisso – riscrittura dopo riscrittura – come una ricerca di sé stesso. È il caso, ad esempio, del Grand Tour orientale, che Comisso rac- conta sia negli articoli usciti sul «Corriere della Sera» (poi confluiti nel volume Cina- Giappone), sia nei due romanzi autobiografici Amori d’Oriente e Gioco d’infanzia, nei quali trova spazio la scoperta della propria identità sessuale legata a quel viaggio.
«Una fortissima lente d’ingrandimento». I viaggi di Giovanni Comisso, in Letteratura e antropologia. Generi, forme e immaginari
Miryam Grasso
2021-01-01
Abstract
Gli scritti di viaggio di Comisso hanno spesso un taglio socio-antropologico. Comisso scrive prima di tutto dell’uomo: il suo scopo è cogliere «originali spunti di paesaggio e di vita umana». Per raccontare le esperienze di viaggio ricorre a generi diversi: nel Minotauro si serve della trasfigurazione mitologica per parlare di Zagabria e dell’omo- sessualità; per descrivere l’Italia del dopoguerra e le trasformazioni vissute dalla sua società ricorre invece alla satira. La scrittura comissiana si caratterizza per il continuo riciclo di esperienze e di opere. Spesso i suoi scritti di viaggio nascono come reportage e vengono poi rielaborati e ripubblicati nella forma del romanzo o dell’autobiografia. L’o- biettivo del contributo è mostrare come, nel passaggio da un genere letterario all’altro, il racconto di viaggio si configuri per Comisso – riscrittura dopo riscrittura – come una ricerca di sé stesso. È il caso, ad esempio, del Grand Tour orientale, che Comisso rac- conta sia negli articoli usciti sul «Corriere della Sera» (poi confluiti nel volume Cina- Giappone), sia nei due romanzi autobiografici Amori d’Oriente e Gioco d’infanzia, nei quali trova spazio la scoperta della propria identità sessuale legata a quel viaggio.File | Dimensione | Formato | |
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