Tra il XVII e il XVIII secolo, in Italia, Germania e Inghilterra, sono stati progettati e realizzati una serie di preziosi strumenti da disegno il cui scopo era quello di semplificare il tracciamento dei cinque ordini di architettura. Nonostante avessero forme differenti, talvolta piuttosto bizzarre, spesso mutuate da quelle di alcuni strumenti matematici del tempo, questi dispositivi si fondavano sulle stesse applicazioni elementari della geometria euclidea. In questo studio si prendono in considerazione tutti gli strumenti per il disegno degli ordini di architettura ad oggi conosciuti, illustrandone il funzionamento e la tecnica d’uso. Queste invenzioni, frutto della ricerca di teorici dell’architettura e appassionati progettisti, erano generalmente descritte su trattati e manuali di architettura o, in alcuni casi, su volumi a loro completamente dedicati. Benché l’utilizzo di questi strumenti non abbia avuto un’ampia diffusione, essi rivelano come tra il Seicento e la prima metà del Settecento vi fosse la tendenza a strutturare il disegno degli ordini come una precisa procedura grafica, mostrando come l’architettura e la matematica stessero intessendo relazioni fitte e profonde.

Gli strumenti per il disegno degli ordini di architettura. Compassi, regoli e quadranti tra il XVII e il XVIII secolo

Edoardo Dotto
2022-01-01

Abstract

Tra il XVII e il XVIII secolo, in Italia, Germania e Inghilterra, sono stati progettati e realizzati una serie di preziosi strumenti da disegno il cui scopo era quello di semplificare il tracciamento dei cinque ordini di architettura. Nonostante avessero forme differenti, talvolta piuttosto bizzarre, spesso mutuate da quelle di alcuni strumenti matematici del tempo, questi dispositivi si fondavano sulle stesse applicazioni elementari della geometria euclidea. In questo studio si prendono in considerazione tutti gli strumenti per il disegno degli ordini di architettura ad oggi conosciuti, illustrandone il funzionamento e la tecnica d’uso. Queste invenzioni, frutto della ricerca di teorici dell’architettura e appassionati progettisti, erano generalmente descritte su trattati e manuali di architettura o, in alcuni casi, su volumi a loro completamente dedicati. Benché l’utilizzo di questi strumenti non abbia avuto un’ampia diffusione, essi rivelano come tra il Seicento e la prima metà del Settecento vi fosse la tendenza a strutturare il disegno degli ordini come una precisa procedura grafica, mostrando come l’architettura e la matematica stessero intessendo relazioni fitte e profonde.
2022
9788899586287
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/556344
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