"La vita agra", notevole romanzo sul neocapitalismo e sull’inurbamento all’epoca della nascita dell’industria culturale, mette in contrasto due configurazioni simboliche dello spazio come il mito della provincia e il disagio metropolitano. Parrebbe però che il romanzo rappresenti questa opposizione attraverso una triangolazione. Quindi il saggio individuerà lo spazio urbano della periferia (la città-macchina); lo spazio urbano centrale ma paradossalmente marginale, una enclave, spazio intermedio ma non davvero nostalgico (la città-isola); lo spazio provinciale evocato-nostalgico (la città-Itaca). Questi tre spazi consentono la rappresentazione del conflitto tra il progetto ideologico concepito in provincia e la realtà dell’industria culturale.
Bianciardi e la città-macchina
Massimo Schiliro'
2023-01-01
Abstract
"La vita agra", notevole romanzo sul neocapitalismo e sull’inurbamento all’epoca della nascita dell’industria culturale, mette in contrasto due configurazioni simboliche dello spazio come il mito della provincia e il disagio metropolitano. Parrebbe però che il romanzo rappresenti questa opposizione attraverso una triangolazione. Quindi il saggio individuerà lo spazio urbano della periferia (la città-macchina); lo spazio urbano centrale ma paradossalmente marginale, una enclave, spazio intermedio ma non davvero nostalgico (la città-isola); lo spazio provinciale evocato-nostalgico (la città-Itaca). Questi tre spazi consentono la rappresentazione del conflitto tra il progetto ideologico concepito in provincia e la realtà dell’industria culturale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.