Sull’uso efficiente del suolo nei paesaggi industriali della Sicilia: approcci metodologici, criticità interpretative e riflessioni per la pianificazione strategica

L’imperativo no net land take by 2050, finalizzato alla salvaguardia degli ecosistemi e del loro funzionamento deve diventare una componente rilevante delle politiche industriali nella prospettiva delle consistenti trasformazioni che si verificheranno nei prossimi anni. A oggi, i paesaggi industriali nel Mezzogiorno appaiono come esito del susseguirsi di norme che hanno inciso pesantemente sull’assetto del territorio, spesso in deroga alle prescrizioni urbanistiche degli strumenti vigenti. Lo sviluppo di approcci metodologici basati sull’ analisi e valutazione di questi paesaggi, proposto in questo lavoro, si inquadra nell’ambito delle riflessioni sulla necessità di garantire un uso efficiente della risorsa suolo, oggetto di molteplici ricerche volte ad affinare e applicare indicatori di misurazione dello sprawl e della land use efficiency. Questo studio, esplora le potenzialità di impiego di semplici strumenti di natura analitico-descrittiva per meglio comprendere, con particolare riferimento alla Sicilia, come il valore del suolo sia stato fortemente compromesso in nome dello sviluppo industriale, determinando un consistente consumo e depauperamento della risorsa, spesso senza creare valore aggiunto per i territori in questione. Il contributo restituisce gli esiti dell’analisi degli usi del suolo utilizzato per le attività produttive sia all’interno degli ambiti pianificati per questi usi che nelle zone agricole, con diversi livelli di approfondimento, riferiti sia all’intero territorio regionale che alla scala provinciale della Città Metropolitana di Catania e del Libero Consorzio Comunale di Siracusa1 . L’obiettivo è triplice: appurare l’efficienza di uso del suolo negli agglomerati industriali, fornire una prima indicazione quantitativa sull’entità dei fenomeni di modificazione delle aree agricole per usi non residenziali, leggere i risultati delle analisi territoriali alla luce dei dati disponibili sulle attività economico-produttive censite nei Sistemi Locali del Lavoro. Le considerazioni sviluppate possono contribuire a informare le visioni di sviluppo che dovranno essere definite nell’ambito della pianificazione regionale che, per la prima volta, ha dotato la regione di un “Atto di indirizzo per la definizione dei contenuti e delle procedure per la redazione del Piano Territoriale Regionale”, un piano di natura strutturale e strategica che si propone il perseguimento concreto degli obiettivi di sviluppo sostenibile.