La città è un fenomeno globale e totalizzante, impegna strutture sociali e demografiche, visioni del mondo e modelli culturali di riferimento e pertanto offre il fianco a incomprensioni e fraintendimenti. Studiare la città antica, e in particolare quella preclassica, significa porre in campo modelli di interpretazioni che tengano conto di un’immagine del mondo di riferimento in cui la città è immersa. Il processo è difficile e insidioso. È difficile parlare di un oggetto di pensiero che non si conosce attraverso parole esse stesse equivoche. Partendo dagli stessi termini utilizzati in antico è necessario ammettere una certa difficoltà nella traduzione, nel comprendere un significato o un senso di parole come polis, polisma, asty, urbs, civitas o tuta in osco, tra le altre, il cui senso cambia anche all’interno della stessa lingua secondo diverse coordinate geografiche o spaziali. Difficoltà di comprensione assurgono anche per chi è oramai abituato a modelli urbani ben precisi. Secoli di iconografia urbana ci hanno portato a una ben precisa immagine di città alla quale spesso è stata assimilata la nozione di città appartenente ad altre culture. Il processo è molto antico.
Schemata. La città oltre la forma. Per una nuova definizione dei paesaggi urbani e delle loro funzioni: urbanizzazione e società nel Mediterraneo pre-classico. Età arcaica. Atti del Convegno Internazionale, organizzato dall’Università degli Studi di Catania, dall’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e dal Consorzio Universitario Archimede, Siracusa 26-28 febbraio 2020
Rodolfo Brancato;Luigi Calio
;Marianna Figuera;Gian Michele Gerogiannis;Eleonora Pappalardo;Simona Todaro
2022-01-01
Abstract
La città è un fenomeno globale e totalizzante, impegna strutture sociali e demografiche, visioni del mondo e modelli culturali di riferimento e pertanto offre il fianco a incomprensioni e fraintendimenti. Studiare la città antica, e in particolare quella preclassica, significa porre in campo modelli di interpretazioni che tengano conto di un’immagine del mondo di riferimento in cui la città è immersa. Il processo è difficile e insidioso. È difficile parlare di un oggetto di pensiero che non si conosce attraverso parole esse stesse equivoche. Partendo dagli stessi termini utilizzati in antico è necessario ammettere una certa difficoltà nella traduzione, nel comprendere un significato o un senso di parole come polis, polisma, asty, urbs, civitas o tuta in osco, tra le altre, il cui senso cambia anche all’interno della stessa lingua secondo diverse coordinate geografiche o spaziali. Difficoltà di comprensione assurgono anche per chi è oramai abituato a modelli urbani ben precisi. Secoli di iconografia urbana ci hanno portato a una ben precisa immagine di città alla quale spesso è stata assimilata la nozione di città appartenente ad altre culture. Il processo è molto antico.File | Dimensione | Formato | |
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