Subject to incessant evolution under the pressure of heterogeneous factors and continuously exposed to potentially irreversible damages, the landscape is, by definition, a dynamic and vulnerable asset. These characteristics are reflected in the administrative action of protection which, in order to effectively pursue the objectives of conservation and sustainable development entrusted to it, must ideally be: preventive, that is, able to avoid irreparable alterations of landscape values; concrete, i.e. based on the empirical analysis of the places and values emanating from it, also considering their historical evolution; continuous, that is, able to progressively perceive the evolutions of the landscape and to adapt itself to them. These characteristics reflect the relevance that, in the exercise of the administrative functions of landscape protection, the time-factor has on two different but interrelated levels: the procedural one, since the temporal configuration of the proceedings (i.e. the power exercise’s terms regulation, as well as the “historical moment” in which the procedure takes place) significantly conditions the pursuit of the objectives of protection, and the substantial one, as the time-factor orients the discretionary choices of the administration which, in assuming its own determinations, is required to consider short, medium and long-term costs and benefits for the various relevant interests. Given that the ideal characteristics previously described (prevention, concreteness, continuity) are decisive for the effective protection of the landscape, the study aims at verifying what relevance is actually attributed to them and to the time-factor, both on a procedural and substantial level, in the context of the regulatory framework, considering the different phases of the protection (setting of boundaries, planning, authorizations, abuses repression, et c.). Where such a correspondence is not found, the objective is to analyze the causes of the deviations from the ideal model, verify their impact on the pursuit of the protection objectives and, in case of dysfunctions, evaluate possible “correctives”.

Il paesaggio, soggetto ad incessanti evoluzioni sotto la spinta di fattori eterogenei e continuamente esposto al rischio di alterazioni potenzialmente irreversibili, è un bene per definizione dinamico e vulnerabile. Tali caratteristiche si ripercuotono sull’azione amministrativa di tutela che, al fine di perseguire efficacemente gli obiettivi di conservazione e sviluppo sostenibile ad essa demandati, deve idealmente essere: preventiva, ossia in grado di prevenire irrimediabili alterazioni dei valori paesaggistici; concreta, in quanto basata sull’analisi empirica dei luoghi e dei valori da essi promananti, anche alla luce della loro evoluzione storica; continuativa, ossia in grado di rilevare progressivamente le evoluzioni del bene tutelato e adattarsi a queste ultime. Tali caratteri riflettono la particolare rilevanza assunta dal fattore-tempo su due distinti ma interrelati piani dell’esercizio delle funzioni amministrative di tutela: il piano procedimentale, dal momento che la configurazione temporale dei procedimenti (ossia la disciplina dei termini di avvio, intermedi, di conclusione, di riesercizio del potere, nonché il “momento storico” in cui il procedimento si svolge) condiziona notevolmente il perseguimento degli obiettivi di tutela; il piano contenutistico-sostanziale, in quanto la variabile temporale orienta e condiziona le scelte discrezionali dell’amministrazione che, nell’assumere le proprie determinazioni, è tenuta a considerarne costi e benefici di breve, medio e lungo termine per i diversi interessi rilevanti, alla luce delle dinamiche evolutive del bene tutelato. Premesso che i caratteri ideali precedentemente descritti (previetà, concretezza, continuità) sono determinanti per l’efficace tutela del paesaggio, l’indagine è volta a verificare quale rilevanza sia ad essi effettivamente attribuita nell’ambito della disciplina normativa e, in particolare, quale rilievo sia attribuito al fattore-tempo, sul piano sia procedimentale che sostanziale, nelle diverse fasi in cui la tutela si articola. Laddove una tale corrispondenza non sia riscontrata, l’obiettivo è di analizzare le cause di tali scostamenti dal “modello” ideale, verificarne l’incidenza sul perseguimento degli obiettivi di tutela e, in caso di disfunzioni, valutarne possibili “correttivi”.

La rilevanza del tempo nella tutela del paesaggio / D'Angelo, Francesca. - (2022 May 25).

La rilevanza del tempo nella tutela del paesaggio

D'ANGELO, FRANCESCA
2022-05-25

Abstract

Subject to incessant evolution under the pressure of heterogeneous factors and continuously exposed to potentially irreversible damages, the landscape is, by definition, a dynamic and vulnerable asset. These characteristics are reflected in the administrative action of protection which, in order to effectively pursue the objectives of conservation and sustainable development entrusted to it, must ideally be: preventive, that is, able to avoid irreparable alterations of landscape values; concrete, i.e. based on the empirical analysis of the places and values emanating from it, also considering their historical evolution; continuous, that is, able to progressively perceive the evolutions of the landscape and to adapt itself to them. These characteristics reflect the relevance that, in the exercise of the administrative functions of landscape protection, the time-factor has on two different but interrelated levels: the procedural one, since the temporal configuration of the proceedings (i.e. the power exercise’s terms regulation, as well as the “historical moment” in which the procedure takes place) significantly conditions the pursuit of the objectives of protection, and the substantial one, as the time-factor orients the discretionary choices of the administration which, in assuming its own determinations, is required to consider short, medium and long-term costs and benefits for the various relevant interests. Given that the ideal characteristics previously described (prevention, concreteness, continuity) are decisive for the effective protection of the landscape, the study aims at verifying what relevance is actually attributed to them and to the time-factor, both on a procedural and substantial level, in the context of the regulatory framework, considering the different phases of the protection (setting of boundaries, planning, authorizations, abuses repression, et c.). Where such a correspondence is not found, the objective is to analyze the causes of the deviations from the ideal model, verify their impact on the pursuit of the protection objectives and, in case of dysfunctions, evaluate possible “correctives”.
25-mag-2022
Il paesaggio, soggetto ad incessanti evoluzioni sotto la spinta di fattori eterogenei e continuamente esposto al rischio di alterazioni potenzialmente irreversibili, è un bene per definizione dinamico e vulnerabile. Tali caratteristiche si ripercuotono sull’azione amministrativa di tutela che, al fine di perseguire efficacemente gli obiettivi di conservazione e sviluppo sostenibile ad essa demandati, deve idealmente essere: preventiva, ossia in grado di prevenire irrimediabili alterazioni dei valori paesaggistici; concreta, in quanto basata sull’analisi empirica dei luoghi e dei valori da essi promananti, anche alla luce della loro evoluzione storica; continuativa, ossia in grado di rilevare progressivamente le evoluzioni del bene tutelato e adattarsi a queste ultime. Tali caratteri riflettono la particolare rilevanza assunta dal fattore-tempo su due distinti ma interrelati piani dell’esercizio delle funzioni amministrative di tutela: il piano procedimentale, dal momento che la configurazione temporale dei procedimenti (ossia la disciplina dei termini di avvio, intermedi, di conclusione, di riesercizio del potere, nonché il “momento storico” in cui il procedimento si svolge) condiziona notevolmente il perseguimento degli obiettivi di tutela; il piano contenutistico-sostanziale, in quanto la variabile temporale orienta e condiziona le scelte discrezionali dell’amministrazione che, nell’assumere le proprie determinazioni, è tenuta a considerarne costi e benefici di breve, medio e lungo termine per i diversi interessi rilevanti, alla luce delle dinamiche evolutive del bene tutelato. Premesso che i caratteri ideali precedentemente descritti (previetà, concretezza, continuità) sono determinanti per l’efficace tutela del paesaggio, l’indagine è volta a verificare quale rilevanza sia ad essi effettivamente attribuita nell’ambito della disciplina normativa e, in particolare, quale rilievo sia attribuito al fattore-tempo, sul piano sia procedimentale che sostanziale, nelle diverse fasi in cui la tutela si articola. Laddove una tale corrispondenza non sia riscontrata, l’obiettivo è di analizzare le cause di tali scostamenti dal “modello” ideale, verificarne l’incidenza sul perseguimento degli obiettivi di tutela e, in caso di disfunzioni, valutarne possibili “correttivi”.
Landscape protection, Local Government and Territory, Time-factor, Cultural Landscape , Abuses repression , National recovery and resilience plan
Tutela del paesaggio, Fattore-tempo, Semplificazione , Abuso paesaggistico , Piano paesaggistico, Ministero della Cultura, Art. 9 Costituzione , Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
La rilevanza del tempo nella tutela del paesaggio / D'Angelo, Francesca. - (2022 May 25).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/581466
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