This dissertation aims to rewrite the genesis of Karl Jaspers' Allgemeine Psychopathologie (1913) in order to underline its original and innovative character and to contextualise it, from a historical, cultural and scientific point of view, in the context of the history of psychiatry. The interactions that can be discerned between psychiatric themes and philosophical arguments in the first edition (and more explicitly from the fourth, of 1946) has been highlighted. These interactions can indeed be seen already in the complex process of Jaspers' psychopathological training, and specifically in his internship at the psychiatric clinic in Heidelberg, and in his interaction with the main psychiatric 'sources' of the more recent German tradition, which are Wilhelm Griesinger and Emil Kraepelin. Jaspers, aware of the substantial irreducibility of the individual to any form of rigorous objectification, criticised the organicist orientation of the psychiatry of the time: the psychic dimension constitutes an experience and as such possesses qualitative connotations that are never entirely ascribable to simple physiological alterations. He derives therefore the need to place the scientific explanation of psychic processes within a much broader and more articulated understanding of the subject: Jaspers argues, in fact, for a methodological pluralism, capable of combining the empirical-descriptive method of Erklären (of the Naturwissenschaften) and the phenomenological-immedesimative method of Verstehen (relative to the Geisteswissenschaften). He does so in order to create a more adequate understanding of subjectivity and, at the same time, a no less important protection of its constitutive individual dimension. Only a productive interaction between natural sciences and spiritual sciences, between psychiatry and philosophy, makes it possible to grasp psychic life in its complexity and peculiarity.

Il lavoro ricostruisce la genesi dell’Allgemeine Psychopathologie (1913) di Karl Jaspers al fine di sottolinearne il carattere originale ed innovativo e di contestualizzarla, dal punto di vista storico-culturale e scientifico, nell’ambito della storia della psichiatria, ponendo in evidenza le interazioni che già dalla prima edizione (e in modo più esplicito dalla quarta, del 1946) possono lì scorgersi tra tematiche psichiatriche ed argomentazioni filosofiche. Tali interazioni si colgono già, del resto, nel complesso processo della formazione psicopatologica di Jaspers, in modo particolare guardando al tirocinio effettuato presso la clinica psichiatrica di Heidelberg e alla interazione con le principali ‘fonti’ psichiatriche della più recente tradizione tedesca, soprattutto Wilhelm Griesinger ed Emil Kraepelin. Jaspers, consapevole della sostanziale irriducibilità dell’individuo a qualsiasi forma di rigorosa oggettivazione, critica l’orientamento organicista della psichiatria del tempo: la dimensione psichica costituisce un vissuto e come tale possiede connotazioni qualitative mai del tutto riconducibili a semplici alterazioni fisiologiche. Da qui egli deriva l’esigenza di collocare la spiegazione scientifica dei processi psichici entro una comprensione del soggetto assai più ampia ed articolata: Jaspers sostiene, infatti, un pluralismo metodologico in grado di coniugare il metodo empirico-descrittivo dell’Erklären (proprio delle Naturwissenschaften) e quello fenomenologico-immedesimativo del Verstehen (riferibile, invece, alle Geisteswissenschaften), così da rendere possibile una più adeguata comprensione della soggettività e, nello stesso tempo, una non meno importante tutela della sua costitutiva dimensione individuale. Solamente una proficua interazione tra scienze della natura e scienze dello spirito, tra psichiatria e filosofia, permette, infatti, di cogliere la vita psichica nella sua complessità e peculiarità.

Psichiatria e filosofia. Le radici della Allgemeine Psychopathologie di Karl Jaspers / MAGNANO SAN LIO, Marica. - (2021 Jun 23).

Psichiatria e filosofia. Le radici della Allgemeine Psychopathologie di Karl Jaspers

MAGNANO SAN LIO, MARICA
2021-06-23

Abstract

This dissertation aims to rewrite the genesis of Karl Jaspers' Allgemeine Psychopathologie (1913) in order to underline its original and innovative character and to contextualise it, from a historical, cultural and scientific point of view, in the context of the history of psychiatry. The interactions that can be discerned between psychiatric themes and philosophical arguments in the first edition (and more explicitly from the fourth, of 1946) has been highlighted. These interactions can indeed be seen already in the complex process of Jaspers' psychopathological training, and specifically in his internship at the psychiatric clinic in Heidelberg, and in his interaction with the main psychiatric 'sources' of the more recent German tradition, which are Wilhelm Griesinger and Emil Kraepelin. Jaspers, aware of the substantial irreducibility of the individual to any form of rigorous objectification, criticised the organicist orientation of the psychiatry of the time: the psychic dimension constitutes an experience and as such possesses qualitative connotations that are never entirely ascribable to simple physiological alterations. He derives therefore the need to place the scientific explanation of psychic processes within a much broader and more articulated understanding of the subject: Jaspers argues, in fact, for a methodological pluralism, capable of combining the empirical-descriptive method of Erklären (of the Naturwissenschaften) and the phenomenological-immedesimative method of Verstehen (relative to the Geisteswissenschaften). He does so in order to create a more adequate understanding of subjectivity and, at the same time, a no less important protection of its constitutive individual dimension. Only a productive interaction between natural sciences and spiritual sciences, between psychiatry and philosophy, makes it possible to grasp psychic life in its complexity and peculiarity.
23-giu-2021
Il lavoro ricostruisce la genesi dell’Allgemeine Psychopathologie (1913) di Karl Jaspers al fine di sottolinearne il carattere originale ed innovativo e di contestualizzarla, dal punto di vista storico-culturale e scientifico, nell’ambito della storia della psichiatria, ponendo in evidenza le interazioni che già dalla prima edizione (e in modo più esplicito dalla quarta, del 1946) possono lì scorgersi tra tematiche psichiatriche ed argomentazioni filosofiche. Tali interazioni si colgono già, del resto, nel complesso processo della formazione psicopatologica di Jaspers, in modo particolare guardando al tirocinio effettuato presso la clinica psichiatrica di Heidelberg e alla interazione con le principali ‘fonti’ psichiatriche della più recente tradizione tedesca, soprattutto Wilhelm Griesinger ed Emil Kraepelin. Jaspers, consapevole della sostanziale irriducibilità dell’individuo a qualsiasi forma di rigorosa oggettivazione, critica l’orientamento organicista della psichiatria del tempo: la dimensione psichica costituisce un vissuto e come tale possiede connotazioni qualitative mai del tutto riconducibili a semplici alterazioni fisiologiche. Da qui egli deriva l’esigenza di collocare la spiegazione scientifica dei processi psichici entro una comprensione del soggetto assai più ampia ed articolata: Jaspers sostiene, infatti, un pluralismo metodologico in grado di coniugare il metodo empirico-descrittivo dell’Erklären (proprio delle Naturwissenschaften) e quello fenomenologico-immedesimativo del Verstehen (riferibile, invece, alle Geisteswissenschaften), così da rendere possibile una più adeguata comprensione della soggettività e, nello stesso tempo, una non meno importante tutela della sua costitutiva dimensione individuale. Solamente una proficua interazione tra scienze della natura e scienze dello spirito, tra psichiatria e filosofia, permette, infatti, di cogliere la vita psichica nella sua complessità e peculiarità.
Mental illness – individual – human nature- psychopathology - understanding (Verstehen) - explanation (Erklären) - methodological pluralism
Malattia mentale – individuo – umanità - psicopatologia - comprensione (Verstehen)– spiegazione (Erklären) – pluralismo metodologico
Psichiatria e filosofia. Le radici della Allgemeine Psychopathologie di Karl Jaspers / MAGNANO SAN LIO, Marica. - (2021 Jun 23).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/581832
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