The present doctoral research is part of the current theoretical and empirical debate on the relationship between education and urban space. Specifically, the research project investigates the topic by analysing the role of associations, non-profit organisations working in and through the city and approaching urban contexts as places where education, non- formal learning and social learning are realised and interrelated. Nowadays, the informal dimension of educational experiences is plural, rich and multifaceted. The research focuses on the exploration of both the practices and the actors involved in informal education activities in the city. Specifically, the project explores the relationship between those educational actors and daily experiences acting in the urban space by using cultural heritage as a specific device. Many of these experiences do not have a proper formative intentionality; nevertheless their presence in the urban space entails an educational role. Beyond the degree of formalization official formalisation and a pedagogical specific design, these actors have the ability to know how to transform squares and neighborhoods into open spaces of participation and sharing, inviting us to inhabit the city as places of care. The research process was organised in three phases: first, the identification of the theoretical framework; second, the empirical investigation; third, the restitution and dissemination of the results, which bears design-transformative implications. From a theoretical point of view, the study explores the relationship between spaces, education and learning from the perspective of an urban pedagogy model. From an empirical point of view, the research provides first-hand evidence of participatory experiences developed in recent years in Italy. Field research allows to scope the way in which these forms of associations manage to make the urban space an educational space. The adopted epistemological and methodological perspectives pivot on the metaphor as a cognitive/exploratory device, through a first phase of vertical analysis (internal to the single story), and a transversal horizontal analysis through the exploration of the metaphors of the margin and the agorà. The last part of the thesis consists in a laboratory design proposal of an urban pedagogy aimed at promoting a model of education pivoting on the idea of beauty and the strengthening of the material/immaterial cultural heritage. Specifically, the laboratory focuses on the artistic and narrative power of street art in the city of Ragusa and it is designed as a form of pedagogical-social planning inspired by a neo-piagetian "operative epistemology" of a matrix, aiming at accompanying the processes of change through a cultural-oriented approach.

Il tema della ricerca si inserisce all’interno della riflessione teorica empirica sulla relazione tra formazione e spazio urbano declinato nello studio del ruolo di associazioni, enti del terzo settore che riconoscono nella città un luogo di formazione, di apprendimento non formale e di apprendimento sociale. Oggi la dimensione informale delle esperienze educative è plurale, ricca, sfaccettata. L’esplorazione delle prassi e degli attori coinvolti in attività di educazione informale in città, ha costituito l’oggetto della ricerca. Nello specifico, sono state analizzate attori ed esperienze che nello spazio urbano intessono quotidianamente relazioni, utilizzando il dispositivo del patrimonio culturale. Molte di queste esperienze non hanno una vera e propria intenzionalità propriamente formativa: ciononostante la loro presenza nello spazio urbano risulta educativa, questi attori hanno infatti la capacità di saper trasformare le piazze, i quartieri, in spazi aperti e di partecipazione e condivisione, invitandoci ad abitare la città come luoghi di cura. Il disegno di ricerca è stato sviluppato in tre fasi: la prima di inquadramento teorico, la seconda di esplorazione empirica, la terza di restituzione e di disseminazione degli esiti, con risvolti progettuali-trasformativi. Da un punto di vista teorico, ci siamo interessati della riflessione sul rapporto tra spazi, formazione e apprendimenti nell’ottica di un modello di pedagogia urbana. Da un punto di vista empirico, il lavoro di ricerca ha restituito le testimonianze di prima mano di alcune esperienze di partecipazione sviluppate negli ultimi anni in Italia. La ricerca sul campo ha permesso di portare a verifica il modo in cui queste forme di associazionismo riescano a rendere lo spazio urbano uno spazio di formazione. Nella scelta epistemica e metodologica si è deciso di adottare la metafora come congegno conoscitivo/esplorativo, mediante una prima fase di analisi verticale (interna alla singola storia), e un’analisi di tipo orizzontale trasversale attraverso l’esplorazione delle metafore margine ed agorà. Il lavoro di tesi si conclude con una proposta progettuale laboratoriale di una pedagogia urbana finalizzata alla promozione di un modello di educazione alla bellezza e alla valorizzazione del patrimonio culturale materiale/ immateriale, attraverso il potere artistico e narrativo della street art, nella città di Ragusa. Si tratta, in chiave esemplificativa di un esercizio di progettazione pedagogico-sociale nell’ottica dell’“epistemologia operativa” di matrice neo-piagetiana, per accompagnare in chiave culturale i processi di cambiamento.

La città come nuova agorà. Pedagogia urbana, prassi tras-formative di cittadinanza attiva e patrimoni vissuti / LO PRESTI, Cristina. - (2023 Oct 31).

La città come nuova agorà. Pedagogia urbana, prassi tras-formative di cittadinanza attiva e patrimoni vissuti.

LO PRESTI, CRISTINA
2023-10-31

Abstract

The present doctoral research is part of the current theoretical and empirical debate on the relationship between education and urban space. Specifically, the research project investigates the topic by analysing the role of associations, non-profit organisations working in and through the city and approaching urban contexts as places where education, non- formal learning and social learning are realised and interrelated. Nowadays, the informal dimension of educational experiences is plural, rich and multifaceted. The research focuses on the exploration of both the practices and the actors involved in informal education activities in the city. Specifically, the project explores the relationship between those educational actors and daily experiences acting in the urban space by using cultural heritage as a specific device. Many of these experiences do not have a proper formative intentionality; nevertheless their presence in the urban space entails an educational role. Beyond the degree of formalization official formalisation and a pedagogical specific design, these actors have the ability to know how to transform squares and neighborhoods into open spaces of participation and sharing, inviting us to inhabit the city as places of care. The research process was organised in three phases: first, the identification of the theoretical framework; second, the empirical investigation; third, the restitution and dissemination of the results, which bears design-transformative implications. From a theoretical point of view, the study explores the relationship between spaces, education and learning from the perspective of an urban pedagogy model. From an empirical point of view, the research provides first-hand evidence of participatory experiences developed in recent years in Italy. Field research allows to scope the way in which these forms of associations manage to make the urban space an educational space. The adopted epistemological and methodological perspectives pivot on the metaphor as a cognitive/exploratory device, through a first phase of vertical analysis (internal to the single story), and a transversal horizontal analysis through the exploration of the metaphors of the margin and the agorà. The last part of the thesis consists in a laboratory design proposal of an urban pedagogy aimed at promoting a model of education pivoting on the idea of beauty and the strengthening of the material/immaterial cultural heritage. Specifically, the laboratory focuses on the artistic and narrative power of street art in the city of Ragusa and it is designed as a form of pedagogical-social planning inspired by a neo-piagetian "operative epistemology" of a matrix, aiming at accompanying the processes of change through a cultural-oriented approach.
31-ott-2023
Il tema della ricerca si inserisce all’interno della riflessione teorica empirica sulla relazione tra formazione e spazio urbano declinato nello studio del ruolo di associazioni, enti del terzo settore che riconoscono nella città un luogo di formazione, di apprendimento non formale e di apprendimento sociale. Oggi la dimensione informale delle esperienze educative è plurale, ricca, sfaccettata. L’esplorazione delle prassi e degli attori coinvolti in attività di educazione informale in città, ha costituito l’oggetto della ricerca. Nello specifico, sono state analizzate attori ed esperienze che nello spazio urbano intessono quotidianamente relazioni, utilizzando il dispositivo del patrimonio culturale. Molte di queste esperienze non hanno una vera e propria intenzionalità propriamente formativa: ciononostante la loro presenza nello spazio urbano risulta educativa, questi attori hanno infatti la capacità di saper trasformare le piazze, i quartieri, in spazi aperti e di partecipazione e condivisione, invitandoci ad abitare la città come luoghi di cura. Il disegno di ricerca è stato sviluppato in tre fasi: la prima di inquadramento teorico, la seconda di esplorazione empirica, la terza di restituzione e di disseminazione degli esiti, con risvolti progettuali-trasformativi. Da un punto di vista teorico, ci siamo interessati della riflessione sul rapporto tra spazi, formazione e apprendimenti nell’ottica di un modello di pedagogia urbana. Da un punto di vista empirico, il lavoro di ricerca ha restituito le testimonianze di prima mano di alcune esperienze di partecipazione sviluppate negli ultimi anni in Italia. La ricerca sul campo ha permesso di portare a verifica il modo in cui queste forme di associazionismo riescano a rendere lo spazio urbano uno spazio di formazione. Nella scelta epistemica e metodologica si è deciso di adottare la metafora come congegno conoscitivo/esplorativo, mediante una prima fase di analisi verticale (interna alla singola storia), e un’analisi di tipo orizzontale trasversale attraverso l’esplorazione delle metafore margine ed agorà. Il lavoro di tesi si conclude con una proposta progettuale laboratoriale di una pedagogia urbana finalizzata alla promozione di un modello di educazione alla bellezza e alla valorizzazione del patrimonio culturale materiale/ immateriale, attraverso il potere artistico e narrativo della street art, nella città di Ragusa. Si tratta, in chiave esemplificativa di un esercizio di progettazione pedagogico-sociale nell’ottica dell’“epistemologia operativa” di matrice neo-piagetiana, per accompagnare in chiave culturale i processi di cambiamento.
Urban pedagogy, active citizenship practices, heritages.
Pedagogia Urbana, prassi di cittadinanza attiva, patrimoni
La città come nuova agorà. Pedagogia urbana, prassi tras-formative di cittadinanza attiva e patrimoni vissuti / LO PRESTI, Cristina. - (2023 Oct 31).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/581963
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