Le latomie costiere della Sicilia sud-orientale. Aspetti tecnici, trasporto e titolarità della risorsa lapidea delle cave litoranee tra il fiume Cassibile e Portopalo di Capo Passero

The research proposes on the study of coastal latomies in the coastland of south-eastern Sicily, between the Cassibile river and Portopalo di Capo Passero; that area has lately been the focus of investigations about the identification and interpretation of both economic and anthropic characterictics of the coastal territory. The objective is to provide a synoptic description of the stone quarries for the extraction of parallelepiped blocks, the technical proceedings implemented, the destination of the huge volume of extracted stone. This topic, featured by documentary and interpretative difficulties, required the methodology of the Landascape Archaeology with the usual operating methods ranging from bibliographic research to survey, direct and instrumental relief, as well as the indispensable support of aerial photography, where possible, with the use of UAV (Unmanned aerial vehicle). About the destination of the lithic resource, apart from the presence of various monuments along the coast, the main research has been represented by Eloro which, founded at the end of the eighth century BC. at the mouth of the Tellaro river, it was monumentalized with public buildings from the archaic to the Hellenistic period. Furthermore, the geomorphology of the coastal territories offers a range of production opportunities due to the presence of tuna factories and salterns where the stone quarries are configured as a preparatory element for carrying out these activities.

La ricerca affronta lo studio delle latomie costiere sulla fascia litoranea della Sicilia sud-orientale, tra il fiume Cassibile e Portopalo di Capo Passero, in un’area che da qualche tempo è al centro di indagini mirate all’individuazione e all’interpretazione di azioni antropiche economiche e insediative caratteristiche del territorio litoraneo. L’obiettivo è redigere un quadro sinottico delle cave di pietra per l’estrazione di conci parallelepipedi, individuando nel contempo i processi tecnici attuati, indizi sulla destinazione dell’ingente volume di materiale estratto. L’argomento, intessuto di difficoltà documentative ed interpretative, ha richiesto la metodologia della Topografa Antica con le consuete modalità operative che spaziano dalla ricerca bibliografica alla prospezione, al rilievo diretto e strumentale, nonché all’indispensabile ausilio della fotografia aerea, laddove possibile, con il concorso anche di APR (Aeromobili a Pilotaggio Remoto). Riguardo la destinazione del materiale litico, a parte la presenza di diversi monumenti lungo la costa, un caso studio è rappresentato da Eloro che, fondata sul finire dell’VIII secolo a.C. alla foce del fiume Tellaro, venne monumentalizzata con opere pubbliche dal periodo arcaico fino all’epoca ellenistica. Inoltre, la geomorfologia dei territori litoranei offre un ventaglio di opportunità produttive per la presenza di tonnare e saline dove le cave di pietra si configurano come un elemento propedeutico per l’espletamento di tali attività.