The International Association for the Study of Pain (IASP) defines chronic pain as pain that persists or recurs for longer than three months. This type of pain can be caused by a variety of factors, including injury, disease, or nerve damage, and it can affect various parts of the body. Chronic pain can often become the primary focus of medical treatment for some patients, and it can have a significant impact on their quality of life, mood, and overall well-being. Effective management of chronic pain requires a comprehensive approach that may include a combination of medication, physical therapy, psychological interventions, and neuromodulation therapies. When conservative treatment fails to relieve pain, interventional procedures may be an alternative option in selected patients. Neuromodulation refers to the use of non-invasive, minimally invasive, or surgical electrical therapies to modify the function of the nervous system. Neuromodulation therapies have gained increasing popularity in the management of chronic pain in recent years, as they can provide effective pain relief with fewer side effects compared to traditional pain medications. Overall, neuromodulation therapies offer a promising approach to the treatment of chronic pain and are expanding rapidly in pain therapy. This thesis looks at neuromodulation therapies such as spinal cord stimulation (SCS) considered alongside other invasive, minimally invasive such as radiofrequency, and noninvasive neuromodulation therapies, such as peripheral nerve stimulation, deep brain and motor cortex stimulation, and non-invasive treatments which include transcutaneous electrical nerve stimulation. The aim of this research project is to understand the mechanism behind different neuromodulation therapy for treating chronic pain, focusing on exploring the principles and processes involved in these therapies, including clinical outcomes of common pain disorders.

L'Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore (IASP) definisce il dolore cronico come un dolore che persiste per più di tre mesi. Il dolore cronico può essere di origine neuropatica o nocicettiva ed interessare varie parti del corpo, può spesso diventare l'obiettivo principale del trattamento medico per alcuni pazienti ed ha un impatto significativo sulla qualità della vita, sull'umore e sul benessere generale. Recenti stime hanno individuato che la prevalenza del dolore cronico nella popolazione raggiunge il 35%, fornendo una misura empirica ma efficace dell’impatto sulla salute generale. Il concetto di dolore si è evoluto negli anni, da realtà “riservata” prevalentemente ai malati terminali, ad essere oggi considerato una “malattia nella malattia” con caratteristiche che variano da soggetto in soggetto. La caratteristica essenziale del dolore cronico è il suo perdurare nel tempo dopo la risoluzione della causa: il venir meno del rapporto di causa/effetto che caratterizza il dolore acuto e quello persistente. Il duplice concetto di dolore/malattia pregiudica in modo significativo la qualità della vita e la rimozione del sintomo dolore coincide con la scomparsa della malattia. Una gestione efficace del dolore cronico richiede un approccio globale che può includere una combinazione di farmaci, terapia fisica, interventi psicologici e terapie di neuromodulazione. Quando il trattamento conservativo non riesce ad alleviare il dolore, le procedure interventistiche possono essere un'opzione alternativa in pazienti selezionati. La neuromodulazione riguarda l'uso di trattamenti interventistici non invasivi, minimamente invasivi o chirurgici sul sistema nervoso. Negli ultimi anni la neuromodulazione ha guadagnato una crescente popolarità nella gestione del dolore cronico, in quanto capace di fornire un efficace sollievo dal dolore con minori effetti collaterali. Nel complesso, le terapie di neuromodulazione offrono un approccio promettente al trattamento del dolore cronico e si stanno diffondendo rapidamente nella terapia del dolore. Questa tesi esamina le terapie di neuromodulazione come la stimolazione del midollo spinale (SCS) considerate insieme ad altre terapie invasive, minimamente invasive come la radiofrequenza e terapie di neuromodulazione non invasive, come la stimolazione dei nervi periferici, la stimolazione profonda cerebrale e della corteccia motoria e trattamenti non invasivi che includono la stimolazione nervosa elettrica transcutanea. Lo scopo di questo progetto di ricerca è comprendere il meccanismo alla base delle diverse terapie di neuromodulazione per il trattamento del dolore cronico, concentrandosi sull'esplorazione dei principi e dei processi coinvolti in queste terapie, compresa l’efficacia clinica delle tecniche di neuromodulazione nelle comuni patologie dolorose.

LA NEUROMODULAZIONE NEL TRATTAMENTO DEL DOLORE CRONICO / LO BIANCO, Giuliano. - (2023 Apr 04).

LA NEUROMODULAZIONE NEL TRATTAMENTO DEL DOLORE CRONICO

LO BIANCO, GIULIANO
2023-04-04

Abstract

The International Association for the Study of Pain (IASP) defines chronic pain as pain that persists or recurs for longer than three months. This type of pain can be caused by a variety of factors, including injury, disease, or nerve damage, and it can affect various parts of the body. Chronic pain can often become the primary focus of medical treatment for some patients, and it can have a significant impact on their quality of life, mood, and overall well-being. Effective management of chronic pain requires a comprehensive approach that may include a combination of medication, physical therapy, psychological interventions, and neuromodulation therapies. When conservative treatment fails to relieve pain, interventional procedures may be an alternative option in selected patients. Neuromodulation refers to the use of non-invasive, minimally invasive, or surgical electrical therapies to modify the function of the nervous system. Neuromodulation therapies have gained increasing popularity in the management of chronic pain in recent years, as they can provide effective pain relief with fewer side effects compared to traditional pain medications. Overall, neuromodulation therapies offer a promising approach to the treatment of chronic pain and are expanding rapidly in pain therapy. This thesis looks at neuromodulation therapies such as spinal cord stimulation (SCS) considered alongside other invasive, minimally invasive such as radiofrequency, and noninvasive neuromodulation therapies, such as peripheral nerve stimulation, deep brain and motor cortex stimulation, and non-invasive treatments which include transcutaneous electrical nerve stimulation. The aim of this research project is to understand the mechanism behind different neuromodulation therapy for treating chronic pain, focusing on exploring the principles and processes involved in these therapies, including clinical outcomes of common pain disorders.
4-apr-2023
L'Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore (IASP) definisce il dolore cronico come un dolore che persiste per più di tre mesi. Il dolore cronico può essere di origine neuropatica o nocicettiva ed interessare varie parti del corpo, può spesso diventare l'obiettivo principale del trattamento medico per alcuni pazienti ed ha un impatto significativo sulla qualità della vita, sull'umore e sul benessere generale. Recenti stime hanno individuato che la prevalenza del dolore cronico nella popolazione raggiunge il 35%, fornendo una misura empirica ma efficace dell’impatto sulla salute generale. Il concetto di dolore si è evoluto negli anni, da realtà “riservata” prevalentemente ai malati terminali, ad essere oggi considerato una “malattia nella malattia” con caratteristiche che variano da soggetto in soggetto. La caratteristica essenziale del dolore cronico è il suo perdurare nel tempo dopo la risoluzione della causa: il venir meno del rapporto di causa/effetto che caratterizza il dolore acuto e quello persistente. Il duplice concetto di dolore/malattia pregiudica in modo significativo la qualità della vita e la rimozione del sintomo dolore coincide con la scomparsa della malattia. Una gestione efficace del dolore cronico richiede un approccio globale che può includere una combinazione di farmaci, terapia fisica, interventi psicologici e terapie di neuromodulazione. Quando il trattamento conservativo non riesce ad alleviare il dolore, le procedure interventistiche possono essere un'opzione alternativa in pazienti selezionati. La neuromodulazione riguarda l'uso di trattamenti interventistici non invasivi, minimamente invasivi o chirurgici sul sistema nervoso. Negli ultimi anni la neuromodulazione ha guadagnato una crescente popolarità nella gestione del dolore cronico, in quanto capace di fornire un efficace sollievo dal dolore con minori effetti collaterali. Nel complesso, le terapie di neuromodulazione offrono un approccio promettente al trattamento del dolore cronico e si stanno diffondendo rapidamente nella terapia del dolore. Questa tesi esamina le terapie di neuromodulazione come la stimolazione del midollo spinale (SCS) considerate insieme ad altre terapie invasive, minimamente invasive come la radiofrequenza e terapie di neuromodulazione non invasive, come la stimolazione dei nervi periferici, la stimolazione profonda cerebrale e della corteccia motoria e trattamenti non invasivi che includono la stimolazione nervosa elettrica transcutanea. Lo scopo di questo progetto di ricerca è comprendere il meccanismo alla base delle diverse terapie di neuromodulazione per il trattamento del dolore cronico, concentrandosi sull'esplorazione dei principi e dei processi coinvolti in queste terapie, compresa l’efficacia clinica delle tecniche di neuromodulazione nelle comuni patologie dolorose.
NEUROMODULATION, CHRONIC PAIN, NEUROPATHIC PAIN, SPINAL CORD STIMULATION, PULSED RADIOFREQUENCY
NEUROMODULAZIONE, DOLORE CRONICO, DOLORE NEUROPATICO, NEUROSTIMOLAZIONE MIDOLLARE, RADIOFREQUENZA PULSATA
LA NEUROMODULAZIONE NEL TRATTAMENTO DEL DOLORE CRONICO / LO BIANCO, Giuliano. - (2023 Apr 04).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/582167
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