Preventing atrocities saves lives, is less expensive than reaction and rebuilding, and raises fewer difficult questions about the unending tension between State sovereignty and interference. However, it is difficult to translate rhetorical support for the prevention of genocide and mass atrocities into a cohesive strategy. Atrocity prevention requires tailored engagement and, for accurate they are, Risk Assessment and Models for Genocide Prevention are not perfectly accurate yet. Prevention of genocide is still partial and some indicators are still missing. This research seeks to discover what impact gender equality has on genocide to verify whether one of these missing indicators is gender equality. Indeed, many scholars have argued that a domestic environment of gender inequality and violence results in greater likelihood of violence both at national and international level. This project aims at upgrading this line of inquiry. The main hypothesis is that the lower gender equality is, the greater the likelihood that a State will experience genocide is. The aim of this project is to test whether States characterized by lower levels of gender equality are more likely to experience genocide. The hypothesis is confirmed. This should lead to consider the need to add gender indicators to the existing early warning assessment for the prevention of genocide, and the need of greater commitment to improve gender equality, through formulation of policies directed at the improvement of it not just as a means to improve women's conditions but as a tool to reduce the risk of genocide and mass atrocities. Indeed, it might work as a means to reduce the risk of genocide concerning the Responsibility to Protect, for the negative repercussions that gender inequality has at the societal level go beyond the negative impact on women.

Prevenire atrocità di massa aiuta a salvare delle vite, è meno costoso in termini di reazione e ricostruzione, e fa sorgere meno questioni intorno all'infinita tensione tra sovranità statale e intervento. Comunque, è difficile tradurre in una strategia coesa il supporto retorico alla prevenzione di genocidi e atrocità di massa. La prevenzione di atrocità di massa richiede un impegno specifico, e per quanto accurati possano essere, i modelli di prevenzione e previsione del rischio di genocidio non sono ancora perfettamente accurati. La prevenzione dei genocidi è ancora parziale e alcuni indicatori sono ancora mancanti. Questa ricerca mira a scoprire quale impatto l'eguaglianza di genere abbia sul genocidio per verificare se essa sia uno degli indicatori mancanti. Infatti, molti studiosi hanno appurato che in un contesto caratterizzato da diseguaglianza di genere e violenza ci siano tassi più alti di violenza a livello nazionale ed internazionale. Questo progetto mira ad ampliare questo filone di ricerca. L'ipotesi principale è che in presenza di minore eguaglianza di genere, maggiore sia il rischio di genocidio. L'ipotesi di ricerca è confermata. Ciò dovrebbe spingerci a considerare il bisogno di aggiungere indicatori di genere ai modelli esistenti per la previsione dei genocidi e il bisogno di un maggiore impegno per promuovere l'eguaglianza di genere tramite la formulazione di politiche dirette al suo miglioramento, non solo come mezzo per migliorare le condizioni delle donne ma come un mezzo per ridurre il rischio di genocidio e atrocità di massa. Infatti, ciò potrebbe cooperare a ridurre il rischio di genocidio in ambito di Responsibility to Protect, a causa delle ripercussioni negative che l'ineguaglianza di genere ha a livello sociale e non sono sulle donne.

"New Perspective for the Responsibility to Protect: reducing gender inequality as a means to reduce the risk of genocide" / Timmoneri, Serena. - (2017 Jan 17).

"New Perspective for the Responsibility to Protect: reducing gender inequality as a means to reduce the risk of genocide"

TIMMONERI, SERENA
2017-01-17

Abstract

Preventing atrocities saves lives, is less expensive than reaction and rebuilding, and raises fewer difficult questions about the unending tension between State sovereignty and interference. However, it is difficult to translate rhetorical support for the prevention of genocide and mass atrocities into a cohesive strategy. Atrocity prevention requires tailored engagement and, for accurate they are, Risk Assessment and Models for Genocide Prevention are not perfectly accurate yet. Prevention of genocide is still partial and some indicators are still missing. This research seeks to discover what impact gender equality has on genocide to verify whether one of these missing indicators is gender equality. Indeed, many scholars have argued that a domestic environment of gender inequality and violence results in greater likelihood of violence both at national and international level. This project aims at upgrading this line of inquiry. The main hypothesis is that the lower gender equality is, the greater the likelihood that a State will experience genocide is. The aim of this project is to test whether States characterized by lower levels of gender equality are more likely to experience genocide. The hypothesis is confirmed. This should lead to consider the need to add gender indicators to the existing early warning assessment for the prevention of genocide, and the need of greater commitment to improve gender equality, through formulation of policies directed at the improvement of it not just as a means to improve women's conditions but as a tool to reduce the risk of genocide and mass atrocities. Indeed, it might work as a means to reduce the risk of genocide concerning the Responsibility to Protect, for the negative repercussions that gender inequality has at the societal level go beyond the negative impact on women.
17-gen-2017
Prevenire atrocità di massa aiuta a salvare delle vite, è meno costoso in termini di reazione e ricostruzione, e fa sorgere meno questioni intorno all'infinita tensione tra sovranità statale e intervento. Comunque, è difficile tradurre in una strategia coesa il supporto retorico alla prevenzione di genocidi e atrocità di massa. La prevenzione di atrocità di massa richiede un impegno specifico, e per quanto accurati possano essere, i modelli di prevenzione e previsione del rischio di genocidio non sono ancora perfettamente accurati. La prevenzione dei genocidi è ancora parziale e alcuni indicatori sono ancora mancanti. Questa ricerca mira a scoprire quale impatto l'eguaglianza di genere abbia sul genocidio per verificare se essa sia uno degli indicatori mancanti. Infatti, molti studiosi hanno appurato che in un contesto caratterizzato da diseguaglianza di genere e violenza ci siano tassi più alti di violenza a livello nazionale ed internazionale. Questo progetto mira ad ampliare questo filone di ricerca. L'ipotesi principale è che in presenza di minore eguaglianza di genere, maggiore sia il rischio di genocidio. L'ipotesi di ricerca è confermata. Ciò dovrebbe spingerci a considerare il bisogno di aggiungere indicatori di genere ai modelli esistenti per la previsione dei genocidi e il bisogno di un maggiore impegno per promuovere l'eguaglianza di genere tramite la formulazione di politiche dirette al suo miglioramento, non solo come mezzo per migliorare le condizioni delle donne ma come un mezzo per ridurre il rischio di genocidio e atrocità di massa. Infatti, ciò potrebbe cooperare a ridurre il rischio di genocidio in ambito di Responsibility to Protect, a causa delle ripercussioni negative che l'ineguaglianza di genere ha a livello sociale e non sono sulle donne.
Responsibility to Prevent, Early Warning, Gender Equality, Genocide
"New Perspective for the Responsibility to Protect: reducing gender inequality as a means to reduce the risk of genocide" / Timmoneri, Serena. - (2017 Jan 17).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/582692
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