Il costo della vita viene definito come il costo minimo per raggiungere un certo tenore di vita durante un dato periodo. La sua costruzione in termini quantitativi presuppone la conoscenza delle preferenze rispetto ai beni economici. Tali beni non sempre vengono considerati dall’indice in questione, data la loro non facile osservazione dal punto di vista statistico, inducendo pertanto una distorsione in essere dell’indice stesso Halim G. e al. 2023). Laddove la loro distribuzione territoriale di beni e servizi è fortemente asimmetrica ed eterogenea essa genera sovente una stima distorta sul costo della vita e l’individuazione dei costi nascosti non facilmente misurabili costituisce la sfida metodologica Garrido R., e al. 2012). Se si analizzano, ad esempio, i dati pubblicati da Eurostat tra le regioni EU, oppure tra citta metropolitane e centri rurali (Johnson e al. 2008) (Brown, 2008), il quadro descrittivo risulta ampiamente variabile. Cosa può accadere o accade? Laddove esistono scuole, ospedali, trasporti pubblici, urbanizzazione, occupazione, benessere e ricchezza l’indice del costo della vita presenta determinati punteggi proiettati vero l’alto; mentre, laddove si manifestano sperequazioni sull’assenza di taluni servizi il meccanismo di calcolo perde di robustezza statistica (Huber., 1964), falsandone i risultati reali. E questo è il tema sul quale occorre formulare delle simulazioni a supporto di tale ipotesi. L’obiettivo del presente contributo sarà quello di offrire una evidenza empirica a supporto di tale ipotesi, attraverso simulazioni su dati proxy legati a beni e servizi che come base compongono la struttura dell’indice del costo della vita applicati in ambiti territoriali regionali. La metodologia che tenteremo di utilizzare in linea teorica si basa su modelli econometrici con vincolo spaziale (Porter e al 1991), includendo ulteriori variabili esplicative e stimando regressori basati su modelli strutturali (Kakwani N., Hill R.J. 2002) per la stima del costo della vita in condizioni di sperequazioni territoriali in relazione alla disponibilità di beni e servizi.

COSTO DELLA VITA IN CONDIZIONI DI SPEREQUAZIONI REGIONALI: UN APPROCCIO TEORICO

Benedetto Torrisi
Writing – Original Draft Preparation
;
Gianpiero Torrisi
Writing – Original Draft Preparation
2023-01-01

Abstract

Il costo della vita viene definito come il costo minimo per raggiungere un certo tenore di vita durante un dato periodo. La sua costruzione in termini quantitativi presuppone la conoscenza delle preferenze rispetto ai beni economici. Tali beni non sempre vengono considerati dall’indice in questione, data la loro non facile osservazione dal punto di vista statistico, inducendo pertanto una distorsione in essere dell’indice stesso Halim G. e al. 2023). Laddove la loro distribuzione territoriale di beni e servizi è fortemente asimmetrica ed eterogenea essa genera sovente una stima distorta sul costo della vita e l’individuazione dei costi nascosti non facilmente misurabili costituisce la sfida metodologica Garrido R., e al. 2012). Se si analizzano, ad esempio, i dati pubblicati da Eurostat tra le regioni EU, oppure tra citta metropolitane e centri rurali (Johnson e al. 2008) (Brown, 2008), il quadro descrittivo risulta ampiamente variabile. Cosa può accadere o accade? Laddove esistono scuole, ospedali, trasporti pubblici, urbanizzazione, occupazione, benessere e ricchezza l’indice del costo della vita presenta determinati punteggi proiettati vero l’alto; mentre, laddove si manifestano sperequazioni sull’assenza di taluni servizi il meccanismo di calcolo perde di robustezza statistica (Huber., 1964), falsandone i risultati reali. E questo è il tema sul quale occorre formulare delle simulazioni a supporto di tale ipotesi. L’obiettivo del presente contributo sarà quello di offrire una evidenza empirica a supporto di tale ipotesi, attraverso simulazioni su dati proxy legati a beni e servizi che come base compongono la struttura dell’indice del costo della vita applicati in ambiti territoriali regionali. La metodologia che tenteremo di utilizzare in linea teorica si basa su modelli econometrici con vincolo spaziale (Porter e al 1991), includendo ulteriori variabili esplicative e stimando regressori basati su modelli strutturali (Kakwani N., Hill R.J. 2002) per la stima del costo della vita in condizioni di sperequazioni territoriali in relazione alla disponibilità di beni e servizi.
2023
costo della vita
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