La luce dell'ideale

A main figure in the Italian theatrical world from the post-war period up to the beginning of the new century, Lamberto Puggelli, actor and director, donated to the University of Catania (Italy) his Archive, which bear witness of his career, fully devoted to theatre and opera direction. Thanks to these documents it was possible to elaborate a preliminary biographical profile of the artist, and, moreover, to analyse four operas he directed during his career: three at the Teatro alla Scala in Milan, "La forza del destino" by Giuseppe Verdi, realized on the occasion of the bicentenary season (1978) with sets and costumes by Renato Guttuso, and two tributes to the Verismo repertoire, "Adriana Lecouvreur" (1989) by Francesco Cilea and "Fedora" (1993) by Umberto Giordano, under Gianandrea Gavazzeni s baton; and lastly "I Lombardi alla prima crociata" (2003) produced for the Verdi Festival in Parma, that was a synthesis of his approach founded on philological accuracy in a constant dialogue with contemporaneity. A list of his productions is presented at the end of the research.

Figura tra le più significative del panorama teatrale italiano dal Dopoguerra agli inizi del nuovo secolo, Lamberto Puggelli, attore e regista, ha donato il suo Archivio teatrale all Università degli Studi di Catania, quale preziosa testimonianza di una carriera dedicata al teatro, di prosa e lirico. È a partire da questi documenti che è stato possibile elaborare non soltanto un primo profilo biografico dell artista, ma soprattutto analizzare quattro spettacoli che ne hanno segnato la carriera di regista lirico: tre per il Teatro alla Scala di Milano, "La forza del destino" di Giuseppe Verdi realizzata in occasione della stagione lirica del bicentenario del teatro (1978) su scene e costumi di Renato Guttuso, e ancora due tributi al melodramma verista, "Adriana Lecouvreur" (1989) di Francesco Cilea e "Fedora" (1993) di Umberto Giordano, per la direzione di Gianandrea Gavazzeni; e infine "I Lombardi alla prima crociata" (2003) messi in scena per il Festival Verdi di Parma, sintesi di un approccio fondato su rigore filologico e dialogo con la contemporaneità. In appendice figura la teatrografia dell artista.