Nonostante l applicazione di una corretta tromboprofilassi, il tasso residuo di tromboembolismo venoso (TEV) nei pazienti chirurgici si aggira in Letteratura intorno al 10 15 % [1]. Negli ultimi anni, con il sopravvento della chirurgia laparoscopica, gli Autori in Letteratura hanno iniziato a discutere le differenze emergenti in termini di aspetti medici e clinici tra la chirurgia tradizionale e la chirurgia laparoscopia, come le alterazioni emocoagulative ed immunologiche. La chirurgia laparoscopica è stata considerata una procedura a basso rischio di sviluppare trombosi venosa profonda ed embolia polmonare, in quanto comporta un limitato trauma chirurgico ed una precoce deambulazione post-operatoria. In realtà, l'incidenza di trombosi venosa profonda e di embolia polmonare dopo chirurgia laparoscopica è poco chiara, in quanto studi sulle alterazioni dell'emostasi dopo laparoscopia mostrano risultati contraddittori. Gli interventi chirurgici possono inoltre indurre profonde alterazioni nelle capacità immunitarie dell organismo che sono proporzionali alla grandezza del trauma chirurgico, e che contribuiscono allo stato di ipercoagulabilità ematica. Tale immuno-modulazione può inoltre predisporre i pazienti ad episodi settici post- operatori e anche alla progressione di un eventuale tumore residuo, come dimostrato da sempre crescenti evidenze sperimentali. Piuttosto che provare a contrapporre specifici elementi dell intricata risposta immunitaria all insulto chirurgico, vari Autori in Letteratura sostengono che, riducendo il danno tissutale, come avviene in chirurgia mininvasiva, la reazione immunitaria del paziente venga alterata in minore misura rispetto che alla chirurgia tradizionale. Obiettivo di questo studio è studiare e comparare i cambiamenti immunitari, emocoagulativi e dei parametri fibrinolitici in 2 gruppi omogenei di pazienti sottoposti rispettivamente a chirurgia laparoscopica e chirurgia tradizionale (open), allo scopo di individuare i meccanismi molecolari delle alterazioni emocoagulative, per perfezionare la profilassi antitrombotica e per lo sviluppo di nuove terapie volte a curare i disordini trombo-embolici. La presente ricerca inoltre migliorerà le conoscenze circa le alterazioni indotte dall insulto chirurgico sull assetto emocoagulativo ed immunitario, permetterà di stabilire e di comparare i benefici e i rischi della metodica laparoscopica e tradizionale, e di programmare strategie mediche e chirurgiche secondo le necessità specifiche del singolo paziente.
LE ALTERAZIONI EMOCOAGULATIVE ED IMMUNOLOGICHE DOPO CHIRURGIA OPEN E LAPAROSCOPICA / Intagliata, Eva. - (2017 Nov 16).
LE ALTERAZIONI EMOCOAGULATIVE ED IMMUNOLOGICHE DOPO CHIRURGIA OPEN E LAPAROSCOPICA
INTAGLIATA, EVA
2017-11-16
Abstract
Nonostante l applicazione di una corretta tromboprofilassi, il tasso residuo di tromboembolismo venoso (TEV) nei pazienti chirurgici si aggira in Letteratura intorno al 10 15 % [1]. Negli ultimi anni, con il sopravvento della chirurgia laparoscopica, gli Autori in Letteratura hanno iniziato a discutere le differenze emergenti in termini di aspetti medici e clinici tra la chirurgia tradizionale e la chirurgia laparoscopia, come le alterazioni emocoagulative ed immunologiche. La chirurgia laparoscopica è stata considerata una procedura a basso rischio di sviluppare trombosi venosa profonda ed embolia polmonare, in quanto comporta un limitato trauma chirurgico ed una precoce deambulazione post-operatoria. In realtà, l'incidenza di trombosi venosa profonda e di embolia polmonare dopo chirurgia laparoscopica è poco chiara, in quanto studi sulle alterazioni dell'emostasi dopo laparoscopia mostrano risultati contraddittori. Gli interventi chirurgici possono inoltre indurre profonde alterazioni nelle capacità immunitarie dell organismo che sono proporzionali alla grandezza del trauma chirurgico, e che contribuiscono allo stato di ipercoagulabilità ematica. Tale immuno-modulazione può inoltre predisporre i pazienti ad episodi settici post- operatori e anche alla progressione di un eventuale tumore residuo, come dimostrato da sempre crescenti evidenze sperimentali. Piuttosto che provare a contrapporre specifici elementi dell intricata risposta immunitaria all insulto chirurgico, vari Autori in Letteratura sostengono che, riducendo il danno tissutale, come avviene in chirurgia mininvasiva, la reazione immunitaria del paziente venga alterata in minore misura rispetto che alla chirurgia tradizionale. Obiettivo di questo studio è studiare e comparare i cambiamenti immunitari, emocoagulativi e dei parametri fibrinolitici in 2 gruppi omogenei di pazienti sottoposti rispettivamente a chirurgia laparoscopica e chirurgia tradizionale (open), allo scopo di individuare i meccanismi molecolari delle alterazioni emocoagulative, per perfezionare la profilassi antitrombotica e per lo sviluppo di nuove terapie volte a curare i disordini trombo-embolici. La presente ricerca inoltre migliorerà le conoscenze circa le alterazioni indotte dall insulto chirurgico sull assetto emocoagulativo ed immunitario, permetterà di stabilire e di comparare i benefici e i rischi della metodica laparoscopica e tradizionale, e di programmare strategie mediche e chirurgiche secondo le necessità specifiche del singolo paziente.File | Dimensione | Formato | |
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