Nelle donne diabetiche la placenta presenta delle alterazioni strutturali e funzionali potenzialmente correlabili a una disregolazione del sistema insulina/IGF che possono essere responsabili di un alterato trasporto di nutrienti al feto e di un aumentata crescita fetale. In queste donne la valutazione del sistema insulina/IGF placentare può fornire importanti informazioni sui meccanismi delle complicanze fetali/neonatali e materne e sulle patologie dell età evolutiva dei bambini nati da madre diabetica. Scopo dello studio è stato quello di valutare l effetto del compenso glicemico sulla placenta in termini di espressione di IR e IGF-1R e di valutare la fosforilazione recettoriale e la trasmissione del segnale intracellulare. Sono state studiate: 40 pazienti con gravidanza fisiologica, 20 pazienti con diabete gestazionale (GDM), 20 pazienti con diabete mellito tipo 1 (DMT1). Le pazienti con DMT1 hanno mostrato: una minore fosforilazione di AKT (0.6±0.1 UD) rispetto agli altri due gruppi (1.7±0.2 UD nel gruppo delle gravidanze fisiologiche; 1.9±0.6 UD nel gruppo GDM). Il dato permane anche se correggiamo i valori per la glicemia peri-parto. La deficitaria fosforilazione di AKT (e quindi una meno efficace attivazione della via metabolica), potrebbe essere implicata nella maggiore frequenza di macrosomia/LGA registrata nei neonati da madri con DMT1 (50%). Una simile tendenza è stata trovata quando, indipendentemente dalla diagnosi, le pazienti sono state divise in base alla presenza o meno della macrosomia: nelle placente delle donne con macrosomia la fosforilazione di AKT è risultata deficitaria rispetto alle placente delle donne senza macrosomia. Le pazienti con DMT1 hanno inoltre mostrato una maggiore fosforilazione di IGF-IR (3.6±0.6 UD) rispetto agli altri due gruppi (1.8±0.2 UD nel gruppo delle gravidanze fisiologiche; 2.9±0.8 UD nel gruppo GDM). Tale differenza significativa, però, scompare se correggiamo i valori per la glicemia peri-parto. Quindi tale maggiore fosforilazione potrebbe essere verosimilmente legata agli aumentati livelli di glicemia in acuto che si verificano nel periodo subito prima del parto. Ciò potrebbe significare che la fosforilazione di IGF-IR (rispetto a quella di IR) sia implicata nel determinismo di alcuni outcome neonatali sfavorevoli legati al periodo peri-parto (come ad esempio l ipoglicemia neonatale o la prematurità). Dall analisi di regressione lineare è emerso che l emoglobina glicata media del II e III trimestre correla positivamente con l espressione di AKT. Il peggiore compenso metabolico nelle fasi centrali della gravidanza potrebbe, quindi, condizionare la trasduzione del segnale intracellulare a valle del recettore insulinico. E inoltre emerso che il peso della placenta non correla con l espressione di IR, IGF-IR, ERK, AKT e con la loro fosforilazione nella placenta al momento del parto. Pertanto, potrebbero coesistere altri fattori in grado di influenzare la crescita della placenta. Tuttavia non si può escludere anche un ruolo di IR e IGF-IR dal momento che lo studio è stato effettuato a termine di gravidanza, mentre è possibile che tali recettori siano coinvolti in epoca gestazionale differente da quella finale. In letteratura è riportato che IR, IGF-IR e i loro ligandi sono importanti per la crescita placentare e fetale, ma i dati nelle donne diabetiche sono scarsi. Questo è il primo studio in cui vengono messi in relazione gli esiti sfavorevoli della gravidanza con l espressione e la fosforilazione di fattori di crescita a livello placentare.

EFFETTI CLINICI E PLACENTARI DELL IPERGLICEMIA IN GRAVIDANZA IN DONNE CON DIABETE MELLITO / Tumminia, Andrea. - (2017 Nov 28).

EFFETTI CLINICI E PLACENTARI DELL IPERGLICEMIA IN GRAVIDANZA IN DONNE CON DIABETE MELLITO

TUMMINIA, ANDREA
2017-11-28

Abstract

Nelle donne diabetiche la placenta presenta delle alterazioni strutturali e funzionali potenzialmente correlabili a una disregolazione del sistema insulina/IGF che possono essere responsabili di un alterato trasporto di nutrienti al feto e di un aumentata crescita fetale. In queste donne la valutazione del sistema insulina/IGF placentare può fornire importanti informazioni sui meccanismi delle complicanze fetali/neonatali e materne e sulle patologie dell età evolutiva dei bambini nati da madre diabetica. Scopo dello studio è stato quello di valutare l effetto del compenso glicemico sulla placenta in termini di espressione di IR e IGF-1R e di valutare la fosforilazione recettoriale e la trasmissione del segnale intracellulare. Sono state studiate: 40 pazienti con gravidanza fisiologica, 20 pazienti con diabete gestazionale (GDM), 20 pazienti con diabete mellito tipo 1 (DMT1). Le pazienti con DMT1 hanno mostrato: una minore fosforilazione di AKT (0.6±0.1 UD) rispetto agli altri due gruppi (1.7±0.2 UD nel gruppo delle gravidanze fisiologiche; 1.9±0.6 UD nel gruppo GDM). Il dato permane anche se correggiamo i valori per la glicemia peri-parto. La deficitaria fosforilazione di AKT (e quindi una meno efficace attivazione della via metabolica), potrebbe essere implicata nella maggiore frequenza di macrosomia/LGA registrata nei neonati da madri con DMT1 (50%). Una simile tendenza è stata trovata quando, indipendentemente dalla diagnosi, le pazienti sono state divise in base alla presenza o meno della macrosomia: nelle placente delle donne con macrosomia la fosforilazione di AKT è risultata deficitaria rispetto alle placente delle donne senza macrosomia. Le pazienti con DMT1 hanno inoltre mostrato una maggiore fosforilazione di IGF-IR (3.6±0.6 UD) rispetto agli altri due gruppi (1.8±0.2 UD nel gruppo delle gravidanze fisiologiche; 2.9±0.8 UD nel gruppo GDM). Tale differenza significativa, però, scompare se correggiamo i valori per la glicemia peri-parto. Quindi tale maggiore fosforilazione potrebbe essere verosimilmente legata agli aumentati livelli di glicemia in acuto che si verificano nel periodo subito prima del parto. Ciò potrebbe significare che la fosforilazione di IGF-IR (rispetto a quella di IR) sia implicata nel determinismo di alcuni outcome neonatali sfavorevoli legati al periodo peri-parto (come ad esempio l ipoglicemia neonatale o la prematurità). Dall analisi di regressione lineare è emerso che l emoglobina glicata media del II e III trimestre correla positivamente con l espressione di AKT. Il peggiore compenso metabolico nelle fasi centrali della gravidanza potrebbe, quindi, condizionare la trasduzione del segnale intracellulare a valle del recettore insulinico. E inoltre emerso che il peso della placenta non correla con l espressione di IR, IGF-IR, ERK, AKT e con la loro fosforilazione nella placenta al momento del parto. Pertanto, potrebbero coesistere altri fattori in grado di influenzare la crescita della placenta. Tuttavia non si può escludere anche un ruolo di IR e IGF-IR dal momento che lo studio è stato effettuato a termine di gravidanza, mentre è possibile che tali recettori siano coinvolti in epoca gestazionale differente da quella finale. In letteratura è riportato che IR, IGF-IR e i loro ligandi sono importanti per la crescita placentare e fetale, ma i dati nelle donne diabetiche sono scarsi. Questo è il primo studio in cui vengono messi in relazione gli esiti sfavorevoli della gravidanza con l espressione e la fosforilazione di fattori di crescita a livello placentare.
28-nov-2017
Diabetes, Pregnancy, Placenta
EFFETTI CLINICI E PLACENTARI DELL IPERGLICEMIA IN GRAVIDANZA IN DONNE CON DIABETE MELLITO / Tumminia, Andrea. - (2017 Nov 28).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/583175
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