Studio degli effetti benefici dei functional foods Lycium barbarum e Brassica oleracea su modelli cellulari ed approcci in vivo

La conoscenza delle basi biochimiche delle malattie ha indotto a verificare l ipotesi di poter modulare le funzioni cellulari e potenziare i sistemi di difesa dell’organismo attraverso composti bioattivi presenti negli alimenti naturali, scoprendo e valorizzando la componente funzionale di alimenti che normalmente fanno parte della nostra dieta. Lo studio di tali attività, in questo lavoro, è stato suddiviso in due linee di ricerca che hanno avuto come oggetto rispettivamente Lycium barbarum e Brassica oleracea. La scelta di questi due alimenti è stata effettuata per il ruolo di super foods che, sin dall inizio di questo secolo, hanno rivestito nei paesi occidentali. Il modello in vivo utilizzato per saggiare la bioattività del Goji, ha previsto in un campione di 20 soggetti, la somministrazione di 15 bacche/die integrate nelle loro abituali diete, per periodi stabiliti (7gg e 15gg) e intervallati da periodi di wash-out. I risultati hanno mostrato una diminuzione dei livelli di colesterolo e di glucosio dopo integrazione del Goji, livelli che tornavano pressoché ai valori iniziali dopo la sospensione di tale alimento (periodo di wash-out). L azione positiva del Goji è stata dimostrata anche dalla diminuzione dell’attività genotossica della Fecal Water, evidenziata da una variazione in termini di riduzione della tossicità dei campioni di FW post integrazione di Goji. Tale risultato ottenuto in vitro potrebbe rispecchiare in vivo una migliore condizione del lume intestinale. Nella seconda linea di ricerca, per comprendere i meccanismi alla base degli effetti benefici osservati in Brassica oleracea si è voluto indagare sui possibili meccanismi di comunicazione tra mondo vegetale ed animale e, sulla base di recenti lavori in letteratura, focalizzare l’attenzione sulla presenza di microvescicole vegetali che potessero fungere da mezzo di comunicazione in tal senso. Isolati gli esosomi da germinelli di Brassica oleracea ne sono stati saggiati gli effetti in un sistema di colture cellulari tridimensionali (3D) di cellule tumorali, notando un rallentamento della crescita cellulare, che ha suggerito la presenza di un attività antiproliferativa e citostatica delle microvescicole. Si pensa che tale attività sia mediata da miRNA regolando l'espressione dei geni umani e proteine collaborando con altre componenti di Brassica in un probabile meccanismo di prevenzione del cancro. L’approfondimento delle proprietà dei composti naturali a livello molecolare e cellulare, ha la potenzialità di permettere di individuare i target farmacologici dei fitocomplessi d interesse, di valutarne l’attività globale ed aprire una strada per l identificazione dei biomarker più significativi nella modulazione delle diverse patologie.