Studi recenti hanno evidenziato il ruolo dell arteriopatia ostruttiva periferica (AOP) come importante fattore di rischio suggerendo la necessità di modificare il sistema di classificazione proposto dal gruppo di studio internazionale del piede diabetico (IWGDF) per meglio predire il rischio ulcerativo del paziente. Scopo del presente studio è stato quello di valutare, gli esiti ulcerativi ed amputativi in pazienti con diabete mellito tipo 2 (DMT2), mediante il sistema di classificazione IWGDF. Pazienti e metodi. Lo studio è stato condotto su 5177 pazienti (2710 donne e 2467 maschi) che afferivano all ambulatorio dedicato alla cura del piede del servizio di Diabetologia . Sono stati selezionati ed inclusi nello studio i pazienti con un follow-up ³ 2 anni. I pazienti sono stati sottoposti ad un visita ambulatoriale iniziale per la valutazione del rischio ulcerativo del piede. Sulla base dei fattori di rischio ulcerativo, i pazienti sono stati divisi nei seguenti gruppi: gruppo 0: neuropatia assente; gruppo 1: neuropatia periferica; gruppo 2A: neuropatia periferica + deformità; gruppo 2B: presenza di AOP; gruppo 3A: pregressa ulcera; gruppo 3B: pregressa amputazione. Risultati. I pazienti studiati avevano un età media di 64.3 ± 9.4 anni e durata del diabete di 12.7 ± 9.2. Il periodo medio di follow-up è stato di anni 5,8 (range 2,2 11,8 anni). I nuovi esiti ulcerativi ed amputativi presentavano un trend altamente significativo tra le classi di rischio esaminate (C2 for trend p< 0.0001). In particolare il rischio ulcerativo rispetto al gruppo 0 con neuropatia assente era il seguente: gruppo 1: 6.9 (3.6-13.2); gruppo 2A : 10.7 (5.4-21.4); gruppo 2B : 38.6 (20.7-71.7); gruppo 3A: 457.3 (243.8-857.9); gruppo 3B: 671.1 (308.7-1458.6) mentre il rischio amputativo era il seguente: gruppo 1: 13.8 (0.7-268.5); gruppo 2A : 14.3 (0.6-350.2); gruppo 2B : 183.9 (11-3073); gruppo 3A: 712.8 (43.3-11716); gruppo 3B: 1417 (83.9-23919. A prescindere dagli altri fattori di rischio, la presenza di una AOP era associata nel 52% dei casi a nuovi esiti ulcerativi (OR 11,5 C.I. 9.2 14.5), mentre nel 70,2 % dei casi era associata a nuovi eventi amputativi (OR 19.3 C.I. 11.3 33.2). Conclusioni. I dati del presente lavoro sembrano confermare la validità della classificazione del rischio ulcerativo proposta dal gruppo di studio internazione del piede diabetico nel predire i nuovi esiti ulcerativi. Inoltre sottolineano l importanza della AOP in quanto associata ad elevata prevalenza sia di nuovi eventi ulcerativi che di esiti amputativi.
Valutazione del rischio ulcerativo del piede in una popolazione di soggetti con diabete mellito tipo 2 / VASTA TRAMONTANA, Paola. - (2011 Dec 09).
Valutazione del rischio ulcerativo del piede in una popolazione di soggetti con diabete mellito tipo 2
VASTA TRAMONTANA, PAOLA
2011-12-09
Abstract
Studi recenti hanno evidenziato il ruolo dell arteriopatia ostruttiva periferica (AOP) come importante fattore di rischio suggerendo la necessità di modificare il sistema di classificazione proposto dal gruppo di studio internazionale del piede diabetico (IWGDF) per meglio predire il rischio ulcerativo del paziente. Scopo del presente studio è stato quello di valutare, gli esiti ulcerativi ed amputativi in pazienti con diabete mellito tipo 2 (DMT2), mediante il sistema di classificazione IWGDF. Pazienti e metodi. Lo studio è stato condotto su 5177 pazienti (2710 donne e 2467 maschi) che afferivano all ambulatorio dedicato alla cura del piede del servizio di Diabetologia . Sono stati selezionati ed inclusi nello studio i pazienti con un follow-up ³ 2 anni. I pazienti sono stati sottoposti ad un visita ambulatoriale iniziale per la valutazione del rischio ulcerativo del piede. Sulla base dei fattori di rischio ulcerativo, i pazienti sono stati divisi nei seguenti gruppi: gruppo 0: neuropatia assente; gruppo 1: neuropatia periferica; gruppo 2A: neuropatia periferica + deformità; gruppo 2B: presenza di AOP; gruppo 3A: pregressa ulcera; gruppo 3B: pregressa amputazione. Risultati. I pazienti studiati avevano un età media di 64.3 ± 9.4 anni e durata del diabete di 12.7 ± 9.2. Il periodo medio di follow-up è stato di anni 5,8 (range 2,2 11,8 anni). I nuovi esiti ulcerativi ed amputativi presentavano un trend altamente significativo tra le classi di rischio esaminate (C2 for trend p< 0.0001). In particolare il rischio ulcerativo rispetto al gruppo 0 con neuropatia assente era il seguente: gruppo 1: 6.9 (3.6-13.2); gruppo 2A : 10.7 (5.4-21.4); gruppo 2B : 38.6 (20.7-71.7); gruppo 3A: 457.3 (243.8-857.9); gruppo 3B: 671.1 (308.7-1458.6) mentre il rischio amputativo era il seguente: gruppo 1: 13.8 (0.7-268.5); gruppo 2A : 14.3 (0.6-350.2); gruppo 2B : 183.9 (11-3073); gruppo 3A: 712.8 (43.3-11716); gruppo 3B: 1417 (83.9-23919. A prescindere dagli altri fattori di rischio, la presenza di una AOP era associata nel 52% dei casi a nuovi esiti ulcerativi (OR 11,5 C.I. 9.2 14.5), mentre nel 70,2 % dei casi era associata a nuovi eventi amputativi (OR 19.3 C.I. 11.3 33.2). Conclusioni. I dati del presente lavoro sembrano confermare la validità della classificazione del rischio ulcerativo proposta dal gruppo di studio internazione del piede diabetico nel predire i nuovi esiti ulcerativi. Inoltre sottolineano l importanza della AOP in quanto associata ad elevata prevalenza sia di nuovi eventi ulcerativi che di esiti amputativi.File | Dimensione | Formato | |
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