La tesi, mette in luce un tema analizzato solo in parte nell ambito più generale degli studi sulle dinamiche del Sei-Settecento siciliano, dando un apporto di ricerca autentico, che si pone all interno della cultura più recente sul tema dell effimero. Le nuove interpretazioni valutano la festa come arte della città , capace di incidere sul fascino ed evoluzione dei suoi spazi, attraverso produzioni e messe in scena spettacolari, in cui lo sfarzo, la finzione e la ridondanza sono i caratteri dominanti. Riferimento di partenza, è l area palermitana, studiata per i suoi magnifici apparati, ma in aggiunta la tesi approfondisce anche l apporto di altre città capitali della festa in Sicilia, come Messina, Catania e Siracusa, offrendo una visione più ampia e articolata dell effimero nell Isola con l intento di comprendere meglio l intreccio culturale e la creatività artistica del periodo considerato. Dopo una premessa sulla spazialità del barocco e i suoi significati, si perviene alla ricerca vera e propria sulle componenti della spettacolarità e i suoi materiali. Al di là del significato congiunto col clima della festa, la tesi, avvalendosi di importanti fonti manoscritti e a stampa, offre un prezioso regesto bibliografico ragionato sulle principali feste siciliane tra 500 e 700. Tramite esse, è stato possibile ricostruire la tipologia dei vari apparati e indagare sulle maestranze, personaggi spesso ignorati dagli studi o comunque non posti nel giusto rilievo, delineandone i profili, e tramite essi cogliere la storia della cultura figurativa in Sicilia. Attraverso la vasta raccolta iconografica effettuata, si restituisce un quadro d insieme degli addobbi dei festini siciliani, preziosi documenti visivi di quell affascinante universo di simboli che è la Sicilia: archi trionfali, macchine da fuoco, carri, fontane, teatri, addobbi interni e esterni. Materiali questi, che hanno permesso di eternare di anno in anno, secondo il ritmo delle feste, il ricordo del gran teatro del barocco , ponendosi quale completamento indispensabile alla ricerca e offrendo un quadro d insieme utile a futuri approfondimenti. Un percorso di esplorazione che continua nel suo valore simbolico di affascinante viaggio del pensiero nello spazio dilatato e nel tempo sospeso della festa. Quanto più questi dati di effimero a largo raggio si collegano al grande referente, l architettura, tanto più si potrà cogliere efficacemente e responsabilmente il clima generale in Sicilia nel XVII e XVIII secolo. Ma questo è un augurio: che questa ricerca sia stimolo verso altri territori.

Dinamiche Spettacolari del barocco siciliano.Lo Spazio, la Festa, il Teatro / Gatto, Simona. - (2011 Dec 06).

Dinamiche Spettacolari del barocco siciliano.Lo Spazio, la Festa, il Teatro.

GATTO, SIMONA
2011-12-06

Abstract

La tesi, mette in luce un tema analizzato solo in parte nell ambito più generale degli studi sulle dinamiche del Sei-Settecento siciliano, dando un apporto di ricerca autentico, che si pone all interno della cultura più recente sul tema dell effimero. Le nuove interpretazioni valutano la festa come arte della città , capace di incidere sul fascino ed evoluzione dei suoi spazi, attraverso produzioni e messe in scena spettacolari, in cui lo sfarzo, la finzione e la ridondanza sono i caratteri dominanti. Riferimento di partenza, è l area palermitana, studiata per i suoi magnifici apparati, ma in aggiunta la tesi approfondisce anche l apporto di altre città capitali della festa in Sicilia, come Messina, Catania e Siracusa, offrendo una visione più ampia e articolata dell effimero nell Isola con l intento di comprendere meglio l intreccio culturale e la creatività artistica del periodo considerato. Dopo una premessa sulla spazialità del barocco e i suoi significati, si perviene alla ricerca vera e propria sulle componenti della spettacolarità e i suoi materiali. Al di là del significato congiunto col clima della festa, la tesi, avvalendosi di importanti fonti manoscritti e a stampa, offre un prezioso regesto bibliografico ragionato sulle principali feste siciliane tra 500 e 700. Tramite esse, è stato possibile ricostruire la tipologia dei vari apparati e indagare sulle maestranze, personaggi spesso ignorati dagli studi o comunque non posti nel giusto rilievo, delineandone i profili, e tramite essi cogliere la storia della cultura figurativa in Sicilia. Attraverso la vasta raccolta iconografica effettuata, si restituisce un quadro d insieme degli addobbi dei festini siciliani, preziosi documenti visivi di quell affascinante universo di simboli che è la Sicilia: archi trionfali, macchine da fuoco, carri, fontane, teatri, addobbi interni e esterni. Materiali questi, che hanno permesso di eternare di anno in anno, secondo il ritmo delle feste, il ricordo del gran teatro del barocco , ponendosi quale completamento indispensabile alla ricerca e offrendo un quadro d insieme utile a futuri approfondimenti. Un percorso di esplorazione che continua nel suo valore simbolico di affascinante viaggio del pensiero nello spazio dilatato e nel tempo sospeso della festa. Quanto più questi dati di effimero a largo raggio si collegano al grande referente, l architettura, tanto più si potrà cogliere efficacemente e responsabilmente il clima generale in Sicilia nel XVII e XVIII secolo. Ma questo è un augurio: che questa ricerca sia stimolo verso altri territori.
6-dic-2011
spectacular,apparatus, baroque, festini siciliani, effimero, maestranze
Dinamiche Spettacolari del barocco siciliano.Lo Spazio, la Festa, il Teatro / Gatto, Simona. - (2011 Dec 06).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/585976
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