Alla luce della crescente pressione migratoria alle frontiere esterne dell Unione, si rende necessaria un analisi della politica europea in materia di immigrazione, con particolare riguardo alla problematica dell immigrazione clandestina, alla luce del nuovo quadro istituzionale offerto dal Trattato di Lisbona, che dovrebbe favorire un approccio congiunto, basato sulla fiducia reciproca e sulla solidarietà tra gli Stati membri, nell intento di approfondire la cooperazione e di elaborare politiche comuni. Come si evidenzia nella prima parte del lavoro, il problema dell immigrazione clandestina dei cittadini di paesi terzi ha, in effetti, costituito una parte centrale della politica comune dell Unione in materia di migrazione, sin dal suo inizio, essendosi ben presto diffusa a livello europeo la consapevolezza che rispondere in modo efficace alla migrazione irregolare è una condizione essenziale affinché la politica di migrazione sia credibile. In quest ottica, si analizza innanzitutto l evoluzione della politica europea in materia di immigrazione, soffermandosi in particolare sulle tappe che hanno consentito il superamento della cooperazione intergovernativa, realizzata con gli Accordi di Schengen del 1985, a favore di una vera e propria politica comune in materia di immigrazione, quale quella di cui all art. 67 par. 2 TFUE, come modificato dal Trattato di Lisbona, evidenziando nel contempo come tale evoluzione sia stata costantemente caratterizzata dall alternanza di momenti di particolare attenzione verso le tematiche connesse alla gestione dell immigrazione regolare e momenti in cui il contrasto dell immigrazione irregolare si è imposto come assoluta priorità nell agenda politica europea. In un secondo momento, si esaminano gli strumenti adottati dall Unione europea al fine di contrastare l immigrazione irregolare, soffermandosi tanto sulle iniziative intraprese in materia di prevenzione, quanto sui risultati raggiunti sul piano della repressione, focalizzando l attenzione sul necessario collegamento che deve sussistere tra le esigenze di lotta all immigrazione clandestina e il rispetto dei diritti fondamentali dei migranti. Tale ultimo presupposto si rivela, infatti, qualificante dell intero impianto giuridico della politica comune di immigrazione. Infine, si esaminano in particolare le politiche adottate in materia da due diversi Stati membri dell Unione - Francia e Italia - che, sebbene si affaccino entrambi nel bacino mediterraneo, sono diversamente esposti ai flussi migratori. L indagine, condotta in chiave comparatistica, tentando di interpretare le numerose similitudini, ma altresì le complesse differenze, è volta ad accertare la compatibilità delle legislazioni vigenti nei due diversi ordinamenti giuridici agli standard delineati a livello europeo.

Il contrasto dell immigrazione irregolare tra vincoli europei e politiche nazionali: un indagine comparata della disciplina italiana e francese / Lucifora, Annalisa. - (2011 Dec 06).

Il contrasto dell immigrazione irregolare tra vincoli europei e politiche nazionali: un indagine comparata della disciplina italiana e francese

LUCIFORA, ANNALISA
2011-12-06

Abstract

Alla luce della crescente pressione migratoria alle frontiere esterne dell Unione, si rende necessaria un analisi della politica europea in materia di immigrazione, con particolare riguardo alla problematica dell immigrazione clandestina, alla luce del nuovo quadro istituzionale offerto dal Trattato di Lisbona, che dovrebbe favorire un approccio congiunto, basato sulla fiducia reciproca e sulla solidarietà tra gli Stati membri, nell intento di approfondire la cooperazione e di elaborare politiche comuni. Come si evidenzia nella prima parte del lavoro, il problema dell immigrazione clandestina dei cittadini di paesi terzi ha, in effetti, costituito una parte centrale della politica comune dell Unione in materia di migrazione, sin dal suo inizio, essendosi ben presto diffusa a livello europeo la consapevolezza che rispondere in modo efficace alla migrazione irregolare è una condizione essenziale affinché la politica di migrazione sia credibile. In quest ottica, si analizza innanzitutto l evoluzione della politica europea in materia di immigrazione, soffermandosi in particolare sulle tappe che hanno consentito il superamento della cooperazione intergovernativa, realizzata con gli Accordi di Schengen del 1985, a favore di una vera e propria politica comune in materia di immigrazione, quale quella di cui all art. 67 par. 2 TFUE, come modificato dal Trattato di Lisbona, evidenziando nel contempo come tale evoluzione sia stata costantemente caratterizzata dall alternanza di momenti di particolare attenzione verso le tematiche connesse alla gestione dell immigrazione regolare e momenti in cui il contrasto dell immigrazione irregolare si è imposto come assoluta priorità nell agenda politica europea. In un secondo momento, si esaminano gli strumenti adottati dall Unione europea al fine di contrastare l immigrazione irregolare, soffermandosi tanto sulle iniziative intraprese in materia di prevenzione, quanto sui risultati raggiunti sul piano della repressione, focalizzando l attenzione sul necessario collegamento che deve sussistere tra le esigenze di lotta all immigrazione clandestina e il rispetto dei diritti fondamentali dei migranti. Tale ultimo presupposto si rivela, infatti, qualificante dell intero impianto giuridico della politica comune di immigrazione. Infine, si esaminano in particolare le politiche adottate in materia da due diversi Stati membri dell Unione - Francia e Italia - che, sebbene si affaccino entrambi nel bacino mediterraneo, sono diversamente esposti ai flussi migratori. L indagine, condotta in chiave comparatistica, tentando di interpretare le numerose similitudini, ma altresì le complesse differenze, è volta ad accertare la compatibilità delle legislazioni vigenti nei due diversi ordinamenti giuridici agli standard delineati a livello europeo.
6-dic-2011
L' aggravation de l immigration irrégulière résulte de l'activité croissante des filières d entrée illégale et cette activité est favorisée par les insuffisances législatives ou opérationnelles des États d immigration et par tout ce qui permet aux clandestins d entrer et de se maintenir sur le territoire en violation des lois. Dès le programme de Tampere, le Conseil européen se déclarait déterminé à combattre à sa source l immigration clandestine et cette volonté politique se situe au c ur de l action de l Union, notamment dans la perspective de l adhésion des nouveaux États membres et de la levée des contrôles aux frontières intérieures avec ces États. La politique européenne de lutte contre l immigration irrégulière comporte deux aspects quasiment indissociables : la prévention et la répression. Dans une logique de prévention, la méthode désormais employée pour combattre ce phénomène ne se préoccupe pas seulement des problèmes d admission des personnes sur le territoire concerné, mais s attaque également aux causes profondes de l immigration irrégulière à partir de certains États tiers. Par conséquent, la prévention peut couvrir plusieurs catégories de mesures qui concernent l amélioration des conditions de vie et de sécurité humaine, la communication ou l information, les partenariats, le dialogue et la recherche en matière migratoire, la formation des autorités en gestion de la migration et le soutien en vue du retour. Ce travail vise d abord à examiner l évolution qui a abouti à une gestion intégrée et coordonnée des frontières extérieures et l importance de la dimension extérieure de l action de l Union européenne en matière migratoire. Ensuite, nous aborderons la question de la répression de l immigration irrégulière, en analysant notamment les mesures adoptées au niveau européen pour lutter contre les formes les plus classiques et directes d aide à l immigration irrégulière et, en général, contre toutes les formes d encouragement à ce phénomène. Enfin, nous examinerons les politiques prévues par la France et l Italie à l égard des étrangers en position irrégulière, afin d établir si elle sont conformes ou non aux standards européens. Sous l effet de la construction européenne, les différents États ont en effet mené des politiques de flux migratoires tendant à se rapprocher, en particulier dans un sens restrictif. Même si l ensemble des flux migratoires qui affectent l Union européenne obéissent à des facteurs historique et politiques variables, les pays européens ont décidé de mettre fin à de nouveaux flux migratoires en provenance des États tiers et d intégrer les populations étrangers durablement installées en leur sein. Les mesures adoptées par les différents Gouvernements montrent une tendance à la pénalisation de l immigration clandestine, cohérente à l approche sécuritaire décrit pour l Europe. Ce processus de pénalisation s est exprimé essentiellement à travers la multiplication de personnes nouvellement visées par ce mouvement répressif. Le champ personnel des dispositions légales en matière d immigration s est en effet largement étendu dans tous les deux pays, passant d une répression administrative, visant l étranger, principal destinataire des règles d entrée, de circulation et de séjour forgeant la base de toute politique d immigration, à une répression pénale touchant dans un premier temps ce même destinataire, tout en s étendant aux autres acteurs favorisant la violation des règles primaire de cette politique.
immigrazione, migranti, clandestinità, frontiere, trafficking, smuggling, Frontex
Il contrasto dell immigrazione irregolare tra vincoli europei e politiche nazionali: un indagine comparata della disciplina italiana e francese / Lucifora, Annalisa. - (2011 Dec 06).
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Lucifora Annalisa - Tesi di Dottorato PDF-A.pdf

accesso aperto

Tipologia: Tesi di dottorato
Licenza: PUBBLICO - Pubblico con Copyright
Dimensione 2.08 MB
Formato Adobe PDF
2.08 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/586006
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact