L'onere della prova

Il tema oggetto del presente lavoro riguarda l onere della prova ed il libero convincimento del giudice, il quale rappresenta certamente uno degli aspetti centrali del processo e nel contempo uno dei cardini degli ordinamenti giuridici moderni. L'attività di ricerca e di riflessione di cui il presente elaborato costituisce espressione non ha avuto come fine l'analisi meramente comparativistica dell'istituto, ma la trattazione il più possibile organica dell'argomento, ricercando attraverso una disamina dei diversi principi regolatori dell'onere della prova vigenti in Europa, con un attenzione particolare agli aspetti relativi al processo tedesco soluzioni adeguate anche al sistema processualistico italiano. Il lavoro muove dallo studio e dall analisi dei testi classici sull onere della prova, effettuato cercando di sintetizzare ed esporre in maniera sistematica le ricostruzioni dottrinali e giurisprudenziali, italiane, tedesche e scandinave. Ciò ha consentito di rilevare come i criteri di ripartizione dell'onere della prova trovino seppur in una cornice di principi generali comuni una differente regolazione nei vari ordinamenti europei. Partendo, infatti, dall'affermazione pressoché unanime del divieto di non liquet, il quale impone al giudice di decidere in ogni caso il merito della controversia, anche in mancanza del pieno convincimento (o della mancata prova) circa l' esistenza dei fatti giuridicamente rilevanti allegati dalle parti, i diversi ordinamenti si differenziano nella scelta contenutistica del criterio che consenta al giudice di emettere in ogni caso una pronuncia di accoglimento o di rigetto della domanda, pur quando, cioè nonostante l'attività probatoria svolta dalle parti oppure in sua mancanza egli sia rimasto nel dubbio circa la verità dei fatti.