Subject of this work is the analysis of the transition process led, in the Seventies, the major western communist parties to a revision of the main marxist leninist assumptions. These parties were on the verge of an access in government of their countries. Based on an extensive archival research, this job is an attempt to an exact reconstruction of the broader political debate on the compatibility of the marxist-leninist ideological apparatus with democracy. This was the political dilemma that main international political actors had to face during the changing patterns of the international order. Two neologisms rose in the political debate: eurocommunism refers to the attempt of the major western communist parties to overcome the ideological veto to entering the government; fattore K reflects the impossibility of a democratic change in governing majorities. Part of the research involves documents from National Archive and Records Administration, other declassified documents were taken from the database of the National Security Archive of George Washington University. I examined more than five hundred cables referring the diplomatic communications on the subject, these cables are in the archival series Central Foreign Policy Files, documenting the period 1973 to 1976. From the viewpoint of the United States Government, the documentations define the coherent framework of the socialism in transition.

Questo lavoro ha come oggetto la ricostruzione delle dinamiche del processo che portò i maggiori partiti comunisti dell'Europa occidentale, durante gli anni Settanta, ad assumere un ruolo di rilievo nel dibattito politico internazionale. Attraverso un'ampia ricerca documentale e archivistica, ho tentato di ricostruire il processo che mutò la prospettiva della compatibilità delle istituzioni democratiche con l'apparato ideologico marxista-leninista. Gli aspetti problematici che l'avanzata delle forze politiche comuniste in Europa occidentale aveva fatto emergere, portarono all'elaborazione di due neologismi, che pur non essendo stati coniati da parte marxista, entrarono a far parte del lessico politico. Il termine eurocomunismo, in particolare, si riferisce alla revisione politico-ideologica che i maggiori partiti comunisti intrapresero per risolvere il dilemma della loro presenza all'interno del blocco politico-militare atlantico. Il termine fattore K, invece, riflette questo dilemma nella sua dimensione interna: l'impossibilità di una democrazia dell'alternanza. Infatti, dovunque nell'Europa occidentale un potente partito comunista prevaleva su ogni altra opposizione, il ricambio di governo risultava impossibile. Le ricerche sono state svolte in parte presso il National Archives and Records Administration di College Park (MD, USA) e in parte attingendo on line a documenti desecretati di recente per mezzo del Freedom of Information Act, contenuti nei database del National Security Archive della George Washington University. Sono stati consultati più di cinquecento cablogrammi riferiti alla corrispondenza diplomatica sull'argomento, appartenenti alla serie archivistica Central Foreign Policy Files, che documentano il periodo che va dal 1973 al 1976. La selezione accurata dei documenti utilizzati ha permesso di analizzare la tematica oggetto di studio dalla prospettiva della maggiore potenza mondiale: il Governo degli Stati Uniti. Integrata da una bibliografia critica sull'argomento, la documentazione consultata restituisce un quadro coerente del socialismo in transizione.

eurocomunismo e fattore k / Capuano, Angelo. - (2012 Dec 09).

eurocomunismo e fattore k

CAPUANO, ANGELO
2012-12-09

Abstract

Subject of this work is the analysis of the transition process led, in the Seventies, the major western communist parties to a revision of the main marxist leninist assumptions. These parties were on the verge of an access in government of their countries. Based on an extensive archival research, this job is an attempt to an exact reconstruction of the broader political debate on the compatibility of the marxist-leninist ideological apparatus with democracy. This was the political dilemma that main international political actors had to face during the changing patterns of the international order. Two neologisms rose in the political debate: eurocommunism refers to the attempt of the major western communist parties to overcome the ideological veto to entering the government; fattore K reflects the impossibility of a democratic change in governing majorities. Part of the research involves documents from National Archive and Records Administration, other declassified documents were taken from the database of the National Security Archive of George Washington University. I examined more than five hundred cables referring the diplomatic communications on the subject, these cables are in the archival series Central Foreign Policy Files, documenting the period 1973 to 1976. From the viewpoint of the United States Government, the documentations define the coherent framework of the socialism in transition.
9-dic-2012
Questo lavoro ha come oggetto la ricostruzione delle dinamiche del processo che portò i maggiori partiti comunisti dell'Europa occidentale, durante gli anni Settanta, ad assumere un ruolo di rilievo nel dibattito politico internazionale. Attraverso un'ampia ricerca documentale e archivistica, ho tentato di ricostruire il processo che mutò la prospettiva della compatibilità delle istituzioni democratiche con l'apparato ideologico marxista-leninista. Gli aspetti problematici che l'avanzata delle forze politiche comuniste in Europa occidentale aveva fatto emergere, portarono all'elaborazione di due neologismi, che pur non essendo stati coniati da parte marxista, entrarono a far parte del lessico politico. Il termine eurocomunismo, in particolare, si riferisce alla revisione politico-ideologica che i maggiori partiti comunisti intrapresero per risolvere il dilemma della loro presenza all'interno del blocco politico-militare atlantico. Il termine fattore K, invece, riflette questo dilemma nella sua dimensione interna: l'impossibilità di una democrazia dell'alternanza. Infatti, dovunque nell'Europa occidentale un potente partito comunista prevaleva su ogni altra opposizione, il ricambio di governo risultava impossibile. Le ricerche sono state svolte in parte presso il National Archives and Records Administration di College Park (MD, USA) e in parte attingendo on line a documenti desecretati di recente per mezzo del Freedom of Information Act, contenuti nei database del National Security Archive della George Washington University. Sono stati consultati più di cinquecento cablogrammi riferiti alla corrispondenza diplomatica sull'argomento, appartenenti alla serie archivistica Central Foreign Policy Files, che documentano il periodo che va dal 1973 al 1976. La selezione accurata dei documenti utilizzati ha permesso di analizzare la tematica oggetto di studio dalla prospettiva della maggiore potenza mondiale: il Governo degli Stati Uniti. Integrata da una bibliografia critica sull'argomento, la documentazione consultata restituisce un quadro coerente del socialismo in transizione.
eurocommunism, democracy, conflict, fattore K, Italy, United States of America, Unione Sovietica, mediterraneo, democrazia cristiana, partito comunista italiano, Berlinguer, Cossiga, Kissinger
eurocomunismo e fattore k / Capuano, Angelo. - (2012 Dec 09).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/587049
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