La tesi si compone di tre capitoli. Il primo è dedicato all’analisi delle fonti normative riguardanti i collegi dei probiviri dall’istituzione, legge 15 giugno 1893, n. 295, alla soppressione, nel 1928, con la nascita della magistratura del lavoro e si sviluppa lungo un itinerario che muove dai disegni di legge che hanno portato al testo legislativo istitutivo, incrocia le diverse proposte volte a realizzare un più funzionale e proficuo utilizzo dei collegi, giunge alla riforma attuata con il R.D. 13 ottobre 1918, n. 1672. Gli aspetti analizzati concernono specialmente l’inquadramento della magistratura probivirale nell’ambito della giurisdizione italiana e il nesso eziologico tra istituto dei probiviri e conflitto collettivo, l’ambito di competenza dei collegi e le funzioni, la procedura di formazione tra ingerenza statale e partecipazione sociale, alcune deroghe alla capacità giuridica secondo il sistema di diritto civile. Nel secondo capitolo, per illustrare i risultati e l’attività espletata dai probiviri si è adottata la consueta tripartizione riferita alle funzioni normativa, giurisdizionale e di governo , pur essendo pienamente consapevoli dell’impossibilità di distinguere nettamente la primaria attività di risoluzione delle controversie, affidata ai collegi, dagli altri interventi messi in atto dai collegi per regolare aspetti delicati e complessi della produzione e del lavoro, anche attraverso la creazione di norme giuridiche. Il discrimen è rappresentato dalla concezione e dal ruolo, in fieri, dell’equità, che, nella progressiva emancipazione e generalizzazione del costituendo principio di diritto dal singolo fatto specifico e concreto, si trasforma quasi si sublima da individuale in sociale. Per quanto riguarda la funzione di governo, è stato messo in luce lo stretto legame tra il funzionamento dei probiviri come organismi arbitrali e le condizioni di sviluppo del luogo in cui sorge l’industria. Ci si è soffermati non solo sugli aspetti relativi al rapporto di lavoro, quali il recesso delle parti, il preavviso, la determinazione del salario, ma anche sull’emersione di veri e propri principi cardine (ed ora costituzionali) del diritto del lavoro. Di particolare interesse, poi, è la figura del contratto collettivo territoriale, strumento di regolazione del conflitto sociale, della produzione e del mercato del lavoro. Anche in questo capitolo l’esame è stato condotto facendo dialogare costantemente i probiviri con legislatore, dottrina e giurisprudenza ordinaria. Il terzo capitolo, infine, riguarda le fonti reperite presso l’archivio della Camera di commercio di Catania ed aventi ad oggetto il carteggio tra istituzioni decentrate e centrali per l’istituzione dei collegi nella provincia: uno sguardo sulla esperienza socio-economica catanese e siciliana. Lo studio dell’istituto probivirale sul territorio, ed in particolare delle procedure di costituzione e formazione, ha permesso una maggiore comprensione, se pure parziale, delle ragioni che hanno determinato un più o meno scarso funzionamento dell’istituto anche sul piano nazionale

Lo Stato e il governo del rapporto di lavoro: il collegio di probiviri (1893-1926) / Calvo, Oriana. - (2012 Dec 10).

Lo Stato e il governo del rapporto di lavoro: il collegio di probiviri (1893-1926)

CALVO, ORIANA
2012-12-10

Abstract

La tesi si compone di tre capitoli. Il primo è dedicato all’analisi delle fonti normative riguardanti i collegi dei probiviri dall’istituzione, legge 15 giugno 1893, n. 295, alla soppressione, nel 1928, con la nascita della magistratura del lavoro e si sviluppa lungo un itinerario che muove dai disegni di legge che hanno portato al testo legislativo istitutivo, incrocia le diverse proposte volte a realizzare un più funzionale e proficuo utilizzo dei collegi, giunge alla riforma attuata con il R.D. 13 ottobre 1918, n. 1672. Gli aspetti analizzati concernono specialmente l’inquadramento della magistratura probivirale nell’ambito della giurisdizione italiana e il nesso eziologico tra istituto dei probiviri e conflitto collettivo, l’ambito di competenza dei collegi e le funzioni, la procedura di formazione tra ingerenza statale e partecipazione sociale, alcune deroghe alla capacità giuridica secondo il sistema di diritto civile. Nel secondo capitolo, per illustrare i risultati e l’attività espletata dai probiviri si è adottata la consueta tripartizione riferita alle funzioni normativa, giurisdizionale e di governo , pur essendo pienamente consapevoli dell’impossibilità di distinguere nettamente la primaria attività di risoluzione delle controversie, affidata ai collegi, dagli altri interventi messi in atto dai collegi per regolare aspetti delicati e complessi della produzione e del lavoro, anche attraverso la creazione di norme giuridiche. Il discrimen è rappresentato dalla concezione e dal ruolo, in fieri, dell’equità, che, nella progressiva emancipazione e generalizzazione del costituendo principio di diritto dal singolo fatto specifico e concreto, si trasforma quasi si sublima da individuale in sociale. Per quanto riguarda la funzione di governo, è stato messo in luce lo stretto legame tra il funzionamento dei probiviri come organismi arbitrali e le condizioni di sviluppo del luogo in cui sorge l’industria. Ci si è soffermati non solo sugli aspetti relativi al rapporto di lavoro, quali il recesso delle parti, il preavviso, la determinazione del salario, ma anche sull’emersione di veri e propri principi cardine (ed ora costituzionali) del diritto del lavoro. Di particolare interesse, poi, è la figura del contratto collettivo territoriale, strumento di regolazione del conflitto sociale, della produzione e del mercato del lavoro. Anche in questo capitolo l’esame è stato condotto facendo dialogare costantemente i probiviri con legislatore, dottrina e giurisprudenza ordinaria. Il terzo capitolo, infine, riguarda le fonti reperite presso l’archivio della Camera di commercio di Catania ed aventi ad oggetto il carteggio tra istituzioni decentrate e centrali per l’istituzione dei collegi nella provincia: uno sguardo sulla esperienza socio-economica catanese e siciliana. Lo studio dell’istituto probivirale sul territorio, ed in particolare delle procedure di costituzione e formazione, ha permesso una maggiore comprensione, se pure parziale, delle ragioni che hanno determinato un più o meno scarso funzionamento dell’istituto anche sul piano nazionale
10-dic-2012
Industrial democracy, collective bargaining, arbitration, stabilità del rapporto di lavoro, equità
Lo Stato e il governo del rapporto di lavoro: il collegio di probiviri (1893-1926) / Calvo, Oriana. - (2012 Dec 10).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/587333
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