L'amianto, per le sue proprietà fisiche e ignifughe, è stato largamente utilizzato dall'antichità fino all'epoca moderna. La prima utilizzazione dell'amianto da parte dell'industria risale agli ultimi decenni dell'800. Fino agli anni 70 del secolo successivo l'incremento nell'estrazione e nell'impiego dell amianto è stato esponenziale. La pericolosità dell'amianto dipende dal grado di libertà delle fibre; la presenza in sé dell'amianto, infatti, non è necessariamente pericolosa, lo diventa qualora le fibre vengano sprigionate nell aria, per effetto di qualsiasi sollecitazione come la manipolazione o la lavorazione, le vibrazioni o gli agenti atmosferici. La patogenicità dell amianto è prevalentemente a carico dell'apparato respiratorio ed è correlata alla sua consistenza fibrosa e all'attitudine a suddividersi in fibrille assai fini, potenzialmente inalabili. In Italia la sorveglianza epidemiologica dei casi di mesotelioma è affidata al Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM) istituito presso l'Inail. In ogni Regione è istituito un Centro Operativo (C.O.R.) con compiti di identificazione di tutti i casi di mesotelioma incidenti nel proprio territorio e di analisi della storia professionale, residenziale e ambientale dei soggetti ammalati. L'interesse alla registrazione dei mesoteliomi in Sicilia deriva anche dal rapporto ambientale e salute dell'organizzazione Mondiale della Sanità che ha individuato in Sicilia, nel 1996, tre aree a rischio di crisi ambientale: Biancavilla (CT), Augusta (SR) e Gela (CL); in quest ultime due aree insistono anche insediamenti petrolchimici e porti marittimi con parziale attività cantieristica. Le finalità del nostro studio sono: 1. Identificare le caratteristiche di esposizione ad amianto e le patologie derivanti da questa esposizione, correlandole ove possibile alla mansione; 2. Tracciare linee guida per un corretto monitoraggio di soggetti professionalmente ex-esposti ad amianto. In questo modo sarà possibile attuare concretamente la sorveglianza sanitaria nei lavoratori ex-esposti ad amianto, relativamente alla quale, ancora oggi, non sono presenti standard di riferimento; 3. Identificare un gruppo di controllo tra i soggetti che in atto lavorano nel bacino portuale di Augusta ed acquisire dati ambientali mediante specifici campionamenti effettuati nella stessa zona, al fine di valutarne l'attuale esposizione lavorativa e gli eventuali effetti precoci sulla loro salute. Inoltre, grazie alla collaborazione con il Laboratorio di microscopia elettronica del Dipartimento G.F. Ingrassia dell'Università degli Studi di Catania, provvedere a caratterizzare le fibre di amianto eventualmente rilevate dai campionamenti.

CARATTERIZZAZIONE DELLE FIBRE ASBESTIFORMI E CORRELAZIONI TRA L'INSORGENZA DEL MESOTELIOMA PLEURICO E LE MANSIONI LAVORATIVE IN UN CANTIERE NAVALE DI AUGUSTA / Serafino, Leonardo. - (2012 Dec 10).

CARATTERIZZAZIONE DELLE FIBRE ASBESTIFORMI E CORRELAZIONI TRA L'INSORGENZA DEL MESOTELIOMA PLEURICO E LE MANSIONI LAVORATIVE IN UN CANTIERE NAVALE DI AUGUSTA

SERAFINO, LEONARDO
2012-12-10

Abstract

L'amianto, per le sue proprietà fisiche e ignifughe, è stato largamente utilizzato dall'antichità fino all'epoca moderna. La prima utilizzazione dell'amianto da parte dell'industria risale agli ultimi decenni dell'800. Fino agli anni 70 del secolo successivo l'incremento nell'estrazione e nell'impiego dell amianto è stato esponenziale. La pericolosità dell'amianto dipende dal grado di libertà delle fibre; la presenza in sé dell'amianto, infatti, non è necessariamente pericolosa, lo diventa qualora le fibre vengano sprigionate nell aria, per effetto di qualsiasi sollecitazione come la manipolazione o la lavorazione, le vibrazioni o gli agenti atmosferici. La patogenicità dell amianto è prevalentemente a carico dell'apparato respiratorio ed è correlata alla sua consistenza fibrosa e all'attitudine a suddividersi in fibrille assai fini, potenzialmente inalabili. In Italia la sorveglianza epidemiologica dei casi di mesotelioma è affidata al Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM) istituito presso l'Inail. In ogni Regione è istituito un Centro Operativo (C.O.R.) con compiti di identificazione di tutti i casi di mesotelioma incidenti nel proprio territorio e di analisi della storia professionale, residenziale e ambientale dei soggetti ammalati. L'interesse alla registrazione dei mesoteliomi in Sicilia deriva anche dal rapporto ambientale e salute dell'organizzazione Mondiale della Sanità che ha individuato in Sicilia, nel 1996, tre aree a rischio di crisi ambientale: Biancavilla (CT), Augusta (SR) e Gela (CL); in quest ultime due aree insistono anche insediamenti petrolchimici e porti marittimi con parziale attività cantieristica. Le finalità del nostro studio sono: 1. Identificare le caratteristiche di esposizione ad amianto e le patologie derivanti da questa esposizione, correlandole ove possibile alla mansione; 2. Tracciare linee guida per un corretto monitoraggio di soggetti professionalmente ex-esposti ad amianto. In questo modo sarà possibile attuare concretamente la sorveglianza sanitaria nei lavoratori ex-esposti ad amianto, relativamente alla quale, ancora oggi, non sono presenti standard di riferimento; 3. Identificare un gruppo di controllo tra i soggetti che in atto lavorano nel bacino portuale di Augusta ed acquisire dati ambientali mediante specifici campionamenti effettuati nella stessa zona, al fine di valutarne l'attuale esposizione lavorativa e gli eventuali effetti precoci sulla loro salute. Inoltre, grazie alla collaborazione con il Laboratorio di microscopia elettronica del Dipartimento G.F. Ingrassia dell'Università degli Studi di Catania, provvedere a caratterizzare le fibre di amianto eventualmente rilevate dai campionamenti.
10-dic-2012
asbesto, amianto, mesotelioma, medicina del lavoro, asbestos, mesothelioma, workers
CARATTERIZZAZIONE DELLE FIBRE ASBESTIFORMI E CORRELAZIONI TRA L'INSORGENZA DEL MESOTELIOMA PLEURICO E LE MANSIONI LAVORATIVE IN UN CANTIERE NAVALE DI AUGUSTA / Serafino, Leonardo. - (2012 Dec 10).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/587709
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