Il Coralligeno è uno degli habitat marini più importanti del Mediterraneo in termini di produttività e biodiversità. Gli organismi che lo compongono escogitano adattamenti per sfuggire ai predatori e strategie per colonizzarne le superfici esposte o riparate e accedere alle risorse trofiche. Nell’ambito del progetto FISR2019_04543 “CRESCIBLUREEF - Cresciuto nel blu: nuove tecnologie per la conoscenza e la conservazione dei reefs del Mediterraneo”, ci siamo focalizzati sulle strategie attuate da alcuni organismi costituenti il Coralligeno nello Ionio meridionale. Sono stati investigati modo di vita e interazioni di alcune specie presenti in campioni prelevati nell’Agosto 2021, per grattaggio di biocostruzioni colonnari tra 33 e 36 m al largo di Marzamemi (Sicilia SE). È emerso che alcuni serpulidi (Spirobranchus triqueter, Serpula vermicularis, Filograna sp., Simplaria pseudomilitaris) e briozoi (Celleporina caminata, Plagioecia patina) prediligono come substrato lo stelo dell’alga Flabellia petiolata e gli internodi del briozoo eretto Margaretta cereoides, probabilmente per la morfologia filiforme e la maggiore persistenza. Alcuni vermetidi (Thylacodes arenarius e Vermetus granulatus) colonizzano maggiormente colonie di briozoi da cui vengono in parte ricoperti in un probabile rapporto di commensalismo. Il bivalve Gregariella semigranata seleziona piccole cavità da cui fuoriesce solo il ciuffo di barbule periostracali che richiama l’aspetto di alghe filamentose. I talli laminari delle alghe calcaree formanti la biocostruzione, crescendo e sovrapponendosi ricoprono serpulidi e briozoi lasciando talora libere le loro aperture e quindi la loro funzionalità. Sebbene gli specifici adattamenti e i rapporti fra questi organismi restino ancora da approfondire, le osservazioni fatte consentono di ipotizzare che un’equilibrata convivenza nella ricca biodiversità del Coralligeno è resa possibile da particolari strategie di sopravvivenza che conferiscono posizioni privilegiate rispetto ai competitori, un mimetismo perfetto, una crescita controllata che permetta la contemporanea presenza delle specie competitrici.
STRATEGIE COMPETITIVE SU BIOCOSTRUZIONI CORALLIGENE DELLO IONIO MERIDIONALE
G. DONATO
Primo
;R. SANFILIPPO;F. SCIUTO;D. SERIO;A. ROSSO
2023-01-01
Abstract
Il Coralligeno è uno degli habitat marini più importanti del Mediterraneo in termini di produttività e biodiversità. Gli organismi che lo compongono escogitano adattamenti per sfuggire ai predatori e strategie per colonizzarne le superfici esposte o riparate e accedere alle risorse trofiche. Nell’ambito del progetto FISR2019_04543 “CRESCIBLUREEF - Cresciuto nel blu: nuove tecnologie per la conoscenza e la conservazione dei reefs del Mediterraneo”, ci siamo focalizzati sulle strategie attuate da alcuni organismi costituenti il Coralligeno nello Ionio meridionale. Sono stati investigati modo di vita e interazioni di alcune specie presenti in campioni prelevati nell’Agosto 2021, per grattaggio di biocostruzioni colonnari tra 33 e 36 m al largo di Marzamemi (Sicilia SE). È emerso che alcuni serpulidi (Spirobranchus triqueter, Serpula vermicularis, Filograna sp., Simplaria pseudomilitaris) e briozoi (Celleporina caminata, Plagioecia patina) prediligono come substrato lo stelo dell’alga Flabellia petiolata e gli internodi del briozoo eretto Margaretta cereoides, probabilmente per la morfologia filiforme e la maggiore persistenza. Alcuni vermetidi (Thylacodes arenarius e Vermetus granulatus) colonizzano maggiormente colonie di briozoi da cui vengono in parte ricoperti in un probabile rapporto di commensalismo. Il bivalve Gregariella semigranata seleziona piccole cavità da cui fuoriesce solo il ciuffo di barbule periostracali che richiama l’aspetto di alghe filamentose. I talli laminari delle alghe calcaree formanti la biocostruzione, crescendo e sovrapponendosi ricoprono serpulidi e briozoi lasciando talora libere le loro aperture e quindi la loro funzionalità. Sebbene gli specifici adattamenti e i rapporti fra questi organismi restino ancora da approfondire, le osservazioni fatte consentono di ipotizzare che un’equilibrata convivenza nella ricca biodiversità del Coralligeno è resa possibile da particolari strategie di sopravvivenza che conferiscono posizioni privilegiate rispetto ai competitori, un mimetismo perfetto, una crescita controllata che permetta la contemporanea presenza delle specie competitrici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.