Ferdinando Galiani e l'origine del dibattito geografico nel Settecento napoletano

The thesis studies the problem of the contribution provided by Ferdinando Galiani to the birth of human geography in the southern Italian intellectual debate. The starting point of the study has been fixed on the complex figure of the abbot, his extensive literary production and the different interpretations of his thought. The research has focused on the reading of the correspondence, published in parts and the analysis of archival sources. The thesis studies the Abbot's intellectual activities, such as analysis of the phenomenon of depopulation of the area of Maremma Senese, the design of intervention after the earthquake of 1783 and the production of a new map of the Kingdom of Naples. The result is a potentially different picture of the Southern scientific debate. For several years, in fact, the few studies on the history of the debate focused on the contributions of French thinkers as the main stimulus to the formation of a local field of investigation, focusing on the essential step represented by the short experience of the Napoleonic institutions. What emerges from the study of the work of Abbot Galiani is instead an intellectual environment in which they spread all the elements that would lead to the formation of a new scientific discipline.

La tesi affronta il problema dell'apporto fornito da Ferdinando Galiani alla nascita della geografia umana nel dibattito intellettuale del meridione italiano. La complessa figura dell'abate, la sua ampia produzione letteraria e le diverse interpretazioni del suo pensiero hanno rappresentato il punto di partenza dello studio. La ricerca si è soffermata sulla lettura dell'epistolario, pubblicato in diverse parti e sull'analisi delle fonti archivistiche. Sono state isolate alcune delle attività svolte dall'intellettuale, come l'analisi del fenomeno di spopolamento della Maremma senese, la progettazione di intervento successiva al terremoto del 1783 e la produzione di una nuova carta del Regno di Napoli. Il risultato è un quadro potenzialmente differente del dibattito scientifico meridionale. Per diversi anni, infatti, i pochi studi sulla storia del dibattito geografico locale presentavano gli apporti dei pensatori francesi come i principali stimoli alla formazione di un campo di indagine locale, concentrandosi sul passaggio essenziale rappresentato dalla breve esperienza delle istituzioni napoleoniche. Ciò che emerge dallo studio dell'opera dell'abate Galiani è invece un ambiente in cui si diffondevano già da tempo tutti gli elementi che avrebbero portato alla formazione di una nuova disciplina scientifica.