Libertà umana e grazia divina in Agostino

Grace will always be in the world - and even the nature - so that it is somewhat natural. And so there will always be Pelagians and Catholics, and there will always struggle because the first birth makes one and the grace of second birth creates others. In our time, as in Pascal, this struggle continues. Of course, the terminology has changed, the Pelagians are around now disguised under false identities, and few remember their ancient origin, and yet the present time celebrating their triumph as never before Pelagian naturalism was so vigorous as ever Catholicism is now tainted by this time seemed veleno horrendous occulto deeply eroding the true Christian message. If Augustine, in the twilight of the Roman Empire, was able to defeat the Irish heretic, called contemptuously emancipatus to Deo, Pelagius now takes his revenge, listening and observing so many Catholics - even influential - speak and act as the mostof his faithful followers. Indeed, over the sull'agostinismo Pelagianism has deep roots dating back to the beginning of this process in the sixteenth century. In it merged multiple causes: the Reformation, the seventeenth-century scientific revolution, the Jansenist controversy, the irruption of modernity and its mission to Gnostic.These and other pitfalls of the Catholic universe responded folding positions of compromise that left the field and initiative to the enemy, and cracks opened in the ramparts of the Pelagian doctrine that permitted the infiltration in the Catholic ranks. So the outcome of the battle fought by the bishop of Hippo against Pelagius - but also against his own theology before setting Origen - was reversed: the Irish monaco, after more than a millennium, Africa is imposed on the doctor, although none of itsToday's heirs are willing to openly acknowledge as his spiritual master. The proton pseudos of Christianity must be identified in the - always implicit - to mitigate the dogma of the Church's supreme Catholic doctrine: the original sin in order to meet the demands of an increasingly secular society that exalts those humanistic values that are difficult to reconcile with the representation of a fallen state of humanity Catholic. The attempt, short-sighted as unrealistic, to harmonize Christianity and modernity, by adapting the principles of the Catholic doctrine of the Century, fatally involved the tacit removal of Augustinianism even "moderate" (heritage of Catholicism since the Council of Orange) in favor of Molinism. With the adoption of surreptitious Spanish Jesuit theology of the church opens its doors, or rather, the windows, Pelagian heresy, hence the modernist hegemony in the Catholic world of Christian thought and dhimmitude towards secular culture of the step is short.

La grazia sarà sempre nel mondo e anche la natura così che essa è in certo modo naturale. E così vi saranno sempre dei pelagiani e dei cattolici, e ci sarà sempre lotta; perché la prima nascita crea gli uni e la grazia della seconda nascita crea gli altri. Anche nel nostro tempo, come in quello di Pascal, questa lotta persiste. Certo, la terminologia è mutata, i pelagiani si aggirano oggi camuffati sotto falsa identità, e ben pochi si ricordano della loro antica origine; eppure l'epoca attuale celebra il loro trionfo: mai come oggi il naturalismo pelagiano è stato così vigoroso, mai come ora il cattolicesimo è parso tanto contaminato da questo veleno orrendo e occulto che corrode intimamente l'autentico messaggio cristiano. Se Agostino, nel crepuscolo dell'impero romano, seppe sconfiggere l'eretico irlandese, definito sprezzantemente emancipatus a Deo, Pelagio si prende adesso la sua rivincita; ascoltando e osservando tanti cattolici anche autorevoli parlare e comportarsi come i più fedeli dei suoi seguaci. In verità, il sopravvento del pelagianesimo sull'agostinismo ha radici lontane che datano l'inizio di questo processo nel XVI secolo. In esso confluirono cause molteplici: la Riforma, la rivoluzione scientifica seicentesca, la controversia giansenista, l'irrompere della modernità e della sua vocazione gnostica. A queste e ad altre insidie l'universo cattolico rispondeva ripiegando su posizioni di compromesso che lasciavano campo ed iniziativa ai nemici; e crepe aperte nei bastioni della dottrina che autorizzavano l'infiltrazione pelagiana nelle fila cattoliche. Così l'esito della battaglia combattuta dal vescovo d'Ippona contro Pelagio ma anche contro la sua stessa teologia anteriore di impostazione origeniana veniva ribaltato: il monaco irlandese, dopo oltre un millennio, si impone sul dottore africano, nonostante nessuno tra i suoi odierni eredi sia disposto a riconoscerlo apertamente come suo maestro spirituale. Il proton pseudos del cristianesimo deve essere identificato nell'opzione - sempre implicita della Chiesa di attenuare il dogma supremo della dottrina cattolica: il peccato originale; onde venire incontro alle istanze di una società sempre più secolarizzata che esalta quei valori umanistici che mal si conciliano con la rappresentazione cattolica di uno stato decaduto dell'umanità. Il tentativo, miope quanto velleitario, di armonizzare cristianesimo e modernità, mediante l'adeguamento della dottrina cattolica allo principi del Secolo, comportava fatalmente la tacita rimozione persino dell agostinismo moderato (patrimonio del cattolicesimo fin dal Concilio di Orange) a favore del molinismo. Con l'adozione surrettizia della teologia del gesuita spagnolo la Chiesa riapre le porte, o meglio, le finestre, all'eresia pelagiana; da qui all'egemonia modernista nel mondo cattolico e alla dhimmitudine del pensiero cristiano nei riguardi della cultura laicista il passo è breve.