The work focuses on the principle of legal reserve in criminal matters (art. 25 of the Italian Constitution) and its erosion in the constitutional system. After the historical and philosophical examination of the principle of legality in criminal matters, we focus on the legal reserve in criminal law in the Italian legal system and in the ECHR system and the European Union. The work is dedicated also to the criminal judicial discretion of ordinary judges and of the Constitutional Court. Currently, in fact, there seems to be an erosion of the legal reserve in criminal matters (in domestic law, in European law and in jurisprudence) and this calls into question some classic categories of the constitutional Rule of law: the separation of powers, sovereignty and compromise solution between powers and values typical of the Italian Constitution.

Il lavoro, riguarda il principio della riserva di legge in materia penale di cui all’art. 25, commi 2 e 3 Cost. e la sua erosione nell’ordinamento costituzionale. Ci si è concentrati soprattutto sull’erosione del corollario della riserva di legge in materia penale, “filo rosso” che lega l’intero lavoro, perché sembra che tale principio stia subendo una progressiva erosione sia sul piano interno che per effetto delle influenze in materia da parte delle fonti sovranazionali europee. L’erosione, inoltre, sembra essere provocata dagli spazi di discrezionalità giudiziaria che, talvolta, appaiono poco conformi alla riserva di legge in materia penale. Si assiste, infatti, a un progressivo ampliamento di discrezionalità da parte dei giudici ordinari e da parte della Corte costituzionale, che sembrano superare i limiti delle prerogative sovrane attribuite dalla Costituzione al legislatore. Dopo la disamina storica e filosofica del principio di legalità in materia penale, ci si sofferma sulle questioni di diritto costituzionale che scaturiscono nella teoria e nell’applicazione pratica di tale principio, pur non tralasciando anche le principali problematiche di diritto penale. In particolare, ci si sofferma sulla natura della riserva di legge e sulle fonti abilitate (o non abilitate) ad intervenire nel diritto penale. Ci si occupa, inoltre, delle influenze esercitate a livello europeo nell’ordinamento nazionale in tema principio di legalità penale sia ad opera del diritto CEDU che per effetto dell’applicazione del diritto dell’Unione europea. Non sempre, infatti, i dettami europei appaiono conformi al corollario della riserva di legge in materia penale, al concetto di sovranità dello Stato e al principio di separazione dei poteri tra giudice e legislatore. Si dedica, altresì, una parte agli spazi di discrezionalità giudiziaria espressa riconosciuti al giudice negli istituti di diritto positivo e sulle diverse posizioni assunte dalla dottrina in tema. Si tratta, in aggiunta, anche degli spazi di discrezionalità giudiziaria che la giurisprudenza sembra avere esercitato nell’opera interpretativa della legge e che sembrano dare luogo ad alcuni problemi in ordine al rispetto del principio della riserva di legge in materia penale e alla separazione dei poteri. In tale parte, ci si occupa pure delle cause della “crisi della legge”, dei concetti di “certezza del diritto” e di “giurisprudenza creativa”, nonché delle tecniche di interpretazione della legge penale e dei relativi limiti. Il Capitolo VIII è dedicato al sindacato della Corte costituzionale sulle norme penali, poiché, l’intervento della Consulta, talvolta, sembra stridere con il principio di legalità penale e sembra essere espressione dell’esercizio di politica criminale riservata alla pura discrezionalità del legislatore. Nel Capitolo IX, in conclusione, ci si sofferma sulle cause dell’erosione della riserva di legge in materia penale, sui problemi che scaturiscono in tema di fonti del diritto penale e in merito al rispetto di alcune categorie classiche del diritto costituzionale, come il concetto di “sovranità” e il “principio di separazione dei poteri”. Nel lavoro, inoltre, si pone in luce quello che è stato definito “il problema dei problemi”: ossia la messa in discussione, a causa del processo di erosione della riserva di legge penale, della logica di compromesso che emerge dall’impianto costituzionale. Pur consapevoli, infine, delle difficoltà di trovare una soluzione ai problemi rilevati che rappresenti la panacea di tutti i mali, considerata l’ampia importanza delle questioni trattate, si è tentato di proporne una de iure condendo, ossia quella che ci è sembrata essere maggiormente efficace al riguardo: una nuova forma di governo per la Repubblica italiana che preveda un Governo con un ruolo più forte rispetto a quello attuale.

La riserva di legge in materia penale e la sua erosione nell’ordinamento costituzionale. Tra Potere legislativo, influenze europee e discrezionalità giudiziaria / Telaro, Vincenzo. - (2023 Dec 13).

La riserva di legge in materia penale e la sua erosione nell’ordinamento costituzionale. Tra Potere legislativo, influenze europee e discrezionalità giudiziaria.

TELARO, Vincenzo
2023-12-13

Abstract

The work focuses on the principle of legal reserve in criminal matters (art. 25 of the Italian Constitution) and its erosion in the constitutional system. After the historical and philosophical examination of the principle of legality in criminal matters, we focus on the legal reserve in criminal law in the Italian legal system and in the ECHR system and the European Union. The work is dedicated also to the criminal judicial discretion of ordinary judges and of the Constitutional Court. Currently, in fact, there seems to be an erosion of the legal reserve in criminal matters (in domestic law, in European law and in jurisprudence) and this calls into question some classic categories of the constitutional Rule of law: the separation of powers, sovereignty and compromise solution between powers and values typical of the Italian Constitution.
13-dic-2023
Il lavoro, riguarda il principio della riserva di legge in materia penale di cui all’art. 25, commi 2 e 3 Cost. e la sua erosione nell’ordinamento costituzionale. Ci si è concentrati soprattutto sull’erosione del corollario della riserva di legge in materia penale, “filo rosso” che lega l’intero lavoro, perché sembra che tale principio stia subendo una progressiva erosione sia sul piano interno che per effetto delle influenze in materia da parte delle fonti sovranazionali europee. L’erosione, inoltre, sembra essere provocata dagli spazi di discrezionalità giudiziaria che, talvolta, appaiono poco conformi alla riserva di legge in materia penale. Si assiste, infatti, a un progressivo ampliamento di discrezionalità da parte dei giudici ordinari e da parte della Corte costituzionale, che sembrano superare i limiti delle prerogative sovrane attribuite dalla Costituzione al legislatore. Dopo la disamina storica e filosofica del principio di legalità in materia penale, ci si sofferma sulle questioni di diritto costituzionale che scaturiscono nella teoria e nell’applicazione pratica di tale principio, pur non tralasciando anche le principali problematiche di diritto penale. In particolare, ci si sofferma sulla natura della riserva di legge e sulle fonti abilitate (o non abilitate) ad intervenire nel diritto penale. Ci si occupa, inoltre, delle influenze esercitate a livello europeo nell’ordinamento nazionale in tema principio di legalità penale sia ad opera del diritto CEDU che per effetto dell’applicazione del diritto dell’Unione europea. Non sempre, infatti, i dettami europei appaiono conformi al corollario della riserva di legge in materia penale, al concetto di sovranità dello Stato e al principio di separazione dei poteri tra giudice e legislatore. Si dedica, altresì, una parte agli spazi di discrezionalità giudiziaria espressa riconosciuti al giudice negli istituti di diritto positivo e sulle diverse posizioni assunte dalla dottrina in tema. Si tratta, in aggiunta, anche degli spazi di discrezionalità giudiziaria che la giurisprudenza sembra avere esercitato nell’opera interpretativa della legge e che sembrano dare luogo ad alcuni problemi in ordine al rispetto del principio della riserva di legge in materia penale e alla separazione dei poteri. In tale parte, ci si occupa pure delle cause della “crisi della legge”, dei concetti di “certezza del diritto” e di “giurisprudenza creativa”, nonché delle tecniche di interpretazione della legge penale e dei relativi limiti. Il Capitolo VIII è dedicato al sindacato della Corte costituzionale sulle norme penali, poiché, l’intervento della Consulta, talvolta, sembra stridere con il principio di legalità penale e sembra essere espressione dell’esercizio di politica criminale riservata alla pura discrezionalità del legislatore. Nel Capitolo IX, in conclusione, ci si sofferma sulle cause dell’erosione della riserva di legge in materia penale, sui problemi che scaturiscono in tema di fonti del diritto penale e in merito al rispetto di alcune categorie classiche del diritto costituzionale, come il concetto di “sovranità” e il “principio di separazione dei poteri”. Nel lavoro, inoltre, si pone in luce quello che è stato definito “il problema dei problemi”: ossia la messa in discussione, a causa del processo di erosione della riserva di legge penale, della logica di compromesso che emerge dall’impianto costituzionale. Pur consapevoli, infine, delle difficoltà di trovare una soluzione ai problemi rilevati che rappresenti la panacea di tutti i mali, considerata l’ampia importanza delle questioni trattate, si è tentato di proporne una de iure condendo, ossia quella che ci è sembrata essere maggiormente efficace al riguardo: una nuova forma di governo per la Repubblica italiana che preveda un Governo con un ruolo più forte rispetto a quello attuale.
criminal legality; constitutional court; judge; ECHR; EU; constitutional law; criminal law; principle of legality; european union; rule of law
legalità penale; corte costituzionale; giudici; CEDU, UE, diritto costituzionale; diritto penale; principio di legalità; unione europea; stato di diritto
La riserva di legge in materia penale e la sua erosione nell’ordinamento costituzionale. Tra Potere legislativo, influenze europee e discrezionalità giudiziaria / Telaro, Vincenzo. - (2023 Dec 13).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/597709
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