Il contributo indagal’ambito delle traduzioni tardo ottoecentesche italiane dal francese e dall’inglese di trattati etico-sociali e divulgativi per l’educazione popolare. Si tratta di un settore dell’editoria molto attivo nei decenni immediatamente successivi all’Unità (Turi 1997; Ragone; Govoni 2002) e ancora poco studiato dal punto di vista linguistico, ma cruciale per il progetto di formazione nazionale che mirava all’istruzione del popolo (Turnaturi). Un gran numero di traduzioni alimentò per esempio la collana di Treves della “Biblioteca utile”, inaugurata nel 1864 con la traduzione del volume di John Timbs, Things not generally known, caratterizzata da un linguaggio adatto «a ogni classe di persone e d’ogni età», secondo una formula all’epoca dilagante. Alla stessa collana apparteneva anche il filone della letteratura self-helpista, che seguì la prima edizione italiana del volume Self-help di Smiles (1865), tradotta da Gustavo Strafforello col titolo di Chi s’aiuta Dio l’aiuta. Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi di tutti i rami dell’umana attività. Si è selezionata una tipologia di testi essenziali ai fini della ristandardizzazione della lingua nazionale: 1) letteratura di consumo italiana e tradotta; 2) trattatistica etico-sociale mirante all’automiglioramento sociale e culturale; 3) trattatistica odeporica o geografica. Puntando alla caratterizzazione testuale e linguistica dei testi, l’analisi ha fornito maggiori informazioni su un modello di grande importanza, per la sua pervasività, tanto per i prodotti testuali poi elaborati nel paese di arrivo quanto per il sistema linguistico italiano nel suo complesso: la lingua italiana, infatti, grazie al contatto con testi elaborati in inglese o in francese ha potuto beneficiare di un modello diverso e, rispetto a quello tradizionale di marca letteraria, improntato a una maggiore semplicità testuale e morfo-sintattica.
«Istruttivo» e «dilettevole». Lo scritto (-parlato)tradotto dei trattati per l'educazione popolare del secondo Ottocento
Daria Motta
2024-01-01
Abstract
Il contributo indagal’ambito delle traduzioni tardo ottoecentesche italiane dal francese e dall’inglese di trattati etico-sociali e divulgativi per l’educazione popolare. Si tratta di un settore dell’editoria molto attivo nei decenni immediatamente successivi all’Unità (Turi 1997; Ragone; Govoni 2002) e ancora poco studiato dal punto di vista linguistico, ma cruciale per il progetto di formazione nazionale che mirava all’istruzione del popolo (Turnaturi). Un gran numero di traduzioni alimentò per esempio la collana di Treves della “Biblioteca utile”, inaugurata nel 1864 con la traduzione del volume di John Timbs, Things not generally known, caratterizzata da un linguaggio adatto «a ogni classe di persone e d’ogni età», secondo una formula all’epoca dilagante. Alla stessa collana apparteneva anche il filone della letteratura self-helpista, che seguì la prima edizione italiana del volume Self-help di Smiles (1865), tradotta da Gustavo Strafforello col titolo di Chi s’aiuta Dio l’aiuta. Storia degli uomini che dal nulla seppero innalzarsi ai più alti gradi di tutti i rami dell’umana attività. Si è selezionata una tipologia di testi essenziali ai fini della ristandardizzazione della lingua nazionale: 1) letteratura di consumo italiana e tradotta; 2) trattatistica etico-sociale mirante all’automiglioramento sociale e culturale; 3) trattatistica odeporica o geografica. Puntando alla caratterizzazione testuale e linguistica dei testi, l’analisi ha fornito maggiori informazioni su un modello di grande importanza, per la sua pervasività, tanto per i prodotti testuali poi elaborati nel paese di arrivo quanto per il sistema linguistico italiano nel suo complesso: la lingua italiana, infatti, grazie al contatto con testi elaborati in inglese o in francese ha potuto beneficiare di un modello diverso e, rispetto a quello tradizionale di marca letteraria, improntato a una maggiore semplicità testuale e morfo-sintattica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.