Gli effetti sullo sviluppo socio-economico e sulla trasformazione degli assetti insediativi dei Patti Territoriali in Sicilia non sono stati ancora valutati in modo sistematico, anche in considerazione della difficoltà di reperimento di dati dettagliati sulle risorse impegnate. Il presente contributo propone una indagine su un campione di Patti Territoriali attivati in Sicilia. I Patti territoriali (L.341/1995) avevano avviato una nuova stagione delle politiche a favore delle aree svantaggiate, configurando una modalità di intervento del soggetto pubblico come coordinatore tra le parti sociali e fornitore di servizi agli operatori economici. La Regione Siciliana è stata interessata, fin dalle prime delibere CIPE (1996 – 1997), dai Patti Territoriali con un coinvolgimento quasi integrale del territorio regionale. Ad oggi non esiste un quadro complessivo dei risultati che queste politiche hanno avuto sul territorio, sebbene molti patti possano dirsi ampiamente completati. A partire dai documenti reperiti presso il Ministero dello Sviluppo Economico e, dove possibile, le società di sviluppo locale che si sono occupate dei singoli patti, il contributo propone una prima ricognizione su un campione di circa 10 Patti Territoriali dagli anni Novanta, fino alla più recente fase di erogazione delle risorse, con l’obiettivo di valutare le opere pubbliche realizzate, la corrispondenza tra le azioni previste all’atto di istituzione del patto e gli interventi effettivamente realizzati nel territorio. Indicatori indiretti quali i dati demografici ed economici, derivati da fonti istituzionali, assieme ai dati relativi ai sistemi insediativi sono stati impiegati per analizzare il campione proposto, comprendente territori molto differenziati, dalle aree interne alle zone costiere. Le analisi effettuate hanno consentito di confrontare, in termini generali, le azioni previste, le risorse effettivamente impiegate e le evoluzioni di lungo termine nei territori interessati, con riferimento alle condizioni occupazionali ed economiche e ad alcuni aspetti territoriali, come il consumo di suolo quale effetto dei flussi finanziari. L’evoluzione delle condizioni demografiche, economiche e insediative sul lungo periodo, dall’inizio degli anni ‘90 a oggi, fa emergere il permanere di forti differenze tra le zone interne in crisi e le aree costiere maggiormente sviluppate del territorio regionale.
La lunga stagione dei Patti territoriali in Sicilia
Fischer E.;Pappalardo V.;Martinico F.;Nigrelli F. C.
2024-01-01
Abstract
Gli effetti sullo sviluppo socio-economico e sulla trasformazione degli assetti insediativi dei Patti Territoriali in Sicilia non sono stati ancora valutati in modo sistematico, anche in considerazione della difficoltà di reperimento di dati dettagliati sulle risorse impegnate. Il presente contributo propone una indagine su un campione di Patti Territoriali attivati in Sicilia. I Patti territoriali (L.341/1995) avevano avviato una nuova stagione delle politiche a favore delle aree svantaggiate, configurando una modalità di intervento del soggetto pubblico come coordinatore tra le parti sociali e fornitore di servizi agli operatori economici. La Regione Siciliana è stata interessata, fin dalle prime delibere CIPE (1996 – 1997), dai Patti Territoriali con un coinvolgimento quasi integrale del territorio regionale. Ad oggi non esiste un quadro complessivo dei risultati che queste politiche hanno avuto sul territorio, sebbene molti patti possano dirsi ampiamente completati. A partire dai documenti reperiti presso il Ministero dello Sviluppo Economico e, dove possibile, le società di sviluppo locale che si sono occupate dei singoli patti, il contributo propone una prima ricognizione su un campione di circa 10 Patti Territoriali dagli anni Novanta, fino alla più recente fase di erogazione delle risorse, con l’obiettivo di valutare le opere pubbliche realizzate, la corrispondenza tra le azioni previste all’atto di istituzione del patto e gli interventi effettivamente realizzati nel territorio. Indicatori indiretti quali i dati demografici ed economici, derivati da fonti istituzionali, assieme ai dati relativi ai sistemi insediativi sono stati impiegati per analizzare il campione proposto, comprendente territori molto differenziati, dalle aree interne alle zone costiere. Le analisi effettuate hanno consentito di confrontare, in termini generali, le azioni previste, le risorse effettivamente impiegate e le evoluzioni di lungo termine nei territori interessati, con riferimento alle condizioni occupazionali ed economiche e ad alcuni aspetti territoriali, come il consumo di suolo quale effetto dei flussi finanziari. L’evoluzione delle condizioni demografiche, economiche e insediative sul lungo periodo, dall’inizio degli anni ‘90 a oggi, fa emergere il permanere di forti differenze tra le zone interne in crisi e le aree costiere maggiormente sviluppate del territorio regionale.File | Dimensione | Formato | |
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