Nel quadro del rapporto fra uomo e ambiente nell’antichità un aspetto peculiare è costituito dalla relazione fra esseri umani e animali. Come mostra questo volume, si tratta di un tema attualissimo, ma osservabile già a molteplici livelli e sotto plurime forme anche nella vita quotidiana dell’età antica e medievale: allevamento e alimentazione, sacrificio e divinazione, caccia e guerra, spettacolo e ostentazione, magia e medicina, compagnia ed emotività. Gli animali – domestici, selvatici, fantastici – venivano nutriti e uccisi, accuditi e sfruttati, protetti e cacciati, venerati e temuti, curati e abusati: la percezione dell’animale – come cibo, profitto economico, status symbol, marcatore socioculturale, prodotto dell’immaginario – attraversa i secoli e si presta a un’analisi poliprospettica basata sull’ausilio di svariate testimonianze e approcci metodologici diversificati.
Uomini e bestie fra Antichità e Medioevo. Animali domestici, selvatici e fantastici
Margherita Cassia
2024-01-01
Abstract
Nel quadro del rapporto fra uomo e ambiente nell’antichità un aspetto peculiare è costituito dalla relazione fra esseri umani e animali. Come mostra questo volume, si tratta di un tema attualissimo, ma osservabile già a molteplici livelli e sotto plurime forme anche nella vita quotidiana dell’età antica e medievale: allevamento e alimentazione, sacrificio e divinazione, caccia e guerra, spettacolo e ostentazione, magia e medicina, compagnia ed emotività. Gli animali – domestici, selvatici, fantastici – venivano nutriti e uccisi, accuditi e sfruttati, protetti e cacciati, venerati e temuti, curati e abusati: la percezione dell’animale – come cibo, profitto economico, status symbol, marcatore socioculturale, prodotto dell’immaginario – attraversa i secoli e si presta a un’analisi poliprospettica basata sull’ausilio di svariate testimonianze e approcci metodologici diversificati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.