La novella Il Signore della Nave, pubblicata nel 1916, e il testo teatrale Sagra del Signore della Nave, scritto da Pirandello nel 1924 e messo in scena per la prima volta nel 1925, sono caratterizzati da una riflessione sull’uomo che prende spunto da elementi demologici collegati ai riti devozionali popolari tipici della cultura mediterranea. Nel tentativo di «racchiudere in sintesi […] un’intera visione della vita e dell’umanità» – come scrisse l’autore stesso mentre progettava il lavoro teatrale – Pirandello mette dialetticamente in campo le due anime della società meridionale, come culture coesistenti e in apparenza contrapposte: la prima, quella bassa e popolare, si affida al magismo e alla religione, intesa come insieme di atti esteriori e rituali con la loro funzione di protezione psicologica; la seconda, quella alta, coltiva una fiducia ingiustificata nella razionalità e nella conoscenza, assunte come fondamento di una dignità umana che nella realtà stenta a rivelarsi.
Animalità e umanità ne Il Signore della Nave e in Sagra del Signore della Nave di Luigi Pirandello
Giuseppe Canzoneri
2021-01-01
Abstract
La novella Il Signore della Nave, pubblicata nel 1916, e il testo teatrale Sagra del Signore della Nave, scritto da Pirandello nel 1924 e messo in scena per la prima volta nel 1925, sono caratterizzati da una riflessione sull’uomo che prende spunto da elementi demologici collegati ai riti devozionali popolari tipici della cultura mediterranea. Nel tentativo di «racchiudere in sintesi […] un’intera visione della vita e dell’umanità» – come scrisse l’autore stesso mentre progettava il lavoro teatrale – Pirandello mette dialetticamente in campo le due anime della società meridionale, come culture coesistenti e in apparenza contrapposte: la prima, quella bassa e popolare, si affida al magismo e alla religione, intesa come insieme di atti esteriori e rituali con la loro funzione di protezione psicologica; la seconda, quella alta, coltiva una fiducia ingiustificata nella razionalità e nella conoscenza, assunte come fondamento di una dignità umana che nella realtà stenta a rivelarsi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.