Modellizzare, codificare e rappresentare sono alcune delle parole chiave che riguardano gli studiosi afferenti al campo delle Digital Humanities. A queste si potrebbero aggiungere trascrivere, collazionare, tradurre e interpretare; procedimenti messi in atto sin dal Medioevo e che hanno visto la loro nascita insieme al lavoro filologico. Gli studi delle DH mettono in dialogo prassi diverse, antiche e nuove, digitali e classiche, secondo l’idea di uno scambio proficuo, considerato spesso impossibile per la grande diversità tra i domini accostati. Secondo questa prospettiva, viene pensata e modellizzata l’edizione critica digitale delle fiabe di Luigi Capuana. C’era una volta, Il Raccontafiabe e Chi vuol fiabe? Chi vuole, sono le prime tre raccolte dell’autore di Mineo, anch’egli pioniere nel porre in dialogo elementi distanti all’interno dei suoi racconti favolistici, come razionale e irrazionale, verismo e fiabesco. Nella costruzione di questa edizione critica digitale, alcuni processi, come trascrizione, collazione e parziale codifica xml-tei, sono stati automatizzati (ecco allora il ruolo fondamentale della macchina); altri invece sono demandati al compito lento e riflessivo del critico. L’interpretazione, l’atto fondamentale a cui viene ricondotto il senso della creazione di una DSE, è lasciata a chi ‘sta-tra’ i testi e l’umanità, il digitale e il pensiero, all’interprete, in quanto attore fondamentale del processo ermeneutico heideggeriano-gadameriano.

Tra umano e digitale. Per un'edizione critica digitale delle fiabe di Capuana

Elisa Conti
2025-01-01

Abstract

Modellizzare, codificare e rappresentare sono alcune delle parole chiave che riguardano gli studiosi afferenti al campo delle Digital Humanities. A queste si potrebbero aggiungere trascrivere, collazionare, tradurre e interpretare; procedimenti messi in atto sin dal Medioevo e che hanno visto la loro nascita insieme al lavoro filologico. Gli studi delle DH mettono in dialogo prassi diverse, antiche e nuove, digitali e classiche, secondo l’idea di uno scambio proficuo, considerato spesso impossibile per la grande diversità tra i domini accostati. Secondo questa prospettiva, viene pensata e modellizzata l’edizione critica digitale delle fiabe di Luigi Capuana. C’era una volta, Il Raccontafiabe e Chi vuol fiabe? Chi vuole, sono le prime tre raccolte dell’autore di Mineo, anch’egli pioniere nel porre in dialogo elementi distanti all’interno dei suoi racconti favolistici, come razionale e irrazionale, verismo e fiabesco. Nella costruzione di questa edizione critica digitale, alcuni processi, come trascrizione, collazione e parziale codifica xml-tei, sono stati automatizzati (ecco allora il ruolo fondamentale della macchina); altri invece sono demandati al compito lento e riflessivo del critico. L’interpretazione, l’atto fondamentale a cui viene ricondotto il senso della creazione di una DSE, è lasciata a chi ‘sta-tra’ i testi e l’umanità, il digitale e il pensiero, all’interprete, in quanto attore fondamentale del processo ermeneutico heideggeriano-gadameriano.
2025
9791256003730
edizionidigitali
capuana
verismo
xml-tei
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/674272
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