Pianificare territori nel cambiamento di Era che viviamo conduce alla necessità di adottare strumenti innovativi, orientati a rispondere alle nuove sfide (climatiche, economiche socio-spaziali), anche all’interno di processi di pianificazione che hanno una lunga storia di casi di successo. In Sicilia, questa condizione si sta realizzando nel quadro delle attività di redazione e assistenza tecnica del Piano Territoriale Regionale (PTR) cui gli autori, insieme ad altri colleghi delle università siciliane, stanno offrendo attività consulenziale coordinata dai dipartimenti di Architettura di UNIPA e di Ingegneria e Architettura di UNICT. In particolare, il tema della tutela del suolo e della limitazione del suo consumo a fini edificatori, è tra i principi generali della legge urbanistica regionale siciliana (LR 19/2020) che ne declina le modalità e introduce obiettivi di riduzione che dovranno tendere al saldo zero entro il 2050. Se da un canto la norma prevede il ricorso - nel quadro degli strumenti di governo del territorio - a modalità di intervento orientate al riuso e alla rigenerazione, la declinazione concreta delle azioni progettuali in favore della salvaguardia dei suoli non edificati, è lasciata al PTR che dovrà condividere i principi della sostenibilità ambientale e del consumo di suolo sanciti dalla norma regionale e definire criteri e fornire indirizzi chiari sulla direzione da imprimere alle trasformazioni territoriali. La condivisione di tali principi e la considerazione delle conseguenze del cambiamento climatico, richiedono infatti la definizione di criteri molto stringenti e puntuali, al fine di fornire indirizzi chiari sulla direzione da imprimere alle trasformazioni territoriali. Tra le sfide cui il PTR dovrà fare fronte, pertanto, figura l’individuazione di indicazioni concrete sulla gestione dei suoli, funzionali a ricondurre la pianificazione comunale alla sua corretta dimensione, ovvero specificando criteri per le scelte localizzative, che non si limitino ad un approccio vincolistico orientato a stabilire limiti per la trasformazione dei suoli non edificati, ma che piuttosto siano esito di strategie più ampie da costruire a valle della definizione di una visione condivisa di lungo respiro che caratterizza l’azione generalizzata del PTR. Il tema della salvaguardia del suolo si configura dunque trasversale rispetto all’azione del PTR, con ricadute sugli obiettivi che concorrono alla definizione della vision del piano e con sicure refluenze sui sistemi territoriali e i grandi temi del progetto. Sul solco delle precedenti argomentazioni, il paper presenta la disamina metodologica e i primi esiti interpretativi e progettuali in tema di salvaguardia dei suoli, declinati nella più ampia prospettiva della Visione Strategica regionale del Piano e degli obiettivi di sviluppo con forti connotazioni multiscalari e multitematiche. Gli esiti offerti alla discussione sono le prime azioni progettuali prodotte nella fase di redazione dello schema preliminare di Piano che verranno successivamente sottoposte a una delicata fase di partecipazione istituzionale con i Dipartimenti Regionali e i portatori di interesse.
La pianificazione di area vasta e il consumo di suolo: strategie e azioni alla scala regionale. Il caso del Piano Territoriale Regionale siciliano
Luca Barbarossa
Primo
;Francesco MartinicoSecondo
;Paolo La GrecaUltimo
;
2025-01-01
Abstract
Pianificare territori nel cambiamento di Era che viviamo conduce alla necessità di adottare strumenti innovativi, orientati a rispondere alle nuove sfide (climatiche, economiche socio-spaziali), anche all’interno di processi di pianificazione che hanno una lunga storia di casi di successo. In Sicilia, questa condizione si sta realizzando nel quadro delle attività di redazione e assistenza tecnica del Piano Territoriale Regionale (PTR) cui gli autori, insieme ad altri colleghi delle università siciliane, stanno offrendo attività consulenziale coordinata dai dipartimenti di Architettura di UNIPA e di Ingegneria e Architettura di UNICT. In particolare, il tema della tutela del suolo e della limitazione del suo consumo a fini edificatori, è tra i principi generali della legge urbanistica regionale siciliana (LR 19/2020) che ne declina le modalità e introduce obiettivi di riduzione che dovranno tendere al saldo zero entro il 2050. Se da un canto la norma prevede il ricorso - nel quadro degli strumenti di governo del territorio - a modalità di intervento orientate al riuso e alla rigenerazione, la declinazione concreta delle azioni progettuali in favore della salvaguardia dei suoli non edificati, è lasciata al PTR che dovrà condividere i principi della sostenibilità ambientale e del consumo di suolo sanciti dalla norma regionale e definire criteri e fornire indirizzi chiari sulla direzione da imprimere alle trasformazioni territoriali. La condivisione di tali principi e la considerazione delle conseguenze del cambiamento climatico, richiedono infatti la definizione di criteri molto stringenti e puntuali, al fine di fornire indirizzi chiari sulla direzione da imprimere alle trasformazioni territoriali. Tra le sfide cui il PTR dovrà fare fronte, pertanto, figura l’individuazione di indicazioni concrete sulla gestione dei suoli, funzionali a ricondurre la pianificazione comunale alla sua corretta dimensione, ovvero specificando criteri per le scelte localizzative, che non si limitino ad un approccio vincolistico orientato a stabilire limiti per la trasformazione dei suoli non edificati, ma che piuttosto siano esito di strategie più ampie da costruire a valle della definizione di una visione condivisa di lungo respiro che caratterizza l’azione generalizzata del PTR. Il tema della salvaguardia del suolo si configura dunque trasversale rispetto all’azione del PTR, con ricadute sugli obiettivi che concorrono alla definizione della vision del piano e con sicure refluenze sui sistemi territoriali e i grandi temi del progetto. Sul solco delle precedenti argomentazioni, il paper presenta la disamina metodologica e i primi esiti interpretativi e progettuali in tema di salvaguardia dei suoli, declinati nella più ampia prospettiva della Visione Strategica regionale del Piano e degli obiettivi di sviluppo con forti connotazioni multiscalari e multitematiche. Gli esiti offerti alla discussione sono le prime azioni progettuali prodotte nella fase di redazione dello schema preliminare di Piano che verranno successivamente sottoposte a una delicata fase di partecipazione istituzionale con i Dipartimenti Regionali e i portatori di interesse.File | Dimensione | Formato | |
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