In light of the significant social and legal transformations that have reshaped family law—including the recognition of family models other than marriage, such as cohabitation and civil unions, the unification of the legal status of children, and the affirmation of the principle of the best interests of the child—this volume traces the evolution of economic protections arising from the breakdown of intimate relationships. It explores the growing relevance of agreements as a legal source of responsibility in affective relationships. The analysis focuses on the promotion of a negotiated and unified management of marital crises, encouraged by recent procedural reforms, and assesses their impact on preventive private autonomy. At the same time, it identifies the boundaries within which the mandatory protection of the economically weaker spouse continues to operate under current legislation. Against the backdrop of increasing legal recognition of premarital or pre-union cohabitation in the assessment of economic entitlements upon divorce or dissolution of a civil union, and in view of the Constitutional Court’s openness to extending fundamental rights protections to cohabitants on a par with spouses, the work questions the systemic coherence of maintaining a distinction between legally recognized families and de facto families in the area of economic safeguards. Within this framework, the study examines the potential legal significance of “qualified cohabitation”—defined as a relationship deliberately pursued according to shared values and a common life plan, and lasting at least three years or marked by the birth of a child—as a factor capable of generating mutual obligations of material support between cohabitants and, indirectly, of extinguishing the right to a divorce allowance. Ultimately, the volume offers a systematic reinterpretation of post-affective responsibilities, grounded in the actual conduct of family life and in the protection of legitimate expectations arising therefrom, even in the absence of a formal legal bond.

Nel solco delle trasformazioni sociali e normative che hanno investito il diritto di famiglia – con il riconoscimento di modelli familiari diversi da quello matrimoniale, come la convivenza e l’unione civile, nonché con l’unificazione dello stato di figlio e l’affermazione del principio del best interests of the child – il volume ricostruisce l’evoluzione delle tutele economiche conseguenti alla fine della vita di coppia, indagando il ruolo crescente dell’accordo come fonte di responsabilità giuridica nelle relazioni affettive. L’analisi si sofferma sull’incentivazione di una gestione negoziata e unitaria della crisi coniugale, favorita dalle recenti riforme processuali, esaminandone l’impatto sull’autonomia privata preventiva e definendo i limiti entro cui si colloca, nell’attuale quadro normativo, la garanzia inderogabile a tutela del coniuge economicamente più debole. Alla luce della rilevanza progressivamente riconosciuta alla convivenza prematrimoniale o preunionale nella determinazione del trattamento economico spettante al coniuge divorziato o all’ex-unito civile, e dell’apertura della Corte costituzionale verso l’estensione, nei confronti dei conviventi, delle garanzie dei diritti fondamentali riconosciuti ai coniugi, l’opera si interroga sulla tenuta sistematica della persistente distinzione tra famiglia fondata su un vincolo giuridico e famiglia di fatto, in punto di tutele economiche. In tale contesto, viene indagata la possibile rilevanza, ai fini della costituzione di obblighi di assistenza materiale tra conviventi e, indirettamente, dell’estinzione del diritto all’assegno divorzile, della nozione di «convivenza qualificata», configurabile allorché il rapporto, consapevolmente vissuto secondo criteri di vita e indici di valore condivisi, si sia protratto per almeno tre anni ovvero sia contrassegnato dalla nascita di un figlio. Ne risulta una proposta di rilettura sistematica delle responsabilità post-affettive, fondata sul concreto svolgimento della vita familiare e sulla tutela degli affidamenti generati, anche in assenza di un vincolo giuridico.

Autonomia privata e tutele economiche nella complessità delle crisi familiari

BENANTI CLAUDIA
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2025-01-01

Abstract

In light of the significant social and legal transformations that have reshaped family law—including the recognition of family models other than marriage, such as cohabitation and civil unions, the unification of the legal status of children, and the affirmation of the principle of the best interests of the child—this volume traces the evolution of economic protections arising from the breakdown of intimate relationships. It explores the growing relevance of agreements as a legal source of responsibility in affective relationships. The analysis focuses on the promotion of a negotiated and unified management of marital crises, encouraged by recent procedural reforms, and assesses their impact on preventive private autonomy. At the same time, it identifies the boundaries within which the mandatory protection of the economically weaker spouse continues to operate under current legislation. Against the backdrop of increasing legal recognition of premarital or pre-union cohabitation in the assessment of economic entitlements upon divorce or dissolution of a civil union, and in view of the Constitutional Court’s openness to extending fundamental rights protections to cohabitants on a par with spouses, the work questions the systemic coherence of maintaining a distinction between legally recognized families and de facto families in the area of economic safeguards. Within this framework, the study examines the potential legal significance of “qualified cohabitation”—defined as a relationship deliberately pursued according to shared values and a common life plan, and lasting at least three years or marked by the birth of a child—as a factor capable of generating mutual obligations of material support between cohabitants and, indirectly, of extinguishing the right to a divorce allowance. Ultimately, the volume offers a systematic reinterpretation of post-affective responsibilities, grounded in the actual conduct of family life and in the protection of legitimate expectations arising therefrom, even in the absence of a formal legal bond.
2025
978-88-495-5931-6
Nel solco delle trasformazioni sociali e normative che hanno investito il diritto di famiglia – con il riconoscimento di modelli familiari diversi da quello matrimoniale, come la convivenza e l’unione civile, nonché con l’unificazione dello stato di figlio e l’affermazione del principio del best interests of the child – il volume ricostruisce l’evoluzione delle tutele economiche conseguenti alla fine della vita di coppia, indagando il ruolo crescente dell’accordo come fonte di responsabilità giuridica nelle relazioni affettive. L’analisi si sofferma sull’incentivazione di una gestione negoziata e unitaria della crisi coniugale, favorita dalle recenti riforme processuali, esaminandone l’impatto sull’autonomia privata preventiva e definendo i limiti entro cui si colloca, nell’attuale quadro normativo, la garanzia inderogabile a tutela del coniuge economicamente più debole. Alla luce della rilevanza progressivamente riconosciuta alla convivenza prematrimoniale o preunionale nella determinazione del trattamento economico spettante al coniuge divorziato o all’ex-unito civile, e dell’apertura della Corte costituzionale verso l’estensione, nei confronti dei conviventi, delle garanzie dei diritti fondamentali riconosciuti ai coniugi, l’opera si interroga sulla tenuta sistematica della persistente distinzione tra famiglia fondata su un vincolo giuridico e famiglia di fatto, in punto di tutele economiche. In tale contesto, viene indagata la possibile rilevanza, ai fini della costituzione di obblighi di assistenza materiale tra conviventi e, indirettamente, dell’estinzione del diritto all’assegno divorzile, della nozione di «convivenza qualificata», configurabile allorché il rapporto, consapevolmente vissuto secondo criteri di vita e indici di valore condivisi, si sia protratto per almeno tre anni ovvero sia contrassegnato dalla nascita di un figlio. Ne risulta una proposta di rilettura sistematica delle responsabilità post-affettive, fondata sul concreto svolgimento della vita familiare e sulla tutela degli affidamenti generati, anche in assenza di un vincolo giuridico.
Private autonomy in family breakdown, De facto unions and economic protection, Divorce allowance and compensation, Blended families and family models, Best interests of the child and inalienable rights
Autonomia privata nella crisi familiare , Convivenze di fatto e tutele patrimoniali, Assegno divorzile e compensazione, Famiglie ricomposte e modelli familiari, Best interests of the child e diritti indisponibili
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/677529
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