Come è stato possibile che le scuole e le università dell’occidente anglosassone (USA e UE) siano pervenute allo stato di morte cerebrale nel quale versano? Quali fattori storici, prospettive pedagogiche, dinamiche sociali e mediatiche hanno condotto a un esito che si può certamente definire tragico per le nostre società? Un libro di quasi trent’anni fa – Le scuole di cui abbiamo bisogno e perché non le abbiamo, traduzione e cura di Paolo Di Remigio e Fausto Di Biase, Editrice Petite Plaisance, Pistoia 2024 – tradotto soltanto ora in Italia, risponde a tali domande con una chiarezza persino lancinante. Eric Donald Hirsch mostra, sulla base di una documentazione amplissima e rigorosa, che quanto i pedagogisti che si autoproclamano ‘progressisti’ spacciano come ‘novità’ sono idee in realtà assai vecchie. Esse si riassumono in due prospettive: il formalismo dell’‘imparare a imparare’ e il naturalismo che ritiene bene tutto ciò che nel bambino non subisce l’intervento dell’educatore.
Colonizzati dal peggio
alberto Giovanni Biuso
2025-01-01
Abstract
Come è stato possibile che le scuole e le università dell’occidente anglosassone (USA e UE) siano pervenute allo stato di morte cerebrale nel quale versano? Quali fattori storici, prospettive pedagogiche, dinamiche sociali e mediatiche hanno condotto a un esito che si può certamente definire tragico per le nostre società? Un libro di quasi trent’anni fa – Le scuole di cui abbiamo bisogno e perché non le abbiamo, traduzione e cura di Paolo Di Remigio e Fausto Di Biase, Editrice Petite Plaisance, Pistoia 2024 – tradotto soltanto ora in Italia, risponde a tali domande con una chiarezza persino lancinante. Eric Donald Hirsch mostra, sulla base di una documentazione amplissima e rigorosa, che quanto i pedagogisti che si autoproclamano ‘progressisti’ spacciano come ‘novità’ sono idee in realtà assai vecchie. Esse si riassumono in due prospettive: il formalismo dell’‘imparare a imparare’ e il naturalismo che ritiene bene tutto ciò che nel bambino non subisce l’intervento dell’educatore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.