Come ogni cosa umana riuscita, Gibellina è un nesso inseparabile e inestricabile di quanto definiamo natura e di ciò che chiamiamo cultura. Natura è infatti un ordine nella sua radice autopoietico e cultura è anch’esso un ordine alla sua radice autopoietico. Diversi sono i ritmi della loro autocostruzione, non il loro essere e divenire. L’umano che opera nel mondo e costruisce per sé luoghi, arnesi e finzioni è infatti anch’egli un ente naturale. Con le sue modalità, certo, ma mai fuori dal corso che la materia gli assegna, che assegna a lui come agli altri enti che occupano il pianeta. Il tempo di tale autocostruzione è nel caso di Gibellina una temporalità «modernantica», plastica ed esatta sintesi formulata da Giuseppe Frazzetto in questa guida non alla città del Belice ma all’arte contemporanea. E non all’arte contemporanea ma all’arte tout court.
Giuseppe Frazzetto, “Gibellina. La mano e la stella”, quando “l’Altrove si fa qui e ora”
Alberto Giovanni Biuso
2025-01-01
Abstract
Come ogni cosa umana riuscita, Gibellina è un nesso inseparabile e inestricabile di quanto definiamo natura e di ciò che chiamiamo cultura. Natura è infatti un ordine nella sua radice autopoietico e cultura è anch’esso un ordine alla sua radice autopoietico. Diversi sono i ritmi della loro autocostruzione, non il loro essere e divenire. L’umano che opera nel mondo e costruisce per sé luoghi, arnesi e finzioni è infatti anch’egli un ente naturale. Con le sue modalità, certo, ma mai fuori dal corso che la materia gli assegna, che assegna a lui come agli altri enti che occupano il pianeta. Il tempo di tale autocostruzione è nel caso di Gibellina una temporalità «modernantica», plastica ed esatta sintesi formulata da Giuseppe Frazzetto in questa guida non alla città del Belice ma all’arte contemporanea. E non all’arte contemporanea ma all’arte tout court.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.