Il significato del marxismo come analisi volta a comprendere la realtà e come spinta rivoluzionaria a trasformarla sta anche e specialmente nel rifiuto costante che Marx oppose a ogni prospettiva moralistica e sentimentale, proponendosi invece di pervenire a una comprensione quanto più oggettiva e fredda del divenire storico e dei conflitti tra le classi. Il capitalismo finanziario e globalizzato del XXI secolo fa alla lettera quanto Marx descrive in Das Kapital, in particolare nella VII sezione del I libro. Attraverso il finanziamento di molte ONG, assai attrezzate e ben organizzate, il capitale promuove un esercito industriale di riserva composto da migranti che raggiungono l’Europa, che diventano disponibili a qualunque lavoro e che di conseguenza abbattono il livello dei salari e la capacità di lotta della classe operaia, anche nella forma da essa assunta negli anni Venti del XXI secolo. L’analisi condotta da Marx a proposito dei flussi dei lavoratori conferma in modo limpido che a costituire oggi il discrimine tra quanti si impegnano per l’emancipazione dei popoli e quanti invece sono complici dell’asservimento di popoli, classi e individui al dominio del capitale non sono le vecchie categorie politologiche di destra e sinistra ma è la nuova opzione tra il sostegno alla globalizzazione o il rifiuto delle sue dinamiche.
Migranti e capitale
Biuso
2025-01-01
Abstract
Il significato del marxismo come analisi volta a comprendere la realtà e come spinta rivoluzionaria a trasformarla sta anche e specialmente nel rifiuto costante che Marx oppose a ogni prospettiva moralistica e sentimentale, proponendosi invece di pervenire a una comprensione quanto più oggettiva e fredda del divenire storico e dei conflitti tra le classi. Il capitalismo finanziario e globalizzato del XXI secolo fa alla lettera quanto Marx descrive in Das Kapital, in particolare nella VII sezione del I libro. Attraverso il finanziamento di molte ONG, assai attrezzate e ben organizzate, il capitale promuove un esercito industriale di riserva composto da migranti che raggiungono l’Europa, che diventano disponibili a qualunque lavoro e che di conseguenza abbattono il livello dei salari e la capacità di lotta della classe operaia, anche nella forma da essa assunta negli anni Venti del XXI secolo. L’analisi condotta da Marx a proposito dei flussi dei lavoratori conferma in modo limpido che a costituire oggi il discrimine tra quanti si impegnano per l’emancipazione dei popoli e quanti invece sono complici dell’asservimento di popoli, classi e individui al dominio del capitale non sono le vecchie categorie politologiche di destra e sinistra ma è la nuova opzione tra il sostegno alla globalizzazione o il rifiuto delle sue dinamiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.