Sustainable Anastylosis for an Inclusive and Accessible Reconnection between Archaeological Sites and Museums / Anastilosi sostenibile per una riconnessione inclusiva e accessibile tra siti archeologici e musei

Cultural sustainability redefines the role of museums as drivers of social change, beyond the conservation and enhancement of heritage. Museums integrate new technologies and languages, promoting equitable access to knowledge and responding to global challenges with interdisciplinary approaches. Recognized by UNESCO as the fourth pillar of sustainable development, culture is incorporated into the Agenda 2030 through the Culture 2030 indicators. These analyze the impact of culture on the Sustainable Development Goals, emphasizing the role of museums as awareness activators and promoters of inclusive communities. The concept of ‘sustainable accessibility’ emerges as a key to reconnecting archaeological heritage and communities, overcoming physical and perceptual limits. In this context, virtual anastylosis is proposed as a replicable methodology to enhance fragmented heritage. The case study illustrates how the integration of digitalization techniques and documentary sources has enabled the reconstruction and enhancement of architectural fragments, making them inclusively accessible. This process preserves historical memory and redefines museum communication through 3D models and contextual reconstructions. This methodology, combining technical and humanistic knowledge, contributes to cultural dissemination and the construction of a sustainable cultural ecology, making heritage comprehensible and accessible to a wide and diverse audience

La sostenibilità culturale ridefinisce il ruolo dei musei come motori di cambiamento sociale, oltre la conservazione e valorizzazione del patrimonio. I musei integrano nuove tecnologie e linguaggi promuovendo accesso equo alla conoscenza e rispondendo alle sfide globali con approcci interdisciplinari. Riconosciuta da UNESCO come ‘quarto pilastro’ dello sviluppo sostenibile, la cultura si inserisce nell’Agenda 2030 attraverso gli indicatori Culture 2030. Essi analizzano l’impatto della cultura sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, enfatizzando il ruolo dei musei come attivatori di consapevolezza e promotori di comunità inclusiva. Il concetto di ‘accessibilità sostenibile’ emerge come chiave per riconnettere patrimonio archeologico e comunità, superando limiti fisici e percettivi. In questo contesto l’anastilosi virtuale si propone come metodologia replicabile per valorizzare il patrimonio frammentato. Il caso studio illustra come l’integrazione di tecniche di digitalizzazione e fonti documentarie abbia permesso di ricostruire e valorizzare frammenti architettonici, rendendoli accessibili in modo inclusivo. Tale processo preserva la memoria storica e ridefinisce la comunicazione museale attraverso modelli 3D e ricostruzioni contestuali. Questa metodologia, fra conoscenze tecniche e umanistiche, contribuisce alla diusione culturale e alla costruzione di un’ecologia culturale sostenibile, rendendo il patrimonio comprensibile e fruibile a un pubblico ampio e diversificato.