La struttura territoriale del Mezzogiorno d’Italia è caratterizzata dalla presenza di due importanti sistemi di viabilità storica: i Tratturi e le Regie Trazzere. Diversi per qualità e dimensione, essi condividono l’uso storico legato alle pratiche della transumanza e alcuni principi giuridici. A differenza del sistema dei Tratturi dell’Italia peninsulare, la rete delle Regie Trazzere di Sicilia (con i suoi 690 tracciati che si estendono per oltre 11 mila chilometri) non è mai stata oggetto di un organico piano di tutela e valorizzazione, pur rappresentando il più esteso e storicamente consolidato sistema di percorsi storici dell’isola. Se in passato la realizzazione dei piani paesaggistici dei 17 ambiti regionali ha rappresentato in molti casi un momento di riconoscimento dell’intrinseco valore paesaggistico delle Regie Trazzere, le attuali politiche regionali di alienazione dei tratti trazzerali o di concessione degli stessi per il passaggio di cavidotti o elettrodotti stanno invece considerevolmente intaccando l’importanza di questo patrimonio storico-culturale. In questo contesto, a partire dalla ricerca svolta negli ambiti territoriali di Catania ed Enna in occasione della redazione dei rispettivi Piani Paesaggistici (ancora in via di approvazione), il contributo intende illustrare le qualità storico-paesaggistiche del sistema delle Regie Trazzere di Sicilia unitamente ai rischi a cui esso è attualmente esposto. Intende anche offrire una rilettura del patrimonio delle Regie Trazzere siciliane quale fondamentale infrastruttura storica con valenza ecologico-paesaggistica dell’isola oltre a suggerire possibili politiche di salvaguardia e valorizzazione.
Le Regie Trazzere di Sicilia: da patrimonio storico-culturale a infrastruttura ecologico-paesaggistica
Martelliano Vito
Primo
2025-01-01
Abstract
La struttura territoriale del Mezzogiorno d’Italia è caratterizzata dalla presenza di due importanti sistemi di viabilità storica: i Tratturi e le Regie Trazzere. Diversi per qualità e dimensione, essi condividono l’uso storico legato alle pratiche della transumanza e alcuni principi giuridici. A differenza del sistema dei Tratturi dell’Italia peninsulare, la rete delle Regie Trazzere di Sicilia (con i suoi 690 tracciati che si estendono per oltre 11 mila chilometri) non è mai stata oggetto di un organico piano di tutela e valorizzazione, pur rappresentando il più esteso e storicamente consolidato sistema di percorsi storici dell’isola. Se in passato la realizzazione dei piani paesaggistici dei 17 ambiti regionali ha rappresentato in molti casi un momento di riconoscimento dell’intrinseco valore paesaggistico delle Regie Trazzere, le attuali politiche regionali di alienazione dei tratti trazzerali o di concessione degli stessi per il passaggio di cavidotti o elettrodotti stanno invece considerevolmente intaccando l’importanza di questo patrimonio storico-culturale. In questo contesto, a partire dalla ricerca svolta negli ambiti territoriali di Catania ed Enna in occasione della redazione dei rispettivi Piani Paesaggistici (ancora in via di approvazione), il contributo intende illustrare le qualità storico-paesaggistiche del sistema delle Regie Trazzere di Sicilia unitamente ai rischi a cui esso è attualmente esposto. Intende anche offrire una rilettura del patrimonio delle Regie Trazzere siciliane quale fondamentale infrastruttura storica con valenza ecologico-paesaggistica dell’isola oltre a suggerire possibili politiche di salvaguardia e valorizzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


