In questo articolo ho (brevemente) analizzato la condizione attuale della fisica teorica. Condizione caratterizzata da un pericoloso scivolamento nell’arbitrio teoretico e in atteggiamenti irrazionali. Due importanti paradigmi cosmologici (il Big Bang) e quantistici (la Teoria delle stringhe) mostrano infatti quanto grandi siano le resistenze dei modelli dominanti anche quando essi hanno perduto le loro basi logiche e sperimentali, confermando in tale modo le tesi epistemologiche di Kuhn e di Feyerabend. Un’ipotesi presentata mezzo secolo fa come la ‘Teoria definitiva’, capace di unificare ogni altra prospettiva, è in realtà diventata un ostacolo allo sviluppo scientifico, un ostacolo alla ideazione, elaborazione e dimostrazione di nuove teorie e diverse ipotesi sul tempo, lo spazio, la materia, le particelle. Il convergere sempre rovinoso del principio di auctoritas e del conformismo diffuso nel corpo sociale ha avuto in un eccellente matematico il proprio emblema. Edward Witten è il vero e proprio guru della teoria delle superstringhe, diventata con lui Teoria-M. Che cosa significa tale denominazione? La risposta di Witten è questa: «M sta per magia, mistero o membrana, a seconda dei gusti». La Teoria-M non ha alcun contenuto definito, non esiste, è soltanto il desiderio di una teoria. M può quindi stare anche per il Messia atteso da una fisica ridotta a un’inquietante versione di Aspettando Godot. Una vicenda che sembra riguardare l’ambito ristretto e astratto della fisica delle particelle mostra in realtà un profondo legame con le forme più avanzate ed efficaci del potere contemporaneo. L’articolo è dedicato anche a quanti di tanto in tanto affermano “lo dice la scienza!», mostrando in tal modo di non aver compreso che cosa la scienza sia.
Fisica e politica
biuso
2025-01-01
Abstract
In questo articolo ho (brevemente) analizzato la condizione attuale della fisica teorica. Condizione caratterizzata da un pericoloso scivolamento nell’arbitrio teoretico e in atteggiamenti irrazionali. Due importanti paradigmi cosmologici (il Big Bang) e quantistici (la Teoria delle stringhe) mostrano infatti quanto grandi siano le resistenze dei modelli dominanti anche quando essi hanno perduto le loro basi logiche e sperimentali, confermando in tale modo le tesi epistemologiche di Kuhn e di Feyerabend. Un’ipotesi presentata mezzo secolo fa come la ‘Teoria definitiva’, capace di unificare ogni altra prospettiva, è in realtà diventata un ostacolo allo sviluppo scientifico, un ostacolo alla ideazione, elaborazione e dimostrazione di nuove teorie e diverse ipotesi sul tempo, lo spazio, la materia, le particelle. Il convergere sempre rovinoso del principio di auctoritas e del conformismo diffuso nel corpo sociale ha avuto in un eccellente matematico il proprio emblema. Edward Witten è il vero e proprio guru della teoria delle superstringhe, diventata con lui Teoria-M. Che cosa significa tale denominazione? La risposta di Witten è questa: «M sta per magia, mistero o membrana, a seconda dei gusti». La Teoria-M non ha alcun contenuto definito, non esiste, è soltanto il desiderio di una teoria. M può quindi stare anche per il Messia atteso da una fisica ridotta a un’inquietante versione di Aspettando Godot. Una vicenda che sembra riguardare l’ambito ristretto e astratto della fisica delle particelle mostra in realtà un profondo legame con le forme più avanzate ed efficaci del potere contemporaneo. L’articolo è dedicato anche a quanti di tanto in tanto affermano “lo dice la scienza!», mostrando in tal modo di non aver compreso che cosa la scienza sia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


