Le città e, in particolare, i grandi poli urbani influenzano e indirizzano la formazione di nuove gerarchie di ordine mondiale, svolgendo contemporaneamente il ruolo di attrattori, nodi relazionali, macchine cognitive, centri del comando e di produttori di plusvalore (Dematteis, 2011; Donolo, 2011), oltre a costituire il principale veicolo per la coesione territoriale, obiettivo più volte ribadito a livello europeo a partire dal Trattato di Lisbona e con la successiva Strategia “Europa 2020”. Nello scenario di competizione globale, orientato sempre più all’ottenimento di un vantaggio competitivo territoriale, il rapporto tra città, politiche territoriali e pianificazione assume maggiore centralità rispetto al passato e richiede una reinvenzione del territorio basata sui suoi elementi materiali e immateriali (Magnaghi, 2012), sulle politiche di trasformazione della città e dell’ambiente e sulle “relazioni tra conoscenza, conflitto, protagonismo sociale e institutional change” (Paba e Perrone, 2013; Longo e Cicirello, 2015). In questa direzione la rigenerazione urbana diventa uno strumento di sviluppo urbano che, da un lato, sintetizza i pilastri della sostenibilità declinando su più dimensioni le esigenze territoriali, e, dall’altro lato, tende a riattivare i processi identitari delle sue “popolazioni” e a rilanciarne l’immagine. Evoluzione delle città e processi di rigenerazione urbana sono, infatti, legati da un rapporto di causa-effetto essendo i mutamenti fisici, strutturali e organizzativi della città, risultato di fattori endogeni ed esogeni di tipo economico, sociale, politico e culturale, la principale fonte dalla quale si origina la necessità di ritrovare all’interno di un centro urbano nuovi equilibri e armonie capaci di superarne limiti e conflittualità, accrescendo il benessere della collettività. Il PON-Metro (Piano Operativo Nazionale Città Metropolitane) è lo strumento di programmazione nazionale, sostenuto dal cofinanziamento dei fondi strutturali europei, destinato alle città metropolitane italiane individuate dalla legge Delrio e da quelle istituite dalle Regioni a statuto speciale, con l’obiettivo di supportarle nel superamento delle sfide economiche, sociali e ambientali attraverso iniziative e progetti di rigenerazione urbana.
Rigenerazione urbana e città metropolitane. Alcune considerazioni sugli scenari territoriali del PON-Metro
LONGO, ANTONINO;
2017-01-01
Abstract
Le città e, in particolare, i grandi poli urbani influenzano e indirizzano la formazione di nuove gerarchie di ordine mondiale, svolgendo contemporaneamente il ruolo di attrattori, nodi relazionali, macchine cognitive, centri del comando e di produttori di plusvalore (Dematteis, 2011; Donolo, 2011), oltre a costituire il principale veicolo per la coesione territoriale, obiettivo più volte ribadito a livello europeo a partire dal Trattato di Lisbona e con la successiva Strategia “Europa 2020”. Nello scenario di competizione globale, orientato sempre più all’ottenimento di un vantaggio competitivo territoriale, il rapporto tra città, politiche territoriali e pianificazione assume maggiore centralità rispetto al passato e richiede una reinvenzione del territorio basata sui suoi elementi materiali e immateriali (Magnaghi, 2012), sulle politiche di trasformazione della città e dell’ambiente e sulle “relazioni tra conoscenza, conflitto, protagonismo sociale e institutional change” (Paba e Perrone, 2013; Longo e Cicirello, 2015). In questa direzione la rigenerazione urbana diventa uno strumento di sviluppo urbano che, da un lato, sintetizza i pilastri della sostenibilità declinando su più dimensioni le esigenze territoriali, e, dall’altro lato, tende a riattivare i processi identitari delle sue “popolazioni” e a rilanciarne l’immagine. Evoluzione delle città e processi di rigenerazione urbana sono, infatti, legati da un rapporto di causa-effetto essendo i mutamenti fisici, strutturali e organizzativi della città, risultato di fattori endogeni ed esogeni di tipo economico, sociale, politico e culturale, la principale fonte dalla quale si origina la necessità di ritrovare all’interno di un centro urbano nuovi equilibri e armonie capaci di superarne limiti e conflittualità, accrescendo il benessere della collettività. Il PON-Metro (Piano Operativo Nazionale Città Metropolitane) è lo strumento di programmazione nazionale, sostenuto dal cofinanziamento dei fondi strutturali europei, destinato alle città metropolitane italiane individuate dalla legge Delrio e da quelle istituite dalle Regioni a statuto speciale, con l’obiettivo di supportarle nel superamento delle sfide economiche, sociali e ambientali attraverso iniziative e progetti di rigenerazione urbana.File | Dimensione | Formato | |
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