La valorizzazione integrata dei beni culturali. Il riuso dell'ex convento dei Domenicani di Acireale (CT)

Le città vivono oggi la necessità di vedere attuate politiche urbanistiche e di sostenibilità ambientale. Per fare questo, occorre orientare la gestione del patrimonio storico-edilizio verso un modello di sviluppo in grado innescare processi virtuosi di rigenerazione urbana, sociale, culturale ed economica. I centri propulsori di tali processi potrebbero essere individuati proprio nei grandi complessi edilizi storici che spesso vertono in stato di abbandono ma di fatto costituiscono la vera risorsa per il rilancio socio-economico e culturale dei centri urbani.In quest’ottica è stato affrontato il progetto di restauro dell’ex Convento dei Domenicani ad Acireale. Il complesso architettonico contiene una forte vocazione per innescare una rigenerazione creativa e culturale nel centro della città. Pertanto la destinazione dell’edificio monumentale acentro didattico-culturale-museale ha come finalità non solo di offrire nuovi spazi per l’esposizione di beni mobili ma anche di fornire un luogo per la creazione artistica dedicato alle nuove generazioni. Il progetto si è posto inoltre come obiettivo quello di ricucire la frattura, esistente da oltre un decennio, tra il manufatto e la città. In questo senso, l’ipotesi di riuso e le conseguenti scelte critiche qua avanzate, rappresentano uno strumento per il restauro di un edificio storico con caratteristiche fortemente identitarie in quanto legate anche alla storia culturale e sociale della città. Infine il confronto tra diverse competenze scientifiche ha permessodi sviluppare un intervento progettuale consapevole e poliedrico, rispettoso dell’istanza culturale e della vocazione del manufatto, in termini di configurazione geometrico-spaziale e, allo stesso tempo, in grado di esprimere le esigenze della contemporaneità, declinate in ambito sociale edambientale.