Nell’ambito del Progetto CARG sono state realizzate una quindicina di carte alla scala 1:50.000 nell’Appennino Lucano ed in Sicilia. Tutta la fascia orogenica è compresa tra la crosta oceanica ionica in subduzione al disotto dell’Arco Calabro, e il bacino tirrenico in espansione. I fogli sono stati prodotti sulla base di lunghe campagne di rilevamenti,corredati da studi stratigrafici e strutturali e arricchiti da dati di sottosuolo. In particolare si è effettuata una distinzione delle strutture tettoniche di ricoprimento dai thrust ad alto angolo, responsabili anche dei fenomeni di breaching del sistema (thrust principali e secondari). Ciò risulta fondamentale per la ricostruzione dell’evoluzione geodinamica. Altro elemento importante è la distinzione tra formazioni analoghe appartenenti però a differenti orizzonti strutturali; ciò favorisce una lettura delle carte ed inoltre mette in luce un’eventuale predisposizione al dissesto delle formazioni più alloctone. La descrizione delle varie formazioni, in zone di catena così complesse,dove talora i contatti stratigrafici sono una “eccezione”, non può che essere dal basso verso l’alto, perché nelle unità più alte si incontrano spesso formazioni sottostanti riprese tettonicamente. Ulteriore problema è rappresentato dallo scollamento delle coperture terrigene terziarie dai loro substrati mesocenozoici. Tali coperture vanno a costituire dei complicati sistemi di thrust, sovrapposti direttamente ai livelli pliocenici del bordo interno dell’avanfossa. Gli studi condotti nell’ambito del progetto hanno permesso di approfondire e completare le interpretazioni dell’orogene sia nel suo complesso che nei dettagli stratigrafici e strutturali.
The CARG Project in southern Apennines and Sicily: a contribution for the knowledge of the geological features
CARBONE, Serafina;
2010-01-01
Abstract
Nell’ambito del Progetto CARG sono state realizzate una quindicina di carte alla scala 1:50.000 nell’Appennino Lucano ed in Sicilia. Tutta la fascia orogenica è compresa tra la crosta oceanica ionica in subduzione al disotto dell’Arco Calabro, e il bacino tirrenico in espansione. I fogli sono stati prodotti sulla base di lunghe campagne di rilevamenti,corredati da studi stratigrafici e strutturali e arricchiti da dati di sottosuolo. In particolare si è effettuata una distinzione delle strutture tettoniche di ricoprimento dai thrust ad alto angolo, responsabili anche dei fenomeni di breaching del sistema (thrust principali e secondari). Ciò risulta fondamentale per la ricostruzione dell’evoluzione geodinamica. Altro elemento importante è la distinzione tra formazioni analoghe appartenenti però a differenti orizzonti strutturali; ciò favorisce una lettura delle carte ed inoltre mette in luce un’eventuale predisposizione al dissesto delle formazioni più alloctone. La descrizione delle varie formazioni, in zone di catena così complesse,dove talora i contatti stratigrafici sono una “eccezione”, non può che essere dal basso verso l’alto, perché nelle unità più alte si incontrano spesso formazioni sottostanti riprese tettonicamente. Ulteriore problema è rappresentato dallo scollamento delle coperture terrigene terziarie dai loro substrati mesocenozoici. Tali coperture vanno a costituire dei complicati sistemi di thrust, sovrapposti direttamente ai livelli pliocenici del bordo interno dell’avanfossa. Gli studi condotti nell’ambito del progetto hanno permesso di approfondire e completare le interpretazioni dell’orogene sia nel suo complesso che nei dettagli stratigrafici e strutturali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.