Gli impianti di fitodepurazione stanno sempre più diffondendosi per la depurazione dei reflui di piccoli insediamenti abitativi dove oltre alla fondamentale funzione depurativa, assolvono anche una funzione ornamentale che impone la scelta di piante a elevato valore estetico-funzionale. Come riportato da Borin (2003) le specie ornamentali che si possono impiegare in questi tipi di impianti sono numerose, ma la loro scelta scorretta è la causa più frequente di funzionamento insoddisfacente degli impianti. Si consiglia di scegliere specie con un elevato adattamento al clima in cui si opera e capaci di vivere in condizioni di saturazione del terreno e di avvantaggiarsi di acque eutrofiche. E' opportuno orientarsi su specie erbacee, che colonizzano velocemente e uniformemente il letto, che normalmente ha dimensioni limitate, puntando decisamente su quelle dotate di organi perennanti. Le piante dovrebbero avere, a maturità, un adeguato sviluppo radicale (almeno fino a 0,5-0,6 m di profondità) e fogliare (LAI = 4-5) per disperdere nell'atmosfera la maggiore quantità possibile di acqua con la traspirazione. L’attività biochimica della rizosfera, caratteristica per ogni specie vegetale, determina un’interazione con le popolazioni microbiche che operano la riduzione della frazione organica presente nelle acque con l’emissione in atmosfera di metano (CH4) e anidride carbonica (CO2) (Strom et al., 2005; Wang et al., 2008). Scopo della ricerca è stato quello di valutare, in condizioni di clima Mediterraneo semiarido in un impianto pilota a flusso sub-superficiale orizzontale, l'effetto sull’emissione di CH4 e CO2 di 2 specie ad elevato valore ornamentale (Pleioblastus pumilus (C3) e Cyperus papirus L. (C4)).
Emissioni di Metano e Anidride Carbonica da Letti di Fitodepurazione Vegetati con Specie ad Elevato Valore Ornamentale
BARBERA, Antonio Carlo;Cirelli G. L.;
2013-01-01
Abstract
Gli impianti di fitodepurazione stanno sempre più diffondendosi per la depurazione dei reflui di piccoli insediamenti abitativi dove oltre alla fondamentale funzione depurativa, assolvono anche una funzione ornamentale che impone la scelta di piante a elevato valore estetico-funzionale. Come riportato da Borin (2003) le specie ornamentali che si possono impiegare in questi tipi di impianti sono numerose, ma la loro scelta scorretta è la causa più frequente di funzionamento insoddisfacente degli impianti. Si consiglia di scegliere specie con un elevato adattamento al clima in cui si opera e capaci di vivere in condizioni di saturazione del terreno e di avvantaggiarsi di acque eutrofiche. E' opportuno orientarsi su specie erbacee, che colonizzano velocemente e uniformemente il letto, che normalmente ha dimensioni limitate, puntando decisamente su quelle dotate di organi perennanti. Le piante dovrebbero avere, a maturità, un adeguato sviluppo radicale (almeno fino a 0,5-0,6 m di profondità) e fogliare (LAI = 4-5) per disperdere nell'atmosfera la maggiore quantità possibile di acqua con la traspirazione. L’attività biochimica della rizosfera, caratteristica per ogni specie vegetale, determina un’interazione con le popolazioni microbiche che operano la riduzione della frazione organica presente nelle acque con l’emissione in atmosfera di metano (CH4) e anidride carbonica (CO2) (Strom et al., 2005; Wang et al., 2008). Scopo della ricerca è stato quello di valutare, in condizioni di clima Mediterraneo semiarido in un impianto pilota a flusso sub-superficiale orizzontale, l'effetto sull’emissione di CH4 e CO2 di 2 specie ad elevato valore ornamentale (Pleioblastus pumilus (C3) e Cyperus papirus L. (C4)).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.