Questo studio si inserisce all’interno della ricerca dal titolo “Il recupero e la valorizzazione del patrimonio architettonico della Sicilia orientale. Conoscenza, interventi e formazione (T3 Cluster C29)”, finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica (L.488/92). Il progetto, di tipo multidisciplinare e strutturato in tre Work Package (WP), ha coinvolto tutti i laboratori dell’Ateneo di Catania afferenti al C.R.I.Be.Cu.M. (Centro di Ricerche sulle cause di degrado per il Recupero dei Beni Culturali e Monumentali).La ricerca, che fa riferimento al WP1 (responsabile scientifico: prof A. Salemi) , ha dimostrato che un corretto iter metodologico, finalizzato alla salvaguardia dei BB. CC., deve essere caratterizzato da un approccio multidisciplinare al processo diagnostico. Tale processo si configura infatti come l'atto conoscitivo preliminare a qualsiasi intervento sul patrimonio storico-architettonico di una comunità. Dall'esperienza condotta emerge inoltre la centralità del ruolo che riveste il progettista, il quale deve essere capace di interagire culturalmente con le differenti competenze specialistiche (formulando in maniera chiara i quesiti da sottoporre ed allo stesso tempo interpretando i risultati ottenuti attraverso le indagini effettuate dalle differenti aree disciplinari).
Analisi multidisciplinare per l'individuazione dei degradi presenti nella chiesa di San Nicolò l'Arena
LO FARO A;MOSCHELLA, Angela;SANFILIPPO, GIULIA FILOMENA
2006-01-01
Abstract
Questo studio si inserisce all’interno della ricerca dal titolo “Il recupero e la valorizzazione del patrimonio architettonico della Sicilia orientale. Conoscenza, interventi e formazione (T3 Cluster C29)”, finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica (L.488/92). Il progetto, di tipo multidisciplinare e strutturato in tre Work Package (WP), ha coinvolto tutti i laboratori dell’Ateneo di Catania afferenti al C.R.I.Be.Cu.M. (Centro di Ricerche sulle cause di degrado per il Recupero dei Beni Culturali e Monumentali).La ricerca, che fa riferimento al WP1 (responsabile scientifico: prof A. Salemi) , ha dimostrato che un corretto iter metodologico, finalizzato alla salvaguardia dei BB. CC., deve essere caratterizzato da un approccio multidisciplinare al processo diagnostico. Tale processo si configura infatti come l'atto conoscitivo preliminare a qualsiasi intervento sul patrimonio storico-architettonico di una comunità. Dall'esperienza condotta emerge inoltre la centralità del ruolo che riveste il progettista, il quale deve essere capace di interagire culturalmente con le differenti competenze specialistiche (formulando in maniera chiara i quesiti da sottoporre ed allo stesso tempo interpretando i risultati ottenuti attraverso le indagini effettuate dalle differenti aree disciplinari).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.