Nella lettera indirizzata all’arcivescovo Liutbert di Magonza e premessa alla sua trasposizione dei Vangeli in alto-tedesco antico, Otfrid di Weißenburg presenta i principi guida del suo tentativo di normalizzazione e di regolazione ortografica del volgare tedesco. Nell’individuazione dei due ambiti problematici relativi rispettivamente alla fissazione scritta del volgare e alla sua pronuncia, il poeta individua i due aspetti fondamentali, quello grafematico e quello fonologico, che sono alla base di ogni studio sulla lingua. I due ambiti però non sono mai disgiunti: per ogni osservazione relativa all’ambito grafematico il poeta ed erudito fornisce anche una spiegazione di carattere fonologico, e contemporaneamente descrive alcune caratteristiche peculiari del volgare, servendosi della fraseologia e dei “termini tecnici” propri del modello normativo offerto dalle grammatiche latine tardo-antiche e medievali. Il tentativo di Otfrid, originale e innovativo sotto molti aspetti, rappresenta un esempio pressoché unico di regolarizzazione ortografica, in cui i principi enunciati trovano diretta applicazione e rispondenza nell’opera poetica, anche contro la prassi scrittoria in uso nei diversi monasteri alto-tedesco antichi.
Titolo: | “Lingua enim haec velut agrestis habetur”: Otfrid di Weißenburg e i problemi della lingua theodisca |
Autori interni: | |
Data di pubblicazione: | 2007 |
Handle: | http://hdl.handle.net/20.500.11769/82316 |
ISBN: | 978-88-6274-016-6 |
Appare nelle tipologie: | 4.1 Contributo in Atti di convegno |