Da oltre due decenni la comunità scientifica ha manifestato interesse nei confronti dell’immagine dei centri storici e conseguentemente anche dell’elemento che maggiormente veicola questa immagine: il colore delle cortine edilizie. I diversi contributi si sono orientati alla registrazione del dato cromatico, alla conoscenza dei materiali adoperati, allo studio di metodi per la tutela e la conservazione delle superfici. Questi studi, sicuramente nei casi più attenti ed evoluti, si sono collocati sotto l’egida del restauro con tutte le implicazioni prima critiche e poi tecniche che tale concetto porta con sé. Il percorso da seguire nell’ambito del problema complessivo della conservazione e tutela dell’identità e qualità ambientali dei centri storici prevede una sequenza operativa che, dalle analisi e rilievi preliminari, giunga alla sintesi critica dei dati e da questa alla proposta progettuale, così come accade per un intervento di restauro. I più recenti orientamenti teorici suggeriscono, vista la complessità di tale intervento, un percorso indagativo multidisciplinare, che metta a sistema le informazioni deducibili da approcci culturali diversi per tradizione e operatività, ma accomunati dal medesimo obiettivo: la tutela del patrimonio edilizio. La ricerca che qui si presenta costituisce un approfondimento di una tematica consolidata da oltre 20 anni di studi condotti dal DAU e applicati al centro storico di Catania e intende indagare le superfici intonacate attraverso la lettura incrociata dei dati derivanti dall’analisi tecnico-costruttiva, orientata ai materiali ed al loro modo di combinarsi, e dal rilievo cromatico, sia diretto che strumentale. Il colore infatti si manifesta attraverso il messaggio impresso nella materia di cui è costituito e varia in base al modo in cui essa è percepita da chi osserva. Il colore delle cortine edilizie caratterizza fortemente l’immagine dei centri urbani e si esprime soprattutto tramite i campi intonacati che sono oggi gli elementi di fabbrica più fragili: i naturali processi di decadimento sono spesso interpretati in maniera non corretta dalla corrente prassi manutentiva, orientata più alla loro sostituzione integrale che alla conservazione. Tale conservazione si concretizza attraverso lo studio preliminare, di cui l’analisi delle caratteristiche prestazionali degli intonaci, e fra queste il colore, diventa la necessaria premessa. Nell’ottica di caratterizzare le cortine edilizie del centro storico di Catania attraverso la specificazione del colore e l’individuazione dei pigmenti utilizzati, è stato intrapreso uno specifico programma di ricerca che coinvolge i ricercatori del DAU e quelli del DFA. Tale programma prevede, a partire dalla codifica del colore degli intonaci con il sistema del confronto visivo basato sul sistema Munsell previsto dalle normative, la realizzazione di misure per la specificazione del colore con il metodo spettrofotometrico e per la caratterizzazione chimico-fisica dei materiali utilizzati. Considerata la varietà cromatica che le cortine edilizie del centro storico di Catania presentano, il numero degli edifici interessati dal programma è molto elevato come l’area urbana di interesse. In questa occasione vengono discussi i primi risultati ottenuti il cui obiettivo, ampiamente raggiunto, era quello di mettere a punto una metodologia sia di misura ed elaborazione che di catalogazione dei dati colorimetrici. Nel caso di restauri e/o rifacimenti di intonaci colorati, è infatti di fondamentale importanza poter disporre di parametri di riferimento sulla tinta e sulla tipologia di materiale utilizzato per ripristinare lo stato originario o scegliere, consapevolmente, di sostituirlo.

Un approccio multidisciplinare per la caratterizzazione del colore: un'applicazione sugli intonaci del centro storico di Catania

GUELI, ANNA MARIA;LO FARO, Alessandro;MOSCHELLA, Angela;STELLA G.
2010-01-01

Abstract

Da oltre due decenni la comunità scientifica ha manifestato interesse nei confronti dell’immagine dei centri storici e conseguentemente anche dell’elemento che maggiormente veicola questa immagine: il colore delle cortine edilizie. I diversi contributi si sono orientati alla registrazione del dato cromatico, alla conoscenza dei materiali adoperati, allo studio di metodi per la tutela e la conservazione delle superfici. Questi studi, sicuramente nei casi più attenti ed evoluti, si sono collocati sotto l’egida del restauro con tutte le implicazioni prima critiche e poi tecniche che tale concetto porta con sé. Il percorso da seguire nell’ambito del problema complessivo della conservazione e tutela dell’identità e qualità ambientali dei centri storici prevede una sequenza operativa che, dalle analisi e rilievi preliminari, giunga alla sintesi critica dei dati e da questa alla proposta progettuale, così come accade per un intervento di restauro. I più recenti orientamenti teorici suggeriscono, vista la complessità di tale intervento, un percorso indagativo multidisciplinare, che metta a sistema le informazioni deducibili da approcci culturali diversi per tradizione e operatività, ma accomunati dal medesimo obiettivo: la tutela del patrimonio edilizio. La ricerca che qui si presenta costituisce un approfondimento di una tematica consolidata da oltre 20 anni di studi condotti dal DAU e applicati al centro storico di Catania e intende indagare le superfici intonacate attraverso la lettura incrociata dei dati derivanti dall’analisi tecnico-costruttiva, orientata ai materiali ed al loro modo di combinarsi, e dal rilievo cromatico, sia diretto che strumentale. Il colore infatti si manifesta attraverso il messaggio impresso nella materia di cui è costituito e varia in base al modo in cui essa è percepita da chi osserva. Il colore delle cortine edilizie caratterizza fortemente l’immagine dei centri urbani e si esprime soprattutto tramite i campi intonacati che sono oggi gli elementi di fabbrica più fragili: i naturali processi di decadimento sono spesso interpretati in maniera non corretta dalla corrente prassi manutentiva, orientata più alla loro sostituzione integrale che alla conservazione. Tale conservazione si concretizza attraverso lo studio preliminare, di cui l’analisi delle caratteristiche prestazionali degli intonaci, e fra queste il colore, diventa la necessaria premessa. Nell’ottica di caratterizzare le cortine edilizie del centro storico di Catania attraverso la specificazione del colore e l’individuazione dei pigmenti utilizzati, è stato intrapreso uno specifico programma di ricerca che coinvolge i ricercatori del DAU e quelli del DFA. Tale programma prevede, a partire dalla codifica del colore degli intonaci con il sistema del confronto visivo basato sul sistema Munsell previsto dalle normative, la realizzazione di misure per la specificazione del colore con il metodo spettrofotometrico e per la caratterizzazione chimico-fisica dei materiali utilizzati. Considerata la varietà cromatica che le cortine edilizie del centro storico di Catania presentano, il numero degli edifici interessati dal programma è molto elevato come l’area urbana di interesse. In questa occasione vengono discussi i primi risultati ottenuti il cui obiettivo, ampiamente raggiunto, era quello di mettere a punto una metodologia sia di misura ed elaborazione che di catalogazione dei dati colorimetrici. Nel caso di restauri e/o rifacimenti di intonaci colorati, è infatti di fondamentale importanza poter disporre di parametri di riferimento sulla tinta e sulla tipologia di materiale utilizzato per ripristinare lo stato originario o scegliere, consapevolmente, di sostituirlo.
2010
88-387-4469-6
intonaci tradizionali; caratterizzazione cromatica; indagini n.d.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
ESTRATTO Moschella.pdf

solo gestori archivio

Tipologia: Versione Editoriale (PDF)
Licenza: Non specificato
Dimensione 2.62 MB
Formato Adobe PDF
2.62 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.11769/84110
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact