Lo smaltimento delle acque reflue olearie (ARO), fitotossiche per la cospicua presenza di polifenoli (Obied et al., 2005), è un rilevante problema ambientale nei Paesi produttori di olio di oliva. Diversi studi riportano effetti depressivi delle ARO sulla germinazione dei semi di specie erbacee (El Hadrami et al., 2004; Isidori et al., 2005; Quaratino et al., 2007; Andreozzi et al., 2008). Numerosi sono in letteratura i sistemi proposti per la detossificazione di queste acque reflue, ma ancorché tutti i metodi proposti siano tecnicamente realizzabili, solo alcuni di essi risultano economicamente proponibili. Tra questi ultimi, per la semplicità d’impiego ed il basso costo, risulta interessante l’adsorbimento dei polifenoli su matrici atossiche; il loro successivo spandimento diretto sul suolo potrebbe rappresentare una semplice ed economica soluzione a tale problematica con effetti positivi sulle caratteristiche chimico-fisiche dei suoli (Barbera et al., 2013). Scopo della ricerca è stato quello di valutare l’effetto esercitato da dosi crescenti di chitosano (0; 0,5; 1,0; 2,5 e 5,0 % p/v) sulla concentrazione dei polifenoli totali presenti nelle ARO e sulla fitotossicità residua delle acque trattate mediante test di germinabilità e di allungamento radicale in Lolium multiflorum Lam.
Effetto sulla Germinazione di Lolium multiflorum Lam. di Acque Reflue Olearie Detossificate con Chitosano
BARBERA, Antonio Carlo;
2013-01-01
Abstract
Lo smaltimento delle acque reflue olearie (ARO), fitotossiche per la cospicua presenza di polifenoli (Obied et al., 2005), è un rilevante problema ambientale nei Paesi produttori di olio di oliva. Diversi studi riportano effetti depressivi delle ARO sulla germinazione dei semi di specie erbacee (El Hadrami et al., 2004; Isidori et al., 2005; Quaratino et al., 2007; Andreozzi et al., 2008). Numerosi sono in letteratura i sistemi proposti per la detossificazione di queste acque reflue, ma ancorché tutti i metodi proposti siano tecnicamente realizzabili, solo alcuni di essi risultano economicamente proponibili. Tra questi ultimi, per la semplicità d’impiego ed il basso costo, risulta interessante l’adsorbimento dei polifenoli su matrici atossiche; il loro successivo spandimento diretto sul suolo potrebbe rappresentare una semplice ed economica soluzione a tale problematica con effetti positivi sulle caratteristiche chimico-fisiche dei suoli (Barbera et al., 2013). Scopo della ricerca è stato quello di valutare l’effetto esercitato da dosi crescenti di chitosano (0; 0,5; 1,0; 2,5 e 5,0 % p/v) sulla concentrazione dei polifenoli totali presenti nelle ARO e sulla fitotossicità residua delle acque trattate mediante test di germinabilità e di allungamento radicale in Lolium multiflorum Lam.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.