L’interferenza e la competizione microbica come strumento di prevenzione delle infezioni M. Santagati (Catania) L’interferenza microbica associata all’antagonismo tra differenti specie batteriche, svolge un ruolo chiave nel mantenimento dell’equilibrio delle comunità batteriche endogene interferendo anche con la colonizzazione dei potenziali patogeni e rappresentando, pertanto un importante sistema di difesa per l’ospite. Tale meccanismo include la competizione per i siti di adesione cellulari tra batteri commensali e patogeni o la produzione di peptidi con attività antimicrobica quali le batterio cine; ed è proprio la loro produzione da parte della microflora endogena ad interferire e/o inibire la crescita di batteri patogeni diventando quindi una strategia innovativa per la prevenzione di alcune infezioni batteriche. E’ ben noto che la cavità ora-faringea è ampiamente colonizzata da numerose specie batteriche principalmente streptococchi -emolitici quali S. salivarius, S. mitis, S.mutans, S. sanguis e tra questi, Streptococcus salivarius è la specie predominante, non virulenta, forte produttrice di batteriocine in grado di modulare la presenza dei principali patogeni coinvolti nelle URTI.Tutte caratteristiche che rendono tale specie un buon candidato come probiotico orale. Le infezioni delle alte vie respiratori (URTI) quali faringo-tonsilliti, sinusiti, otite media acuta (AOM) sono ampiamente diffuse sia nella popolazione pediatrica che adulta, ed i microrganismi responsabili sono principalmente S.pneumoniae, H.influenzae, S.pyogenenes e M.catarrhalis. L’uso degli antibiotici rappresenta la terapia più comunemente utilizzata nel trattamento di tali infezione ma, che può determinare alterazione della normale microflora ed insorgenza di antibiotico resistenze. L’utilizzo di batteri “buoni” in batterioterapia può offrire una valida alternativa nella prevenzione e nel trattamento delle infezioni batteriche. Il nostro gruppo di ricerca da tempo si occupa di selezionare streptococchi orali utilizzabili in bacterial-therapy delle infezioni delle alte vie respiratorie, valutando la loro capacità di aderire a cellule del faringe e di antagonizzare vari patogeni responsabili di URTI. I nostri risultati hanno portato alla caratterizzazione di un isolato di Streptococcus salivarius 24 SMBc, non virulento, non antibiotico resistente, con buona capacità di aderire alle mucosa ora-faringea ed in grado di antagonizzare ceppi di S.pyogenes e S.pneumoniae multi- resistenti e virulenti.
L’interferenza e la competizione microbica come strumento di prevenzione delle infezioni
SANTAGATI, Maria Carmela
2012-01-01
Abstract
L’interferenza e la competizione microbica come strumento di prevenzione delle infezioni M. Santagati (Catania) L’interferenza microbica associata all’antagonismo tra differenti specie batteriche, svolge un ruolo chiave nel mantenimento dell’equilibrio delle comunità batteriche endogene interferendo anche con la colonizzazione dei potenziali patogeni e rappresentando, pertanto un importante sistema di difesa per l’ospite. Tale meccanismo include la competizione per i siti di adesione cellulari tra batteri commensali e patogeni o la produzione di peptidi con attività antimicrobica quali le batterio cine; ed è proprio la loro produzione da parte della microflora endogena ad interferire e/o inibire la crescita di batteri patogeni diventando quindi una strategia innovativa per la prevenzione di alcune infezioni batteriche. E’ ben noto che la cavità ora-faringea è ampiamente colonizzata da numerose specie batteriche principalmente streptococchi -emolitici quali S. salivarius, S. mitis, S.mutans, S. sanguis e tra questi, Streptococcus salivarius è la specie predominante, non virulenta, forte produttrice di batteriocine in grado di modulare la presenza dei principali patogeni coinvolti nelle URTI.Tutte caratteristiche che rendono tale specie un buon candidato come probiotico orale. Le infezioni delle alte vie respiratori (URTI) quali faringo-tonsilliti, sinusiti, otite media acuta (AOM) sono ampiamente diffuse sia nella popolazione pediatrica che adulta, ed i microrganismi responsabili sono principalmente S.pneumoniae, H.influenzae, S.pyogenenes e M.catarrhalis. L’uso degli antibiotici rappresenta la terapia più comunemente utilizzata nel trattamento di tali infezione ma, che può determinare alterazione della normale microflora ed insorgenza di antibiotico resistenze. L’utilizzo di batteri “buoni” in batterioterapia può offrire una valida alternativa nella prevenzione e nel trattamento delle infezioni batteriche. Il nostro gruppo di ricerca da tempo si occupa di selezionare streptococchi orali utilizzabili in bacterial-therapy delle infezioni delle alte vie respiratorie, valutando la loro capacità di aderire a cellule del faringe e di antagonizzare vari patogeni responsabili di URTI. I nostri risultati hanno portato alla caratterizzazione di un isolato di Streptococcus salivarius 24 SMBc, non virulento, non antibiotico resistente, con buona capacità di aderire alle mucosa ora-faringea ed in grado di antagonizzare ceppi di S.pyogenes e S.pneumoniae multi- resistenti e virulenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.